lunedì 28 agosto 2006

mare

Forse l'ultimo bagno della stagione (nonchè il terzo in totale).
Vento nuvole e spiaggia quasi nuda.
Ma l'acqua era bassa e piacevole...granchiolini avventurosi che zampettavano leggeri sulle mie caviglie.
Fine estate...
Chissà se l'uva dell'autunno sarà buona.

giovedì 24 agosto 2006

passerà anche questa stazione...

E se vai all'Hotel Supramonte e guardi il cielo
tu vedrai una donna in fiamme e un uomo solo
e una lettera vera di notte falsa di giorno
poi scuse accuse e scuse senza ritorno
e ora viaggi vivi ridi o sei perduta
col tuo ordine discreto dentro il cuore

ma dove dov'è il tuo amore, ma dove è finito il tuo amore.

Grazie al cielo ho una bocca per bere e non è facile
grazie a te ho una barca da scrivere ho un treno da perdere
e un invito all'Hotel Supramonte dove ho visto la neve
sul tuo corpo così dolce di fame così dolce di sete
passerà anche questa stazione senza far male
passerà questa pioggia sottile come passa il dolore

ma dove dov'è il tuo amore, ma dove è finito il tuo amore.

E ora siedo sul letto del bosco che ormai ha il tuo nome
ora il tempo è un signore distratto è un bambino che dorme
ma se ti svegli e hai ancora paura ridammi la mano
cosa importa se sono caduto se sono lontano
perché domani sarà un giorno lungo e senza parole
perché domani sarà un giorno incerto di nuvole e sole

ma dove dov'è il tuo cuore, ma dove è finito il tuo cuore.

Il problema è che a quanto pare importa...e ogni stazione...è dolorosa...ma ci sono voci come questa che sono balsamo sulle ferite. Passerà passerà...ma sì....e domani...

mercoledì 23 agosto 2006

psicosi delle 4.48

"Sono triste
Sento che il futuro è senza speranza e le cose non possono migliorare
Sono stufa e insoddisfatta di tutto
Sono un fallimento completo come persona
Sono colpevole, vengo punita
Vorrei uccidermi
Prima riuscivo a piangere ora sono oltre le lacrime
Ho perso interesse negli altri
Non riesco a prendere decisioni
Non riesco a mangiare
Non riesco a dormire
Non riesco a pensare
Non riesco a vincere il senso di solitudine, di paura, di disgusto
Sono grassa
Non riesco a scrivere
Mio fratello muore, il mio amante muore, sono io che li uccido Galoppo verso la morte
Ho terrore dei medicinali
Non riesco a fare l'amore
Non riesco a scopare
Non riesco a stare sola
Non riesco a stare con gli altri
Ho i fianchi troppo grandi
I miei genitali non mi piacciono
Alle 4 e 48 quando la disperazione mi fa visita mi impiccherò al suono del respiro del mio amante
Io non voglio morire
Mi sono depressa così tanto al pensiero della mia mortalità che ho deciso di suicidarmi
Io non voglio vivere
Sono gelosa del mio amante addormentato e desidero ardentemente quel suo stato di incoscienza indotto
Quando si sveglia lui invidierà la mia notte insonne di pensieri e discorsi non impastati dai farmaci
Ho deciso di consegnarmi alla morte quest'anno
Alcuni diranno che questa è autocommiserazione
(sono fortunati a non sapere quanto è vera)
Altri capiranno solo la sofferenza
Sta diventando la mia normalità
......"

E così via, cara Sarah.
oggi mi sento particolarmente in sintonia con te.
Altre volte preferisco tirare sassate al gabbiano che mi diceva che il corpo non è altro che un grumo di pensiero, perchè o mi prende in giro o io proprio i grumi non li so sciogliere perchè il pensiero è ancora peggio. Manca l'aria, o ce n'è troppa.
E' possibile sentirsi costretti e contemporaneamente desiderare delle mura, dei confini?
C'è qualcosa di sbagliato, qualcosa manca e qualcosa è di troppo.
Se si potesse veramente sciogliere il grumo.
C'era quella storia...quella del principe a cui la strega aveva fatto un nodo nel cuore...e lui non ricordava più il nome dell'amata, o il proprio...ricordi di bambina...e qualcuno...forse di nuovo l'amata, la principessa buona, toccandogli il petto scioglieva il nodo ghiacciato. Questa immagine mi è rimasta, il tocco che scioglie i nodi, che libera e aiuta.
Io non sono capace. Le 4.48 per me di solito arrivano, non so perchè, alle 2.30. Quasi un appuntamento galante col buio.
sono stanca.

venerdì 11 agosto 2006

alone you breathe

You were never one for waiting
Still I always thought you'd wait for me
And have you from your dreams awakened
And from where you are what do you see

Which of us is now in exile
Which in need of amnesty
Are you now but an illusion
In my mind alone you breathe

You believed in things that I will never know
You were out there drowning but it never showed
Till inside a rainswept night you just let go
....


Ogni volta che la ascolto mi manchi e lo penso fortissimo e piango e magari sono in macchina e lo so che è pericoloso...

Tomorrow and after
You tell me what am I to do...
Gotta get back
Gotta get back
Gotta get back
What am I to do

Mi manchi tantissimo.
E sono passati già o solo 4 anni. E non mi hai neanche visto laureata. Ci penso tanto sai... E avrei voluto...ti avrei messo in testa l'alloro.. Però c'ero, prima, ti ricordi vero che c'ero? Fino all'ultimo. Sempre. E ho anche chiamato la banda, dopo, la sentivi l'ho fatto...
E arrivavo di corsa appena chiamavi, o chiamavano i vicini...si sentono delle urla...forse è caduta..venga qualcuno...
Lo sai vero? e adesso io cosa devo fare???? mi manchi...
Mi hai sempre minacciato con gli occhi che ti ridevano..e poi verrò..verrò a tirarti per i piedi, di notte...cazzo...vieni per favore...ti giuro che non mi spavento, o se mi spavento poi mi passa ma tu vieni che mi manchi.
ti prego dai una sera una mattina una notte quando vuoi.
ieri ho visto una stella cadente...esaudisci il desiderio dai ...dai...per favore....mi manchi...tanto.

domenica 6 agosto 2006

by this river

Here we are stuck by this river
You and I underneath a sky
That's ever falling down down down
Ever falling down

Through the day as if on an ocean
Waiting here always failing to remember
Why we came came came
I wonder why we came

You talk to me as if from a distance
And I reply with impressions chosen
From another time time time
From another time.

Il problema è questo vetro tra noi, questa barriera trasparente e sottile che se la ride dei miei..tuoi..tentativi di andare oltre.
Non so tu...ma io sono piena di graffi e schegge...e se non valesse più la pena leccarsi le ferite?

mercoledì 2 agosto 2006

P.R. (per ricordo)

Per Ricordo

...Ho vissuto il terrorismo, stragi rosse e stragi nere,
aeroplani esplosi in volo e le bombe sopra i treni.
Ho visto gladiatori sorridere in diretta,
i pestaggi dei nazisti della nuova destra.
Ho visto bombe di stato scoppiare nelle piazze
e anarchici distratti cadere giù dalle finestre...
MCR



2 AGOSTO 1980

Ricordare ricordare ricordare. sempre.




Se qui c'è la metà del mio cuore, dottore,
l'altra metà sta in Cina
nella lunga marcia verso il Fiume Giallo.
E poi ogni mattina, dottore,
ogni mattina all'alba
il mio cuore lo fucilano in Grecia.
E poi, quando i prigionieri cadono nel sonno
quando gli ultimi passi si allontanano
dall'infermeria
il mio cuore se ne va, dottore,
se ne va in una vecchia casa di legno, a Istanbul.
E poi sono dieci anni, dottore,
che non ho niente in mano da offrire al mio popolo
niente altro che una mela
una mela rossa, il mio cuore.

E' per tutto questo, dottore,
e non per l'arteriosclérosi, per la nicotina, per la prigione,
che ho quest'angina pectoris.
Guardo la notte attraverso le sbarre
e malgrado tutti questi muri
che mi pesano sul petto
il mio cuore batte con la stella più lontana.

N. HIkMET