mercoledì 25 marzo 2009

balaustrata di nausea per appoggiare stasera....

Questa sensazione di nausea non se ne vuole andare.
E neppure le occhiaie,arrossate neanche fossi uscita da una brutta pubblicità regresso sulle droghe. Di quelle anni '80 che adesso non si vedono più, coi siringoni e tutto il resto.
Anche oggi hanno riso quando ho detto la mia età, a volte è divertente sentirsene dare tanti di meno, tranne quando poi lo usano per non prenderti sul serio.
Chissà come mi vedono, a volte, dall'altra parte della scrivania.
Questo schifo di sensazione di nausea continua ad assalirmi ad ondate. Bleah.
Ecco, tutto ciò cui riesco a pensare ora.
Le mareggiate acide del mio stomaco, niente di più poetico di questo.
A volte vorrei davvero avere gli anni che mi danno.
E tutto questo pezzo di strada ancora da percorrere, magari in modo un po' diverso.

martedì 17 marzo 2009

non trovo le parole

Per un attimo ho pensato che odio potesse andare.
ma è troppo precisa, troppo appuntita e forte.
Mi serve qualcosa di più strisciante.
Nausea.
Già meglio, rende di più l'idea di qualcosa di vischioso e soffocante che non sai definire bene.
Oggi è così.
Ho questa sensazione riguardo al mondo.
E per una volta, io che mi sempre estranea a tutto, per una volta, faccio decisamente parte anche io, del mondo.

lunedì 9 marzo 2009

interrogativi

fino a che punto ci si può spingere?
che cosa è lecito rischiare, in questa vita?
In base a cosa, calcolare se il gioco vale la candela...
domande sempre domande troppe domande.
Il problema è anche la variabile tempo, come scrisse un amico:
"Non costa nulla promettere il tempo. Promettere su quanto non sappiamo, alla fine, possa durare il nostro tempo sulla terra e tra gli altri."
Già. Promettere il tempo, regalare il tempo, offrire il tempo.
Non costa nulla? o meglio...costa troppo?
Le mani, a bilancia, da una parte questo, dall'altra quello.
In base a cosa, poi, la decisione?
Fino a che punto ci si può spingere?
Io penso, ora, che vorrei solo dormire per giorni e giorni, lasciare ad altri le prossime mosse. sono così stanca.
E ogni scelta è un dolore.

giovedì 5 marzo 2009

Per Luca, e per le altre ombre.

Quando qualcuno si avvicina a me, dopo un po', ho il vizio di chiedermi come sarà, la fine.
Come se ne andrà. E' che ho paura, di questi momenti.
Nella mia mente sono sempre "grandi", drammatici, questi momenti.
La realtà è ben diversa.
Nella realtà non ci sono porte sbattute, frasi memorabili, ultimi sguardi carichi di significato.
Nella realtà le persone se ne vanno in sordina, dicono " scusa esco un attimo eh?" e nascondono la valigia sul pianerottolo.
Io, stupido cane, seduta davanti alla porta, inclino la stupida testolina, a occhi tondi e orecchie tese aspetto che la porta si riapra.
Poi, piano piano, la consapevolezza si insinua e mi accorgo che manca la valigia, mi accorgo che ha tolto i libri dalla libreria e i vestiti dall'armadio.
mi accorgo che da troppi giorni nessuno ritira la posta, nessuno mi lancia la mia pallina preferita per farmi giocare.
E mi accorgo che sono passati davvero troppi giorni, per essere "un attimo".
E' così che se ne vanno. In sordina. Facendo finta che il momento dell'addio non esista, che tutto sfumi così nel niente.
E non so, a questo punto, se sono peggio i miei addii temuti, o i loro addii mancati.

domenica 1 marzo 2009

sensazione di vago dolore

avrei bisogno di un bel bicchiere di latte a purificarmi, a portarmi via un po' di veleno da dentro.
E' sempre così, quando mi comporto troppo come una spugna.
Ho quella sensazione di essere stata vampirizzata, e di aver insieme assorbito fiele.
Tra poco me ne andrò a dormire, cercando così di ricaricare pile che non funzionano in questo modo.
Da troppo tempo non si colmano questi vuoti scavati da mani avide.
E' stancante, ogni volta.
Il risultato è dubbio, arrivano poi, improvvise, stilettate gratuite e immotivate, che mi tolgono il fiato per un attimo e mi lasciano inginocchiata a chiedermi un motivo.
Poi c'è tutto il resto, c'è quel calore che si genera a volte, c'è il pensiero del "se....ci sarà un motivo, no? vorrrà pur dire qualcosa, no?" , c'è l'idea che allora ne vale la pena, che anche se solo ho il dubbio, che qaulcosa di buono sia successo, allora ne vale la pena eccome.
Dovrei solo avere un sistema di drenaggio più efficace, trovare il modo per strizzarmi via dai pori tutto quel veleno, prima che mi affondi sempre più dentro.