A certe ore pareva malato nel volere.
"Un po' di buona volontà...", gli diceva la mamma, sorridendogli, studiando dargli animo, e indurre un po' di sereno su quel volto.
"La volontà...", rispondeva, "che è indispensabile agli assassini..." C.E. Gadda.
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Mica facile, ritrovare un pezzo quando ti ricordi solo che il video era orrendo, e un paio di frasi che oltretutto non ricordi neanche perfettamente...
Ma è possibile.
...This street holds its secrets like a cobra holds its kill
This
street minds its business like a jailer minds his jail
that house
there is haunted, that door's a portal to hell
This street holds
its secrets very well
Mi ricorda quando da piccola leggevo le fiabe con mia madre. Non pensavo davvero che esistessero, ma era bello per qualche minuto immergersi in quel mondo. A volte ho bisogno di pensare, per qualche minuto, che certe persone abbiano avuto ragione, e che per loro ci sia il paradiso che meritavano.
giovedì 10 febbraio 2011
¡Largo ya de aquí! ¿Qué queréis de mí? ¿Es mi alma o es mi dinero? Si de uno carezco y la otra es una anomalía en esta vida.
A volte, quando la notte non riesco a prender sonno, faccio elenchi.
Gli elenchi dei lavori che sto facendo, degli incarichi che ho ricoperto, delle vesti che indosso quotidianamente. E' come contare le pecore, ma ha davvero effetto sonnifero.
E in più lo faccio con la segreta speranza di trovare, una sera, nel dormiveglia, la risposta alla vetusta domanda " ma io chi sono?". Così, come se l'informazione non facesse altro che nascondersi antipaticamente dietro alle mille etichette che mi posso appiccicare addosso. Al momento posso solo dire ...¡Y unos me llaman chaval, y otros me dicen caballero! ¡Algunos no se an querido pronunciar!
Dream Send me a sign Turn back the clock Give me some time I need to break out And make a new name Let's open our eyes To the brand new day It's a brand new day
When I was born, they looked at me and said what a good boy, what a smart boy, what a strong boy. And when you were born, they looked at you and said, what a good girl, what a smart girl, what a pretty girl ... I go to school, I write exams, if I pass, if I fail, if I drop out, does anyone give a damn? And if they do, they'll soon forget 'cause it won't take much for me to show my life ain't over yet. I wake up scared, I wake up strange. I wake up wondering if anything in my life is ever going to change. I wake up scared, I wake up strange and everything around me stays the same
A volte capita di trovarsi in qualcosa detto da altri. Anche quando non è niente di eccelso. O forse proprio per quello. Perchè non è niente di che. E allora è ancora più simile a te. Che ti hanno sempre detto, "what a good boy, what a smart boy, what a strong boy ", anche se sei una ragazza.
Fight 'til you drop never stop can't give up Til you reach the top (FIGHT!) you're the best in town (FIGHT!) Listen to that sound A little bit of all you got Can never bring you down
You're the best! Around! Nothing's gonna ever keep you down You're the Best! Around!
Lo ammetto. Sfogarsi contro il saccone da boxe viene meglio, quando ho la colonna sonora giusta. So essere molto trash, mai negato. Non per niente la traccia successiva sarà Eyes of the tiger.
domenica 29 novembre 2009
Maybe there's a God above And all I ever learned from love Was how to shoot at someone who outdrew you.
And it's not a cry you can hear at night it's not somebody who's seen the light it's a cold and it's a broken Hallelujah...
If I ever leave this world alive I'll thank for all the things you did in my life If I ever leave this world alive I'll come back down and sit beside your Feet tonight Wherever I am you'll always be More than just a memory If I ever leave this world alive
If I ever leave this world alive I'll take on all the sadness That I left behind If I ever leave this world alive The madness that you feel will soon subside So in a word don't shed a tear I'll be here when it all gets weird If I ever leave this world alive
So when in doubt just call my name Just before you go insane If I ever leave this world alive Hey I may never leave this world alive But if I ever leave this world alive ....
Un giorno magari la canticchierò a qualcuno. Un giorno magari canticchierò per qualcuno.Un giorno. Mi piacerebbe, un giorno, sì, davvero lo vorrei, davvero, canticchiare,un giorno, per qualcuno che stringerò tra le braccia, un qualcuno piccolo e tiepido, un qualcuno che a occhi spalancati mi guardi come se io fossi tutto il mondo e che si nutra di me e che cresca intorno a me chiamandomi "mamma". Che pensieri, che pensieri. A scriverli, poi, si sa, diventano veri. Scripta manent, anche se non inchiostrati ma solo digitati, questi scripta. Ma niente meglio del web per archiviare ad libitum le parole di chiunque, anche se ora premessi l'icona del bidoncino, per cancellare tutto e far finta di non averlo mai nemmeno pensato.
Oggi, camminando verso l'auto: -non ho mai avuto paura della morte..ma a volte ci penso ultimamente...non è la mia morte che mi spaventa, ma quello che lascio. Penso che vorrei morire quando avrò almeno messo un po' di cose a posto..sai, con tre figli, almeno vederli più grandi e sistemati... - io ho la paura opposta credo... -?!?! - ho paura di non lasciare niente. Se continuo così...morirò...e non lascerò niente di niente..tutto quello che ero sparirà con me.
Non avrei mai pensato di dire qualcosa di così intimo a te. La nostra intimità, la nostra confidenza, ha confini precisi e fortificati. Ma i miei pensieri a volte forzano il blocco, che vuoi che ti dica. Forse è questa maledetta influenza, maiala per quanto non suina, che mi indebolisce e mi rende loquace. Non so. Ma è vero, che ho paura. Di non arrivare mai a canticchiare per nessuno un po' di celtic punk.
La mia Annie non esiste, ma non importa. Qualcosa in questa canzone dolce mi rlassa. E così stasera la si ascolta, prima di dormire. E la lascio qui in auspicio che la ascolti anche G., che fatica a prendere sonno, e che mi supporta e sopporta in questo periodo difficile. Augurandoti, sottovoce che non ci sentano gli dei, che arrivi almeno la tua, di Annie.
giovedì 23 luglio 2009
Mi hai seminata di baci e seppellita Poi mi hai profumata di sguardi e rabbonita Tra le tue dita di seta mi hai tradita Poi rigirata ,raggirata ,malamente rammendata
A me la voce di questa donna piace proprio. E questa canzone anche. Oggi mentre lavoro canticchio. già. Stasera, cucino per C. e faccio la mamma adottiva. Pian piano, sorgono nuovi e strani equilibri, precari ma indispensabili. Prendermi cura di qualcuno, ascoltare musica strana. Lavorare, programmare. Faccio elenchi. Canticchio. Sono fiera, orgogliosa, di poter dire "io c'ero". Io l'ho vissuto. Io ero. E insieme, piano piano, arriva in sordina "io sono", anche. Ancora. Sono. Qui. E timidamente si fa strada un sorriso. E tu dici "mi piace come guardi, è bello, vedrai, non ci credo che lo vedo solo io come sei!" e mi accarezzi la guancia. E mi accorgo che allora è vero... mi sento meglio...ricomincio a legare i capelli, a scrivere, a pensare. ....mi hai seminata di baci e seppellita...
Devi dirmiiii voglio solo te, voglio solo te Devi dirmiiii hai ragione te, hai ragione te Devi dirmi scusami e feriscimi e implorarmi di non ucciderti Dimmi se lui e' meglio di me lui e' meglio di me e convincimi che tu pensavi a me tu pensavi a me...
Mi piace troppo questo pezzo, soprattutto queste frasi.
La capisco troppo,davvero, quella sensazione...quel desiderio di una bugia.
Mi viene in mente che la radio ha chiuso proprio quando finiva la scuola. Già. Mi viene in mente che ho ascoltato gli ultimi minuti alzando sempre più il volume, man mano che Ariel e gli altri si allontanavano dai microfoni ma si sentiva ancora il loro keep on rocking in a free world... Mi viene in mente che poi quel giorno, avevo dovuto dire quelle cose. Fare sì con la testa, fingere un sorriso caricato a salve e fare finta che sì, sì, certe cose possono finire così, come niente. La realtà è che non mi piace quando qualcosa finisce. Sia pure una radio. Ho difficoltà con le chiusure. Spesse volte mi frego le dita nelle porte, o impiglio le cerniere, o non accosto bene gli sportelli, o rimango affezionata a chi da tanto non attraversa più le nevi della mia testa. Non so fare, con le chiusure. E poi sono anche testarda. Non è mica secondario, questo. Mentre nessuno guarda, me ne vado fischiettando...keep on rocking in a free world...(che come dire, qui, mica cazzi!!!)
someone good and sweet ..a man..a good man...you deserve someone better than me...alcoholic ...stupid irish guy! You are ALREADY a woman, but listen please..." hai fermato il nastro. Mi piace quel film, rivederlo in inglese, con te a fianco. Mi piace quella scena. Ora tremola sullo schermo mentre tu mi guardi e le scintille azzurre dei tuoi occhi luccicano nel buio. Mi piace la tua voce, mi piace l'accento irlandese. Quando ci sentono parlare credono siamo entrambi italiani, o entrambi irlandesi. Dicono che è perchè "cantiamo sempre". Dicono che quando parliamo è come se cantassimo. Ora tu canticchi davvero. E io ascolto.
Love you so much, cant count all the ways Id die for you girl, and all they can say is Hes not your kind
They never get tired of puttin me down And I never know when I come around What Im gonna find Dont let them make up your mind Dont you know
Girl, youll be a woman soon Please come take my hand Girl, youll be a woman soon Soon youll need a man
E' stato bello vederti e abbracciarti. Nonostante tutti i discorsi dell'ultima sera. Grazie di avermi detto tutte quelle cose. Non so se sono davvero donna come dici. E non so se merito o no qualcosa, non so nemmeno se lo voglio, quell'uomo che tu dici che deve arrivare per me. E' stato bello vederti. Grazie di esserti preso cura della tua piccola amica, e di aver cantato per me, razza di un "ubriacone irlandese" :-)
“Vi saluto, e sappiate che per l’amore il letto è solo un pretesto, per il ballo la musica è solo un di più. E per lottare la nazionalità è solo un accidente meramente occasionale.(Subcomandante Marcos_Racconti per una solitudine insonne)
In altre parole, lei batteva al cancello della sua memoria poetica. Ma il cancello era chiuso. Nella memoria poetica di Tomas non c'era posto per lei. Per lei c'era posto solo sul tappeto.(M. Kundera_L'insostenibile leggerezza dell'essere)
Eppure, anche in quel momento, era come stessi scrivendo, come se stessi registrando tutto sulla carta. Davanti agli occhi avevo il foglio dattiloscritto, mentre fluttuavo, sbattuto dalle onde, senza riuscire a raggiungere la costa, sicuro che non ne sarei uscito vivo (J. Fante_Chiedi alla polvere)
E quando vai non illuderti di coltivare assenze. Te ne vai e questo è tutto. (V. Capossela_Non si muore tutte le mattine)
"Eterna risorge sempre la speranza, come un fungo velenoso." Bukowski