martedì 30 ottobre 2007

12 ore

di lavoro "in stecca", tra scuola, scuole, colloqui, idee, presentazioni.
Questa sì che è vita.
Per fortuna è quasi Halloween e nessuno fa caso al fatto che sembro Nosferatu...o Nosfigatu?

lunedì 29 ottobre 2007

anni

"dai ma quanti anni avrai mai...22...no? 23?"
sbagliato.
"ah...dai...credevo proprio..beh, io ne compio 18 in giugno. Se ti serve un elettricista mica farti problemi eh? sto già lavorando..."

Che ridere la spavalderia un po' a casaccio, la discesa caracollante dallo scooter, e il sorriso da bambino beccato dalla maestra quando scopri che sono SUL SERIO più grande di te.

Fa sorridere. In una giornata di autunno assolato passata a lavorare e a pensare al lavoro.
E mi dici "il lunedì sera lì non ci vado..c'è gente grande...sai...26-27 anni".
Fa sorridere.

domenica 28 ottobre 2007

...domenica...

Domenica. Ora di pranzo.

Antefatto: mia madre ieri mi chiede di andare da lei oggi, per pranzo,e preparare il risotto alla zucca. ok.
Mi presento alle 12.00, il risotto si fa in un quarto d'ora circa.
Mia madre sta finendo un piatto di pasta.
Mio padre sta per attaccare col suo, di piatto.
"Ho cambiato idea, ho pensato che lo puoi fare un'altra volta".
Risultato, la sua voce che mi urla mentre me ne vado "sei scorbutica."

Domenica. Ora di pranzo.
la zucca si è cotta in 5 minuti, l'ho infarcita di pepe, curry, rosmarino, salvia e un pizzico di sale.
Mangio davanti al pc.
Finisco di vedermi Clerks, che non è male...


"Ragazzi è importante fare un lavoro che ti faccia sentire gratificato, io per esempio masturbo manualmente gli animali per l'inseminazione artificiale."

Oggi c'era il ritorno all'ora solare e io mi sono alzata alle nove. cioè alle otto. La giornata è sempre più rutilante.
Buon autunno a tutti.

sabato 27 ottobre 2007

ho.

Ho una scorta di libri per qualche settimana, nella tana.
Ho trovato un cappottino carino a prezzo decente ( viva la Spagna).
Ho bevuto una tisanina piccante con restrogusti speziati.
Ho guardato occhi che mi fanno pensare al re degli gnomi della Carter.
Ho camminato per strade miracolosamente poco trafficate di sabato sera.
Ho detto un sacco di cose che pensavo e ne ho taciuta qualcuna.
Ho viaggiato in treno con un cane seduto nel sedile di fronte, che si è allungato dolcemente per darmi una lunga leccata sul naso.
E' stato un buon sabato.

cuore

Clov: Ti sei visto il cuore.
Hamm: No, era una cosa viva

Mi era rimasto impresso questo quella sera al teatro all'aperto.

E tu che mi dici "ma come fai? Non ti si spacca il cuore dentro? Come fai???"
E ancora " io non potrei farlo. Penso che starei troppo male, non ti senti male? Sei un animale? O un automa?"
E a volte "Però sei brava, non so come fai. "

Dopo B. mi torna in mente H.

Non è un cuore, perdio, è un sandalo di pelle di bufalo
che cammina, incessantemente, cammina
senza lacerarsi
va avanti
su sentieri pietrosi.

Appoggiami per favore una mano qui sul petto, vorrei dirti.
Lo senti che batte. Lo so, potrebbe essere un orologio, una sveglia, qualcosa che ticchetta per trarti in inganno.
Però batte. Non è già un inizio?
E comunque. ti sbagli.


giovedì 25 ottobre 2007

sabato

E' passato poco più di un mese dall'ultima volta.
Direi che è anche troppo.
Bologna mi manca.
ho bisogno di vagare. Di fiutare i libri, di sfogliarli, di perdermici dentro.
Ho bisogno di vagare su e giù ricordando quando mi accompagnava mamma, che mi sembrava sempre di stare "rubando" tempo allo studio, quei sabati pomeriggio. In qualche modo la sensazione è la stessa, ancora. ci penso e mi dico "sì sì sabato che non lavoro ci vado, e basta!!!".
E sotto sotto una vocina mi ricorda che dovrei fare altre cose, studiare, lavorare, preparare, etc. etc.
Ma io ho voglia di Sala Borsa, ho voglia di Feltrinelli, ho voglia di Montagnola.
Sì. Questo regalo me lo faccio.
Poi come al solito finirò per non comprare nulla o quasi.
Ma ho bisogno di quell'aria.
Dopotutto l'ultima volta era il 22 settembre. Mica ieri.

mercoledì 24 ottobre 2007

niente come si deve

"Forse sono venuto nel modo sbagliato. Scusami, vorrei averlo fatto nel modo giusto, era l'unica cosa che potevo offrirti, ma io non so far niente come si deve...Allora non dovrei fare niente?"

Questa frase mi è rimasta dentro.
E' una domanda difficile.
Anche io non so mai fare le cose come si deve. Soprattutto quando ci tengo. Le faccio nel modo sbagliato, o comunque non come andrebbero fatte.
E allora mi dico...non dovrei fare niente?
Non lo so.
forse, visto che questo è il mio meglio, forse sì. Niente sarebbe più sensato?

"Le manca?" chiese Omar.
"Che domanda brutale! Sei proprio un biografo!".
"Scusi".
"Certo che mi manca. ma è meglio così. Non è quello se dice sempre: è meglio così? Intendendo: è un dolore insopportabile ma cercherò di sopravvivere."

martedì 23 ottobre 2007

che bello...i Sex Pistols

I am an antichrist
I am an anarchist...


http://it.youtube.com/watch?v=ICXdQR1VVhw
Mi è sempre piaciuto l'inizio della canzone. Mi piace tanto che lo riascolto in loop.
E mi piace questo modo un po' sguaiato...già.
Mi piace. Tanto da urlare in macchina, volume al massimo, ferma al semaforo.
Dopo 10 ore non stop, ci voleva proprio.

lunedì 22 ottobre 2007

sì. io.

E mi giro tra le mani questi brandelli di vita.

"spe ma il tuo modo di vivere non puoi considerarlo umano".

Se giro lo sguardo intorno.Sulla scrivania il telefono, i libri della biblioteca, le penne, la tazza ex piena di camomilla, il vasetto di yogurt ormai vuoto anche lui, la collanina viola, i guanti.
Ernesto sorride dai muri, dalla porta.
Effettivamente è un po' incasinato il tutto. Però mi sembra umano dai.

Ma non era a questo che ti riferivi, lo so.
Lo so cosa volevi dire.
A volte ti dò quasi ragione, e allora mi chiedo.

Cosa c'è, di buono, in questa vita? cosa sto difendendo?
Me stessa.
Alla fine la risposta è solo questa.
Ma il resto? Il resto niente, il resto è abbastanza marcio direi.
si si.
Me stessa.
Non è per dire che " a me va bene così", perchè non sarebbe nemmeno vero.
Solo che Leibniz avrebbe detto che questo è il migliore dei modi possibili.

Sì.

Perchè non è che sia il modo migliore, e magari non è neanche buono, misurato in modo oggettivo.
ma per me è il migliore dei modi possibili.
Anche se spesso mi sembra tutto così vuoto.
E non è questione di come vivo. Quello pesa, sì, ma non è che sia terribile.
Non sento tante mancanze, fuori.

Sono quelle dentro, quelle che rendono tutto non umano. Su questo assolutamente hai ragione.
non è umano, e non è neanche animale.
Anzi...mettiamola così. E' sicuramente più umano, che animale, questo senso di freddo nonostante il lenzuolo di flanella.
Ciò non toglie a me il senso di responsabilità.
per questo e per il resto.
Questione di scelte, forse.
Per vivere, vivo in modo non umano.
ma per ora non conosco modo migliore.

Ci penso un po', mentre ancora giro tra le dita e cerco il senso.
Devo ancora trovarlo.
Ma quello di solito arriva alla fine.
Quando comunque non serve più a niente

domenica 21 ottobre 2007

perchè è importante

Non lo so, se è una risalita o solo una finta.
Se è una pausa prima del nuovo crollo o se è l'inizio di una resurrezione.
Non lo so.
So solo che dopo l'ultimo mese passato ad essere il peggio di me stessa, passato a soffrire del nero più nero fino a pensare davvero di smetterla, dopo un mese terribile di notti quasi in bianco e occhi rossi e mani a frantumarsi cercando una via d'uscita da vicoli ciechi, negli ultimi due - tre giorni, sto riacquistando un po' di energia.
Non sento speranze, ma voglia di provare.
Di riprovare, di rimettermi in circolo per vedere di sopravvivere un po' meglio, di tentare un po' di strade per migliorare questo schifo di precarietà totale, per esempio.
Ho di nuovo voglia di provarci, col lavoro.
Non so davvero per quanto durerà, ma per adesso ne sono uscita.
Da tempo non stavo così male, così intensamente male.
Eppure sono qui.
Più sola di prima (mea culpa mea culpa mea stronzissima culpa), perchè non ho saputo nemmeno chiedere aiuto, perchè non ho saputo dirlo, e ora...ma paradossalmente, per quanto più sola, mi sento meno freddo. In questo momento...vedo lo schifo che ho intorno e in cui sono immersa, e non ho, sinceramente, idea di come cambiare qualcosa.
Ma almeno ho voglia di provarci, provare a trovare piccole soluzioni non mi fa più scoppiare di angoscia. Sento che posso riprovare, si riparte con le porte sbattute in faccia e le legnate nei denti, ma si riparte.
Esco da questa vergine di Norimberga in cui mi sono (trovata) rinchiusa e ho voglia di riprovare.
Non ho nessuno a cui dirlo, se non a me stessa. Ma è importante.
da fuori non si vede nulla, le occhiaie sono le stesse, lo sguardo anche dicono.
Sciupata, stanca, sì sì.
Ma io mi sento, mi conosco. Qualcosa si è mosso, nella melma. Sto vivendo di nuovo.
Fino a quando? Cercherò di farlo durare, e di alimentare questa fiammella oscillante.

intorno a mezzogiorno

Grandine. Poi pioggia. poi mescolanza delle due.
Nonostante il tergicristallo viaggi schizofrenicamente su e giù, la strada si vede liquida e sbavata, oltre il vetro.
Non è male lavorare lì la domenica mattina, in fondo non avrei niente da fare in casa ( o meglio niente di piacevole), ma non oggi con questo tempo schifoso che mi fa sembrare lunghissimi questi pochi kilometri.
Il problema è che oggi sono anche distratta. Anzi, concentrata. Ma su altro dal guidare.
Ripenso a ieri sera. Dopo tanti discorsi, quando è stato il momento non mi hai chiesto perchè me ne stavo già andando.
Probabilmente credi di sapere la risposta, ma avresti potuto lo stesso domandare.
E non dirmi che quando ho bisogno devo chiamarti, per favore.
Mi conosci da 5 lustri ormai, sai come sono.
Comunque...non so. Anche questo passerà e farò i passi di danza giusti perchè non ti pesi.
Mi fa bene pensarci, sistemare, elaborare...ma mi fa male farlo al volante, oggi che il cielo si rovescia così abbondante sulla strada.
Se la macchina non fosse così malmessa poi, non si spegnerebbe all'improvviso appena va al minimo.
Ne consegue che il volante gira poco, è duro come un sasso e da brava me ne accorgo un secondo troppo tardi.
Ne consegue la botta.
Cazzo.
C'è da dire che un paio di metri più in là sarebbe stato peggio.
Però. Quanto è labile tutto quanto.
Pioggia. La grandine ha ceduto il passo, per ora.
Voglia di prendere a calci qualcosa. Me stessa sarebbe l'opzione più onesta.
Buona domenica.

venerdì 19 ottobre 2007

Quadri. Mica il primo coglione

"...perchè le vite sono come i quadri, avremo sempre bisogno di guardarle facendo quattro passi indietro, anche se un giorno siamo arrivati a sfiorarne la pelle, a sentirne l'odore, a provarne il gusto."

A me sembra bellissima, questa frase. Questa immagine.
Che poi, l'ha scritta Saramago.
Mica il primo coglione che passa, effettivamente.

Di se stessi.

Altrimenti è la fine.
E visto che non c'è nessuno qui oltre a me...ora esco e vado a lavoro di nuovo, così la parte di me rimasta a casa potrà ridere in santa pace.
Anzi, lascio qui in casa tutto questo maleodorante malloppo di dolore e caos, ed esco io. E rido io.

Rideremo di tutto questo

E rideremo di tutto questo...
Della tua disperazione e delle tue lacrime noi rideremo.
Di come ora ti abbandoni sulla mia spalla e piangi,
dei tuoi "Qualcuno può aiutarmi?",
noi rideremo! Sì! rideremo insieme di tutto questo,
di come ora ti mordi le labbra e invochi la morte,
di come le tue mani tremano quando dici:
"Non ce la faccio ad andare avanti"...
Rideremo della tua fragilità e
dei tuoi nervi di carta, dei tuoi sogni infranti...
di una "gioventù sprecata"
e di una "vecchiaia" precoce
ma immatura.
Dei tuoi capelli strappati,
di questi occhi accecati dalle lacrime quando parli di lei,
fuggita via colla tua macchina,
incinta dell'uomo che ti ha svaligiato la casa.
Rideremo di tutto:
delle cambiali e del libro nero,
del licenziamento e dell'avviso di garanzia.
Credimi, amico mio, noi ce ne ricorderemo insieme...
ci ricorderemo di tutto questo e ne rideremo!
Ma non ora.
Perché questo è il momento di uscirne fuori
e andare ad affrontare il futuro.
Perché ora, finché non te ne vai...
io e lui non possiamo ridere.

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giovedì 18 ottobre 2007

Merdimonio ( leggere a stomaco vuoto)

" e di che ti preoccupi. lavori di merda come questo, appunto, ne trovi altri".
Sì. L'sms mi ha fatto anche sorridere.
Dopotutto oggi non ho pranzato per via del fatto che ho rimesso anche i tacchi delle scarpe, dopo che la diarrea di F. ha invaso tutto il suo vestiario, il pavimento del bagno, il wc e le cose lì intorno.
Yes. Call me Cinderella...è stato davvero un bel momento..una bella oretta a strofinare pulire asciugare lavare cambiare rivestire.
E poi mi sento dire "sai che forse ti salta il contratto a natale?"
Cos'è il tema del giorno? Le feci come metafora e realtà del quotidiano???
Ma cazzo.

martedì 16 ottobre 2007

Mentre andavo al lavoro

torna una vecchia canzone.
Adatta.
perchè un giorno capirò alcune cose. E perchè un giorno da questo letame...chissà che non nascano le viole.
Anche se di concime ne ho già abbastanza davvero. Si potrebbe anche smetterla
, di tirarmene addosso palate.

per fortuna c'è il mare con le sue leggende
la certezza che
il nostro cuore non si arrende
e ce la farà a ritrovare il posto delle viole
dimenticando chi c'ha fatto male

Que viva la Mannoia di tanti anni fa...

lunedì 15 ottobre 2007

Non credi.

"non credi che se fossi diversa...?"
Non lo so. se fossi diversa forse potrei finalmente avere ciò che ora tanto desidero e mi è precluso.
Ma ...lo vorrei ancora, se fossi diversa?
Se fossi quel tipo di persona che dici tu...mi interesserebbe ancora questo, o no?
Non voglio pensarci. Adesso non voglio.
Fa troppo freddo in questa casa, sono troppo sola e stanca per pensarci ora.
Per quel so di questa faccenda...se fossi così come dici...probabilmente mi verrebbe servito su un piatto d'argento. E io non saprei cosa farmene.
E' questo il gioco, triste ma è così.
E comunque, io non sono diversa.
"...ma perchè non provi?"
E invece no. Si metta agli atti che ci ho provato, frigide gentildonne della giuria.
Il risultato è che non regge. L'impalcatura crolla, e dietro ci sono io col mio sorriso storto e le mani a tormentare i capelli.

fortuna

..provo a pensare a cosa fare per cambiare tutto questo.
Tu, maglione rosso che fa tanto Natale e sguardo che vaga per la stanza, ripeti "fortuna, lo sai. Io per esempio ne ho avuta tanta. ci vuole anche fortuna".
Lo so.
Mi ripeti che ci vuole fortuna, perchè io possa migliorare la mia situazione lavorativa, perchè io possa avere prima o poi una vita affettiva.
Mi dici "fortuna, fortuna".
Mia madre mi ha cresciuta nel "fai il tuo dovere, studia, impegnati e otterrai risultati".
Da anni mi impegno, studio, lavoro. Da anni.
E provo anche a smussarmi un po', a essere meno ruvida, ad addomesticare un po' il mio carattere.
I risultati devo ancora vederli. Forse manca davvero l'ingrediente della buona sorte, che ne so.
E' stato bello rivederti, parlare un po' con calma, fare due passi in centro.
Ma non riesco a non pensare che non vedo davvero una strada, una luce anche fioca da seguire...e vorrei tanto trovarla, perchè l'idea della fortuna mi persuade poco...

domenica 14 ottobre 2007

white lion...

Start a new day, but not alone
I'm gonna break away from this broken heart
I'll meet a woman. I'm gonna take her home
(Where) I'll pick all the pieces and start all over again

White lion

http://it.youtube.com/watch?v=DJQI61fOBDI

Mi ricorda un casino te. avrei una voglia di chiamarti, di dirti guarda, guarda i White lion ti ricordi guarda.
Non si può.
Me ne sto qui a fissare lo schermo. Non si può più condividere nulla di nulla.
Nemmeno questo, che poi era la parte migliore.

Se potessi bucherei lo schermo e andrei lì.
Avrei dovuto avere 20 anni allora.
Già.

sabato 13 ottobre 2007

numeri e anni e ...

Ore 8.30 di sabato mattina.Rinnovo della patente. Perchè sono passati 10 anni ed è la regola.
Signorina o signora? Signorina.
Venga. Ecco fatto.
Dieci anni.

Tu che mi dici "nostro figlio farebbe già le medie".
13 anni.
Effettivamente, a parte che un figlio a 15 anni lo vedo male, adesso farebbe le medie, se mai ne avessimo avuto uno.

A 15 non sapevo neppure cosa volesse dire baciarsi.
A 18 pensavo che il 2007 fosse così lontano.

Ora il tempo vola tra le dita e lascia odore di bruciato.
Cosa si è avverato dei sogni di tanti anni fa?
a ben guardare, assolutamente nulla.
Anzi no, uno sì. Avverossi.
Il fatto è che ora non ne resta altro che polvere e ricordi e lacrime
Per cui il bilancio torna ad essere zero virgola zero.

E siamo già a metà ottobre, neanche un respiro e un anno schifoso sta già andandosene.
La mia personale playlist passa il rock glam sguaiato che riesce a farmi sorridere, anche se mi ricorda tanto quel sogno.
Anche se mi ricorda l'anno passato, ancora peggio di questo se vogliamo fare due conti.
Peggio sì..ma vivevo nella speranza che avrei fatto cambiare le cose.
Questa volta...siamo a metà ottobre e quel poco che credevo di aver fatto si rivela esser solo poltiglia fredda e sporca. Come la neve agli angoli delle strade.

I can't take anymore
Our walls are black and bleed
I can't take anymore
No rooms here for your screams

venerdì 12 ottobre 2007

Amico fragile

E poi sospeso tra i vostri "Come sta"
meravigliato da luoghi meno comuni e più feroci
tipo "Come ti senti amico, amico fragile,
se vuoi potrò occuparmi un'ora al mese di te"

Perchè non ve ne andate a fare in culo?
Mi sono rotta.
So ballare, ma non ho intenzione di farlo col cappello in mano per aspettare le monetine.
Non per la vostra pietà ad orologeria.

tristezza

Non ho più voglia.
Sono troppo stanca per rifare sempre gli stessi inutili discorsi.
Dall'altro della tua casa già arredata e pagata, del tuo stipendio fisso e del tuo uomo in carriera (poverino in crisi perchè ha dovuto investire 20'000 euro...), per favore, smettila di lodare la mia fottuta indipendenza.
Per favore. Lo so che per te è esoticamente affascinante, il tutto.
Ma per me un po' meno. E' la mia vita.
E sì, certo, è stata carina quella mail. Peccato che certe cose carine, che certi gesti, arrivino da chi sta a più di mille km di distanza da qui.
Per la serie, la solita storia "ah...se tu fossi qui, peccato che tu sia così lontana".
Ma si ma sì, la solita storia, dai.
Le abbiamo contate insieme, le volte in cui. Stranamente è sempre così.
Con l'aumentare dei km aumenta la gentilezza, aumenta l'esporsi a dire cose che non potranno mai essere messe alla prova.
Direi che tra te che mi dici "eh dai ma tu hai meno pensieri di me", perchè tu non sai cucinare e lui stasera torna da lavoro affamato, e l'altro che mi scrive da oltre mare...sto proprio messa bene.
Intanto avevo bisogno, oggi, e col cavolo che ho trovato qualcuno.
Per fortuna per fortuna per fortuna a volte esiste davvero la bontà degli sconosciuti, come diceva Blanche.

giovedì 11 ottobre 2007

Sex and the polis. Donne e marinai.

" ...Ulisse nel suo viaggio incontra delle altre donne...queste sono donne che vivono sole, quindi sono donne indipendenti e prendono delle iniziative. E poi fanno un'altra cosa che le mogli non fanno, canton sempre... E così si crea già in Omero una tipologia di donne diversa:ci sono le mogli,perbene, silenziose, fedeli, che parlano se interrogate, che non prendono iniziative...e le altre, che vivono sole, che sono sole, che prendono le iniziative, che seducono...e che cantano."

Io vivo sola.
Sono sola.
Sono indipendente, più o meno.
E canto tanto, per farmi compagnia.
Come Circe, come Calypso.
Ulisse, lo sappiamo, tornerà dalla silenziosa Penelope.
Ulisse, lo sappiamo, era un marinaio.
Di me si dice "sei un faro, sei come un faro". di me si dice che accolgo, che so illuminare, paziente, i ritorni e le (ri)partenze. Dei marinai.
C'è qualcosa di ciclico, nella mitologia.
L'ultima volta che mi hanno fatto vedere una nave ero a milano ed era tutto così diverso. Quella nave giocattolo incastrata tra i palazzi.
Anche allora ero faro, con la luce non fulminata come ora.

mercoledì 10 ottobre 2007

Io e Walker. Ritrovati dopo più di 10 anni.

Un libro per ragazzi letto tanti anni fa. Riscoperto per un esame.
Mi fa scoppiare a ridere, Walker...di quella risata di quando trovi te stesso nell'ironia di un altro.
Walker che si prepara ad un incontro galante con la ragazza che frequenta.
Si fa la doccia, si lava, si osserva allo specchio.

"Forse potevo anche scoppiare in lacrime. E sudare come un boccale di birra. E sanguinare dalle gengive. Non avrei avuto bisogno di profilattici. Ero la contraccezione personificata. Nessuna donna con la testa a posto sarebbe mai venuta a meno di mezzo metro da me."

Mi sembra di sentir pensare me stessa, e voglio riderci sopra.
Un giorno io e te, Walker, ci sentiremo "a posto", vedrai.
per adesso dai, ghignamoci in faccia da soli, che secondo me ci fa bene.

martedì 9 ottobre 2007

lettera. Memoria. sottosopra.

"Quarta lettera, Fidel.(...)Sui nuovi campi di battaglia porterò la fede che mi hai inculcato, lo spirito rivoluzionario del mio popolo, la sensazione di compiere il più sacro tra i doveri: lottare contro l'imperialismo ovunque esso sia: ciò riconforta e cura largamente qualunque strazio. Ripeto una volta di più che sollevo Cuba da qualunque responsabilità, salvo da quella che emana dal suo esempio. Che se la mia ultima ora mi raggiungerà sotto altri cieli, il mio pensiero andrà a questo popolo e in particolare a te. Che ti ringrazio per i tuoi insegnamenti e il tuo esempio e che farò in modo di essere fedele fin nelle conseguenze estreme dei miei atti. (...)
Avrei molte cose da dirti, a te e al nostro popolo, ma sento che non sono necessarie: le parole che possono esprimere quello che io vorrei, e non vale la pena d'imbrattare carta. Fino alla vittoria sempre! Patria o morte! Ti
abbraccia con grande fervore rivoluzionario, Che."

Passano sempre più giorni, sempre più anni.
Sono sempre di più quelli che non sanno nemmeno perchè "Che". Sempre di più.
Che poi...sono sempre di più le cose che mi ulcerano.
Pensa a tutti quelli che dicono "sono cose che mi annoiano. La politica in generale, mi annoia. Non mi interessa proprio, sapere."
E la cosa peggiore...è che non lo dicono vergognandosi. Ma fieri. E' figo, tirarsene fuori.
Una volta, anche solo tra i miei amici...saresti stato quantomeno considerato un coglione, a non sapere niente di niente. c'era chi faceva finta di sapere, per non fare la figuraccia.
Ora il contrario. Ostentiamo la nostra crassa ignoranza.
Non so come spiegarti. Le cose vanno a rovescio. Sempre di più.
Lo sai che Ahmadinejad è stato ospite conferienzere o come diavolo vogliamo chiamarlo, alla Columbia University? No, dico.
Tu forse non lo sai, ma magari da qualche paradiso hai visto...ti ricordi...ti ricordi quando Ochalan cercò asilo in Italia?
Per lui non c'era posto.
Ahmadinejad viene ricevuto con onore.
Questo mi viene da raccontarti dopo 40 anni che manchi. L'orrore e il rovesciamento di quello che mi hanno sempre insegnato essere giusto.
Non credo, sinceramente, che tu possa riposare in pace. Vorrei che fosse possibile.

lunedì 8 ottobre 2007

"ho assaggiato le tue labbra di miele rosso rosso

ti ho detto dammi quello che vuoi io quel che posso..."

Inaspettato. E bello. Tanto quanto.
Ogni parola. Ogni silenzio. Ogni respiro. Ogni sfiorare. Ogni...
Tutto così inaspettato e insieme così...così da aprire gli occhi ogni tanto e seguire un contorno con le dita, per essere sicura che.
"...prendiamola con calma". De Andrè è un grande maestro di parole e di idee, per me.
Non credo esista un'altra strada. Per una volta è vero, che la realtà è una, che la strada è una. La sua. E allora...comunque sia, comunque sarà...grazie di quello che è stato.

sabato 6 ottobre 2007

Dolor hic tibi proderit olim

Mi ha poggiato le mani sulle spalle e mi ha baciato sulla guancia " sei troppo dolce per non innamorarti. io lo so. forse più di tutti."
"io non sono dolce" ho detto.
"Sst. Non contraddirmi, sono sfinita. Vado a letto. Dammi solo la buonanotte".

Ignoralo e basta. Vuole solo attenzione. A ripensarci sembra quasi crudele riconoscere e insieme respingere il desiderio di attenzione di qualcuno, specialmente di un bambino.Vuole solo attenzione, come se fosse una brutta cosa, neanche uno volesse soldi, potere e celebrità. Forse è per questo che adesso preferisco essere ignorato: mi è stato causato un danno irreversibile.

Un giorno questo dolore ti sarà utile.

Assomiglio davvero molto a James.
Tu che mi dici che sono dolce, anche se non si vede, e che devo (ri)cominciare a non vedermi come se fossi macchiata, che devo io per prima pulire gli occhiali con cui mi guardo.
Tu che mi ripeti quello che ho fatto, che mi dici "vai bene", che mi ripeti "devi resistere, e puoi contare sul mio aiuto quando serve".
E la dedica "Sperando che il titolo sia vero, e che il dolore non sia troppo...". Come sempre cogli il segno e arrivi quando non mi aspetto.
Come potessi immaginare che volevo questo libro, non lo so.
So bene invece come potessi pensare ad una dedica del genere.
grazie. E speriamo che...dolor hic MIHI proderit olim.

il campo dell'abuso è un campo altamente scivolante.

"Tutti noi abbiamo tendencia a reagire violentemente all'idea di un abuso sexuale...ma nel caso di un bambino è dificile avere indici di grande certitudine...con i genitori..li si guarda directamente ne li occhi e si chiede lei cosa ne pensa? E li si vede abbastanza bene si l'altro si sente colpevole, non solo di non avere percepiuto...il campo dell'abuso è un campo altamente scivolante..."

Capelli bianchi un po' arruffati, maglione rosso e quell'accento spagnolo così musicale.
"Paco", lo chiamano i colleghi affettuosi. Palacio Espasa per me dal basso della mia ammirazione.

"L'inconscio", dice con un sorriso " non risparmia nessuno".

Una giornata stupenda. Una giornata piena.
Avrei voluto continuasse ancora e ancora.

lunedì 1 ottobre 2007

E mi chiamavi Velasquez...

Ahi Velasquez certe sere quanta voglia,
fermare la vela e ritornare da mia moglie;
e tu mi dici: "Fatti scrivere", è normale,
per te bisogna sempre scrivere e lottare.

E mi dicevi "sei tu" e mi chiamavi Velasquez...
E io ridevo con la penna in mano.
E poi tornavi serio.."ma non siamo tutti così sai? Non si può sempre scrivere...e sempre lottare. Lottare, lottare, lottare. Per cosa poi? Non siamo tutti così. Non siamo."
Mi torna in mente, ascoltandola. Ma tutto scorre e cambia. E passa e si allontana.
Io sono in perenne movimento, resta il nucleo..sì...scrive...e lotta..e scrive ancora.