mercoledì 29 settembre 2010

rimuovere

Ci sono pensieri talmente bui che non vogliono nemmeno essere condivisi.
me ne accorgo stasera, mentre le dita scivolano sui tasti evitando accuratamente di dire davvero.
Chi è che diceva che è solo "altro materiale da romanzo" o qualcosa del genere? Flaubert?
non so, non ricordo, sono confusa.
probabilmente lo è, probabilmente potrebbe diventarlo.
O lo diventerà.
Di sicuro non può restare per sempre chiuso nel breve spazio tra gli occhi rossi e la punta delle dita.
Eppure, questa sera non riesce a uscire.

A volte vorrei solo avere una grossa gomma per cancellare. E aver scritto la mia vita in leggeri tratti di matita.

mercoledì 15 settembre 2010

Avevo pensato di rispondere, contemporaneamente, a più richieste, alla richiesta plurima e detta con parole diverse "scrivi cose gioiose/felici/allegre etc", mettendomi a scrivere qualcosa di bello, di veramente bello, non appena fosse accaduto.
Avevo aspettato...scommettendo tra me e me. Che la prossima volta sarebbe stata quella buona.
Credo però di avere un qualche difetto agli occhiali. Vedo appannato, forse.
Sarà quello, che non mi fa vedere le cose belle che sicuramente accadono ("capitano a tutti, capitano!"?
una cosa carina è successa, sì, vogliamo considerarla, sì, certo, ma se la penso...mi ha solo sfiorato.
L'ho vissuta da sola, perchè mancava chi avrei voluto al fianco.
L'ho vissuta di striscio, indecisa fino all'ultimo se prendervi parte o no.
Ed è stato tutto effimero, come quell'insetto..che si chiama così se non sbaglio, proprio perchè non è che abbia una vita tanto lunga.
Ci sono state piccole e medie delusioni, quelle grande le ho messe da parte insieme alle loro gemelle, le grandi speranze.
A questo punto, avrei dovuto aspettare ancora, per rispettare la scommessa tra me e me stessa.
Ma dato che alla fine la scrittura è terapeutica, per me....questo conta, e a questo voglio pensare. Che conti. Che serva. Che sia.

E' tornato l'autunno.
Sono tornate tante cose.
Ci sono state nuove parole, in parte smentite dai fatti quando erano ancora teneri embrioni.
Inizio a tacere, a trattenere scampoli di informazioni, a rispondere vaga, per non dover ascoltare sospiri di compatimento.

Un fatto. Indegno di nota, ma piccolo e incis(iv)o. L'altro giorno, fila in banca.
Sfoglio distratta un giornale. Un giornale maschile.
Apro a caso.
Pagina intera, un uomo dai capelli bianchi corti, fisico asciutto, solleva in aria una ridente donna di 30-35 anni.
Titolo della pubblicità: hai 50 anni e ti senti un leone?
e poi non ricordo, ma credo vendessero integratori o qualcosa del genere.
Perchè lui se si sente un leone deve sollevare allegramente una di vent'anni più giovane?
Perchè non il contrario?
Perchè non possono essere coetanei?
Perchè perchè perchè?
Ho odiato quella pagina. Per un attimo.
Non mi interessa chi ha quanti anni e che animale si sente chi.
Ma l'immagine mi ha innervosita. Per un attimo.
poi ci ha pensato la bancaria più svogliata del mondo a farmi indirizzare altrove il livore.
Comunque sia, i giorni si affastellano gli uni sugli altri.

Costruisco mobiletti per la casa. Poi, incredula, li fotografo anche.
Perfeziono la mia abilità nello stirare senza ferro da stiro.
Tengo in più o meno ordine, gatto casinaro permettendo.
Ho vissuto momenti peggiori, questo è certo.