sabato 25 agosto 2012

In attesa dell'autunno

Era più di due anni fa. Ma va benissimo anche ora.
E' tutto diverso, ora. Eppure, è come se certe cose fossero uguali.
Sono tornate, con una faccia diversa, ma la sensazione è la stessa.
Io sono diversa però.
E' tutto diverso.
E quindi, farò del mio meglio per arrivare a conclusioni diverse anch'esse.


Per il resto. Che dire.
Cito ancora una volta la Winterson. Che in questo brano tocca il punto più alto della sua non eccelsa scrittura.
"Non piove da tre mesi. Gli alberi scavano sonde sottoterra, inviano radici di riserva nel suolo arido, radici che aprono come fossero rasoi ogni vena gonfia d'acqua.
I grappoli si sono appassiti sulle viti. Ciò che dovrebbe essere turgido e sodo, resistente al tatto per aprirsi in bocca, è spugnoso e piagato. Quest'anno non avrò il piacere di rigirare gli acini bluastri fra indice e pollice e di impregnarmi di muschio il palmo della mano. Perfino le vespe sdegnano quelle esili gocce marroni. Perfino le vespe, quest'anno. Non è stato sempre così."


Dicono che nei prossimi giorni pioverà.
L'estate è stata arida, da molti punti di vista.
Ma dicono che presto pioverà.

Speriamo in questo autunno piovoso.
Niente, come la pioggia, sarà di buon auspicio.