mercoledì 28 febbraio 2007

yo yo

E' la spruzzata di verde che ammicca dal tuo sguardo che mi è sempre piaciuta, credo fin dal primo giro di pista. giaccone di pelle e jeans con le toppe di titti e silvestro, che coppia. Perchè io"così manga", che hai pensato "ci provo ci provo.." e poi?
Cin cin, ad anni e anni. E che sarebbe successo se quei 6 anni fa tu non fossi stata...e se io non fossi stato, cosa avremmo fatto combinato realizzato incasinato insieme? non lo so non lo sai non lo sapremo e fa ridere pensarci.
Non siamo mai stati dentro le caselle, non ci staremo mai. E qualcuno sempre a chiedere ma voi...Sarà sempre uno yo-yo di non saper stare vicini e non riuscire a stare lontani troppo a lungo. Sono parole libere, gesti ampi e sconnessi, grandi ricordi e nuove paure da anni che vanno. Si ride, e i miei occhi ti bruciano. Già...non sei mai stato un bravo equilibrista, e io danzo sui rasoi.
finisce che poi...Bevi bevi dai bevi non lasciarmi da solo cin cin. ..Tu mi vuoi bene sempre anche quando sono cazzone di brutto...sei la mia amica del cuore...ecco...però stronzona ti vedo...riempiti anche il tuo adesso..uno due tre dai!
E camminare un po' svirgoli, giù dal portico occhio al gradino slalom tra i fiori e credo di aver parcheggiato qui, o forse lì.
Finisce senza cenare, ogni volta il progetto di pizza veleggia lontano e finisce a sciabordio nello stomaco. Vieni su dai, un cracker, o addirittura un biscotto, e ssshhhh che i vicini poi.
Come se conoscessi già, come quando era il contrario ti ricordi e io zampettavo per le stanze ed era il tuo frigo ad esser sempre vuoto.
La tua testa sul cuscino, finto sonno da gatto pronto al mio chinarmi...soffitto coperta soffitto coperta maglione soffitto...basta non respiro più e ho il mal di mare.
Non vale che tu non lo soffri. Preferisco ora, mi tieni così ancora un po', che io intanto non penso e magari riprendo anche fiato?
...se vuoi resto, se vuoi potrei restare, lo sai, se vuoi. Migrazioni di gesti, capelli guancia spalla schiena. Quasi serio. Ma lo sai che poi... Zoom indietro indietro indietro schiena spalla guancia capelli spintarella e non c'è bisogno ma grazie. Non era un disturbo. Lo so.
Forse sono ancora un po' bresco, ma..
Saremo sempre questo. yo - yo. Oscillazioni dei cm m km a separarci.

martedì 27 febbraio 2007

Profondamente io

"Artax, così non avevi mai parlato prima", fece Atreiu stupito. "che cos'hai, ti senti male?"
"Forse", replicò Artax. "ad ogni passo che facciamo la tristezza cresce nel mio cuore. Non ho più alcuna speranza, padrone. E mi sento così pesante, così pesante. Credo proprio di non farcela più."
"Ma dobbiamo andare avanti!" esclamò Atreiu. "Su, Artax, andiamo!"
Tirò le redini, ma Artax restò fermo. Era già affondato nella palude fino alla pancia, e ormai non faceva più alcuno sforzo per risollevarsi.

(La storia infinita).

Cercavo da qualche giorno una definizione, un'immagine, un modo per spiegare come mi sento.
Bastavano cinque lettere. Per identificarmi.

lunedì 26 febbraio 2007

home sweet home?

ieri.
- domani però vieni a mangiare da noi..domani sera..eh?
- ok mamma, verso le sette..?
- va bene, ciao ciao.

Oggi. ore 18.55.
- mamma sono io....arrivo tra un pochino, sono a mezzo di un lavoro...
-...
-...mamma?
- arrivi?
- eh...a cena.
- ma non c'è niente qui...cioè...vieni pure, però passa a prenderti una pizza poi la mangi qui se vuoi.
-...ah. no va beh ho roba in casa, sto a casa dai...
- ok..buona notte ciao!

Come diceva il grande Woody "...mia madre, ragazzi!".
(sempre per la serie "egli andrà e combatterà...e io spero che lo mettano nelle prime linee!!" )
Intanto su Radio due mi raccontano di Tamerlano. Mi piacciono questi programmi storici. Et voilà, minestrone di ieri, un'insalata esangue...e la cena è servita. Bon appettit.

sabato 24 febbraio 2007

escluso il cane

Quel che farò adesso sarà prendere quello scatolone e sistemare tutto piano piano, alla mia maniera.
Glo glo glo di camomilla, uno sguardo obliquo al telefono...senso leggero di fastidio, spina nel fianco.
Mi piace il modo in cui canta....e tu non torni più da me...il modo in cui lo incastra con il pezzo prima...tutto un po' slabbrato.
Lo penso anch'io,che se togli il cane...che resta? nulla.
Sono convinta sì, a volte soddisfatta, anche fiera..ma poi di che? In momenti come questi non trovo un senso a tutto questo. Non sono abituata ad essere io il mio interlocutore, sbilanciata senza nessuno da accudire.
Mi sento refrattaria e incapace ora di qualsiasi fiducia, di qualsiasi avvicinamento.. e allora che voglio? che se ora sentissi sotto le finestre i nitriti della bianca cavalcatura del ceruleo pretendente, mi fingerei improvvisamente sorda. Addormentata. Sotto la doccia. Impossibilitata a rispondere al momento, richiamate più tardi.
Non è così facile. E' l'idea in sè. Lo strisciante senso di fallimento.
Mi guardo nello specchio crepato. occhi stanchi, occhiaie, pallore. Mi guardo. ma chi sei? Che sei? Torni la sera, ogni sera...torni. Torni? ma che significa torni? Non so rispondere ai miei stessi occhi...non so...i sacrifici...sul piatto della bilancia..erano più o meno? non so, alcuni diversi, sicuro, ma forse tanti uguale, eppure mi sembravano megli giustificati, allora.
Mi sento un po' inutile, nella mia eterna corsa per stare a galla.
Mi chiedo per chi, per cosa.

io (?) ti perdo...

Mi è sempre piaciuta. La voce ruvida, i testi, lo stile.
Mi è semplicemente sempre piaciuta.
Serata in casa, radio 2 parla di lavoro, all'improvviso questo.
Sì. appropriato.

Sei stato tu a scegliere
Solo bugie per vincere
Anche stanotte vuoi distruggermi
Come fai sempre

Non voglio piu’ combattere
Il cuore e ‘ un arma da fottere
Le tue parole sono lividi
Sulla mia pelle

....

E che dire se non che "ora dopo ora...." ma forse bisogna sapere da quale parte del caleidoscopio guardare. Chi sta perdendo chi?
Consolazione agrodolce, ma perchè no?
In fondo io non ho nulla da rimpiangere. Io.
In fondo per me è stato come il colore del grano. E quando si è consapevoli, o per amore o per forza lo si diventa, il grano è grano, non è oro, o pepite o che altro... allora si può goderne, magari senza esserne troppo feriti.
Non si può chiedere troppo a chi non ha molto da dare. A questo punto credo che tutto il buono sia già stato giocato, mi offri briciole stantie e ti trai d'impaccio con goffi trucchi da maghetto di periferia.
Quando non mi infili nell'occhio la bacchetta o non mi fai sanguinare nel tentativo di tagliarmi in due con le spade magiche..mi fai quasi tenerezza.

http://www.youtube.com/watch?v=FbiFopF1Zc0

mercoledì 21 febbraio 2007

Proprio appena prima che, ma che strano.

Just before our love got lost you said
I am as constant as a northern star

And I said, constant in the darkness
Wheres that at?
If you want me Ill be in the bar
...
Oh you are in my blood like holy wine
Oh and you taste so bitter but you taste so sweet
Oh I could drink a case of you
I could drink a case of you darling
And I would still be on my feet
Oh Id still be on my feet

Quanto è geniale questa donna.
ogni volta che la ascolto, sorrido amara.
Sarà la dolcezza con cui lo dice, l'indulgenza sottile come se gli dicesse "ma tu non preoccuparti".
Già. Perchè poi alla fine è così che mi sento. Con l'ironia del tuo arrivare sempre quando è tardi, appena prima che sia tutto inutile, giusto quell'attimo che non ti rende del tutto ridicolo, che ti permette di dire senza rischiare davvero e lo sai. E il mio dirti "non preoccuparti, ce la faccio",e tu che mai indaghi se sia vero o no.
Meglio fidarsi della mia parola, da lontano,che se ti avvicini troppo potresti rischiare che io cerchi per un attimo il sostegno del tuo braccio. E comunque, un bacio

lunedì 19 febbraio 2007

Era una piuma molto pesante

Telefonata mattiniera, forse tra un mesetto, un po' meno in realtà, passa di qua.
A farci due conti, a parte il sostegno fondamentale via etere e inchiostro, più o meno una volta al mese trova il tempo di un salto, un saluto, un viaggio non indifferente in realtà, quei 270 + 270 km da farsi in solitudine. Per che cosa...per fare due chiacchiere guardandoci in faccia, discutere del lavoro e di me e della sua famiglia e di quel che capita.
Sono questi gesti, anche, a farmi capire tante cose. A farmi dire, e magari non si dovrebbe, ma porco boia, siamo esseri umani o no?, che questo sì che è voler bene.
Altro che.

" - Lei ci crede all'anima?- non era quella, la domanda che aveva pensato di fare, e lo sorprese sentire la propria voce che la formulava. voleva chiedere qualcosa di meno diretto, ma in fondo non c'era niente di meno diretto di così.
- Dipende. Ai miei tempi era tutto organizzato. Quando morivi ti mettevi in fila e rispondevi per le buone e cattive azioni, e se il peso delel cattive azioni superava di una piuma il peso di quelle buone gettavamo la tua anima e il tuo cuore in pasto ad Ammet, il Mangiatore di Anime. -
- Deve aver mangiato un sacco.-
- Non tanto come potresti pensare. Era una piuma molto pesante. Ce l'eravamo fatta fare apposta . Dovevi essere davvero malvagio per far muovere quella bilancia. ....- "
(Neil Gaiman, American gods)

Io uso una piuma simile, credo. pesante. prima di spostarla ce ne vuole, devi mostrare davvero tanta indifferenza, tanto disinteresse, prima che io capisca che non te ne frega un cazzo.
E che non mi si dica che ogni persona è diversa. Lo so anch'io.
Ma alla fine...c'è chi trova il tempo e il modo di dimostrarti che ti vuole bene, in un modo o nell'altro. E quindi sì, assolutamente, ogni persona è diversa. C'è chi si sobbarca un viaggio, chi compra due confezioni di yogurt alla ciliegia e una è per me, c'è chi mi dice "ho registrato una trasmissione radiofonica sui nuovi rogiti, la sentiamo assieme?", c'è l'sms a metà giornata con due cazzate per ridere. E c'è chi invece no. Niente di niente. E si stupisce pure che io poi impari a farne a meno. Del suo niente.
perchè non posso neanche sempre star lì a cercare, a fare, a dire. Che alla fine mi sento una rompicoglioni e basta. E mi sono rotta.
Le persone che mi vogliono bene me lo fanno capire, non c'è sempre bisogno di intuirlo, interpretarlo, quasi immaginarlo.
E se non va bene, se sbaglio, non so che farci, Ammet si farà uno spuntino in più quando sarà il mio turno.

domenica 18 febbraio 2007

prende forma

Gli scaffali a bocca spalancata ricevono i miei tesori, divisi in modo simil rigoroso quanto personale. Posti d'onore riservati.
Dalla porta Ernesto sorride, e alle mie spalle "ma che significa 'quantunque proteggimi' scusa? non sei mica normale...e questo chi è?"
La tecnologia quasi funzionante (grazie Fabrizio), fogli ribelli scatole di lettere e foto ancora accampati ovunque, la mia stanza già preferita credo.
"...'mmazza che schifo sti rivestimenti!! sembra ancora più piccolo così..." non si può aver mica tutto. Non ce li ho messi io ma tanto non ci devo passar tanto tempo lì.
Il casino maggiore subito davanti agli occhi. Persino la sega per il battiscopa, il vecchio mobile ancora semi vuoto ma piano piano...spuntano bicchieri 30enni ( "prendi tu questo, e questo..mai usati..regali di quando mi sono sposata..." )
Che poi ho mal di schiena, gli ospiti accetteranno sedie, per ora, lo porterò poi.
"bello qui...comodo..." sì. mi piace. ci metterò qualcosa poi.
penso di verdeggiare sull'altro lato, in realtà. Appena posso, mercato: a me i vasi, il rosmarino la salvia il basilico l'erba cipollina.
E intanto...la sveglia con ancora il vago buio, brancolare al pulsante della radio, buongiorno di notizie e musica. Dopo notti solitarie e tranquille. "e questo? '...basta un dito?!?!?!'..sei la solita scema!!!", ma sì, anche qui già la mia impronta.
E solo quella.

lunedì 12 febbraio 2007

....perchè?

"...magari gli fa strano o credono di essere invadenti visto che ancora ci stai lavorando..."

Mi piacerebbe che tu avessi ragione. Eppure i miei sensi di ragno...mi dicono che è molto più semplice...che non viene neanche in mente.
Esaminerò la mia coscienza (prima devo trovarla) per capire cosa ho fatto, per ottenere cotanta partecipazione e interesse.
Perchè se scopro che non ho neanche dovuto fare nulla...è quasi peggio.
Ma intanto "vado avanti e non mi svesto dei panni che son solito portare...", e proseguo sulla strada che immagino sia mia.
Vedremo dove porterà. Quali vite altrui sfiorerà.


Triste è l'uomo
che ama le cose
solo quando si allontanano
(BAOLIAN, Libro dei pensieri baol, I, vv. 1240-1242)

domenica 11 febbraio 2007

ruggine

La fatica fisica è stata tanta. Forse però ha il difetto di lasciar troppo libera la mente, tutta questa bassa manovalanza.
E mi ritrovo a pensare, a rivedere tante cose, a scorrere l'elenco delle facce e ad accorgermi di quanto poco ci sia.
Il lavoro, il futuro, gli affetti...c'è un orizzonte da terra desolata che non mi rende per niente serena.
Forse da piccola ho visto troppi film, ma pensavo che avrei fatto tante cose diversamente.
Non che sarebbe stato tutto così. Questo senso di solitudine profonda non lo avevo ancora provato, e neanche questa...come si può chiamare...disillusione?
Forse non valgo la pena. Perchè se così non fosse le cose starebbero diversamente...no?
Dio, che maliconia...tutto questa umidità mi farà arrugginire gli occhi.

sabato 10 febbraio 2007

5 minuti fa.

- Che ne dici ...ci facciamo una pizza insieme mercoledì?
- mercoledì? oh..ok
- ma bisogna prenotare..mi sa già domani...
-eh? mi prendi per il culo? prenotare? per un giorno infrasettimana???
- oh Ali,..certo che bisogna prenotare...pensi di trovare così...?
-....? ...ma...sì..perchè?
-....è San Valentino!!! S-a-n-v-a-l-e-n-t-i-n-o..bestia..non sei una donna..sei una bestia!!!! Per una volta che faccio il gentile...te dai proprio soddisfazione...!!!!! Va va va e io che ti credevo triste e sconsolata e bisognosa della mia virile spalla su cui singhiozzare....bestiaaa!!!!

Le mie solite figurazze di caz.....

giovedì 8 febbraio 2007

verrò vedrai....

...non devi buttarti giù, stai facendo grandi cose. Ricordatelo. E poi un giorno, un giorno di questi lo sai...verrò...verrò a trovarti vedrai...vedrai.

Arrivi su Skype, mentre qualcuno canta
...Quiero pensar que por una vez
Hice algo mejor
Que tú que ni siquiera
Acabaste esa carta de despedida ...

Grazie, nonostante i fruscii sulla linea e la voglia di abbracciarti che non si riesce a realizzare solo così, ridendo in un microfono, canticchiando persino...grazie della presenza non sperata e così gradita nel mio universo invernale.
Verrai a trovarmi, dici, verrai. E lo so che le parole son sincere, lo so che sarà poi il caso il destino gli impegni, a impedirlo, e le chiamate " ma verrò lo sai? verrò verrò".
Non preoccuparti...ho imparato a gioire della promessa e poi a scordarla. Funziona. Con te, e non solo: non aspettarmi di più di questo, che sia una promessa sempre rinnovata, che ci sia il fiato per dire "ma lo sai, verrò verrò verrò". Felice, nel momento E poi si procede, facendo finta di niente, un angolo del cuore riservato all'attesa, il resto impegnato in atro, perchè se no...
Più Argo che Penelope, aspetterò il tuo arrivo, e magari anche il suo. Lo so che le persone han da fare. Che voi vi assomigliate poco, se non in questo. Verròòòòòòò. Che ci son cose a cui pensare, vite da organizzare, credi non lo sappia? E per me quindi non c'è da temere, traccerò i miei sentieri, romperò bicchieri e riscriverò per la quarta volta le stesse pagine ...e quando squillerà il telefono per dirmi "no non riesco perdonami" avrò credo sempre voce per un "ok..allora un'altra volta".
Per ciò che non dipende da me, fulmini, precipizi, infortuni casalinghi e altre improvvisate della signora con falce, chiedo scusa da ora e prometto che farò il possibile per non giocare questo scherzo la volta che sarà vera la parola.
Grazie per la chiamata. E' più di quanto mi aspettassi.

mercoledì 7 febbraio 2007

non hai nessuno, sei solaaaaa

-..ma non ti manca, non senti la mancanza di aver qualcuno che ti vuole bene?
- ma mamma, mi sembra di avercelo, qualcuno che mi vuol bene..
- no ma io intendo, bene SUL SERIO. Non ti manca non avere nessuno?

Stamattina imbiancatura, smontaggio e rimontaggio interruttori e prese. Babbo dice che sono brava come uomo di casa.
Per fortuna. Che se il buongiorno si vede dal mattino, i discorsi di mia madre mi fan venire voglia di tornare a letto.

-...perchè poi...sei proprio sola...secondo me. Non hai nessuno...non ti manca?

martedì 6 febbraio 2007

alea iacta est

E appena un'ora dopo già lì, in ginocchio a mettere su la carta gommata e a estirpare battiscopa.
Cazzarola.
Mica cose da niente. Per il resto...sempre di più...

Eusibio mi diede di gomito.
-Porque tu corre de quel modo?
-Il pilota. Un mio vecchio amico. E' colonnello Buckingham. Stavo salutando.
Eusibio scosse il capo.
- Stronzate, Arturo. Siempre stronzate.

lunedì 5 febbraio 2007

vita tua mors mea

"ma non potresti fare la ssis...così diventi insegnante di sostegno? Sta cosa qua che vuoi far te...sistemica...non si trova lavoro con ste cose qui...sei ancora lì che fai l'educatrice..e al pomeriggio sei sempre libera...con quelle volte che vai in studio tu potresti anche lasciar perdere".
Neanche 5 minuti di dialogo. il tempo di far bollire l'acqua per il tè.
...
...
...
se conto fino a 100 e poi non resisto e ti butto dalla finestra dicono che era premeditato?
Fino a cento..e chi ci arriva a cento...ho un nervoso...
E se MI butto dalla finestra senza contare? Così poi puoi anche fare la parte della madre affranta che aveva fatto di tutto per me e io la ripago sporcandole di sangue il vialetto davanti casa.

domenica 4 febbraio 2007

...heavy thoughts tonight

Calma.
Facciamoci due conti in tesca (in tasca si è già tristemente provveduto).
In questi mesi sono cambiate tante cose.
Sono tornata qui in ottobre, carica di oggetti e dolore, preoccupata di come trovare un altro lavoro, di come riadattarmi a tutto questo dopo due anni lontana. Ma quasi serena sulla mia decisione.
Sono passati 4 mesi interi.
Sono felice di non esser stata disoccupata che un giorno, anche se questo lavoro non è una gioia, e sono felice di stare iniziando con lo studio, anche se costa soldi energie e fatiche.
Di questo sono fiera. Mi sono mossa, non sono stata ad aspettare che qualcosa cadesse dal cielo. Sì sì sono contenta di questo.
Ma contemporaneamente sono angosciata. Il mutuo, per esempio. Sì stare qui non è possibile, non ce la faccio,e l'idea finalmente di una casa mia, con me, io e me stessa dentro, e basta....è un sogno. Ma dall'altro lato..l'altra sera a dormire da E., pensavo a quanto mi manca raggomitolarmi contro la schiena di qualcuno, sentire il respiro dell'altro che dorme, alzarci la mattina e fare colazione prima di scappare al lavoro, e tornare la sera prima di te e aspettarti nascosta dietro la colonnina.
Ho paura di questa solitudine, per quanto sia un orso sono piena di contraddizioni, mi fa paura la notte nella casa tutta vuota.
Mi fa paura la responsabilità, ce la farò a pagare tutto, a fare tutto?
non lo so....mi sembra tutto così strano. Neanche sei mesi fa stavo ancra tessendo il mio nido lì, due anni per costruirmi un po' di rete, per trovare lavori man mano più decenti, mi informavo dai medici per affittare, progettavamo un giorno di.
E adesso sono qui che tutto è DA SOLA. Sono io, sono io e basta, e faccio tutto per me e per me sola.
Non è mai stato cos, c'è sempre stato qualcuno di cui prendersi cura, ora che ci penso. Sarà che negli ultimi anni la mia famiglia è così diminuita. Non sono abituata, cazzo ora me ne rendo conto, non sono più abituata a poter spegnere il cellulare la notte.
E poi non so...con lei che mi ripete che in fondo in fondo..sono sbagliata...che alla mia età dovrei essere qui e là...forse anche questo.
Mi sento tanto sola. Mancano quelle persone che non posso più avere intorno, mancano gli amici che in questi ultimi mesi mi ripetono sempre "sei brava sei forte, sei forte sei brava, guardati come sei brava...e sai...sei una persona forte" e intanto si fanno altamente i cazzi loro. E guai a me se oso mostrare qualche crepa.
E fottiti quando mi dici "sei fortunata...sei tornata qui alla cazzo e hai subito ricominciato a lavorare e ora fai questo e quell'altro": sono fortunata...ma ti passa per la testa la fatica che sto facendo???
Sai da quanto non mi riposo un po', non mi lascio andare, non mi concedo di non pensare, ma vado avanti sempre a tentoni di qua e di là annaspando verso la superficie?
E poi se permetti io faccio delle scelte. So che poi ci sono le conseguenze...e non cerco di stare sempre in bilico tra una cosa e l'altra sperando che arrivi qualcun altro ad agire per me in modo che io poi possa declinare ogni responsabilità.
Che poi chi mai farebbe per me...al mio posto...credo di non essermi mai sentita così sola.
Forse andare nella mia casa, sistemarmela piano piano, mi farà bene. Lì dentro non ci sarà nessuno, ma almeno non sarò costretta a sentirmi sola in mezzo alla gente.

http://www.youtube.com/watch?v=9WmJg8GRWMg

http://www.youtube.com/watch?v=jRYDetbwegs

venerdì 2 febbraio 2007

3,2,1,...angoscia

"il messaggio "volevo..." è stato spedito"
Ora via con l'angoscia. Aspetterò che si faccia sera, per vedere se. E magari anche domani, e dopodomani. Non so neanche se succederà.
E se sarà, COSA sarà. A istinto o per perizia non so ma tu sai sempre dove spingere per farmi male.
Avrò sbagliato, non lo so, ma non riesco a non sapere più nulla, a non provare almeno. Offro il fianco al tuo veleno, lo so, ma corro il rischio. Tu sei stato e sei parte di me. Non riesco a mantenere il silenzio perenne. Provo col mezzo meno intrusivo che conosco, e spero.
Di non aver fatto nulla di troppo grave. Di non scatenare terribili tempeste. Se sarà così almeno saprò di aver sbagliato ancora. Ma almeno avrò provato.
Mi dispiace ancora. Un giorno forse farà meno male tutto, non lo so.
Forse se non ti avessi conosciuto...ora tu non saresti male. Forse dovrei semplicemente piantarla di avvicinarmi alle persone. E fanno bene, fanno bene quelli che appena mi vedono muovere un passo verso di loro, ne fanno tre indietro. Saggi. E' la cosa migliore con me.
Sono un guaio.