mercoledì 24 settembre 2008

La cipolla è fantastica. Lode all'evoluzione naturale che l'ha prodotta.
Posso affettarla meticolosa sul tagliere, e intanto piangere e dire a me stessa "ma no dai è colpa dell'acido sulfenico".
E poi quel filo d'olio, e il rosmarino, e il vino per sfumare e la casa si profuma di soffritto, che a me piace che mi fa famiglia e non casa vuota.
E con la zucca, con la zucca...e una spolverata di pepe. Perfetto.
Sia lode a lei.
Stasera poi...ho deciso. Ceno a lume di candela e di Woody Allen, già pronto in lingua originale, per non perdere le sane abitudini.
Stasera è autunno e io sto in vestaglia, quella di quando feci le tonsille più di 15 anni fa.
Stasera ho già in mente la futura tisana che ingollerò, che di sicuro la addiziono di cannella ma non ricordo cos'altro ci sia dentro.
Per una serata perfetta sarebbe bello poter cancellare dalla mente certi ricordi che non hanno alcun fine se non quello di addolorare un po', ma il vizio virtù della mia testaccia è che fatica a fare questo procedimento. Va bene, non si può avere tutto e quindi cerchiamo di fregarcene.
Dopotutto, a pochi metri da me...la zucca e la cipolla iniziano a corteggiarsi.
E poi è autunno. Di nuovo. Un sacco di foglie secche da far scricchiolare sotto la bici. Un sacco di libri da leggere la sera sul divano sotto il plaid. Un sacco di buoni propositi da continuare a portare avanti.

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