martedì 29 novembre 2011

nervoso e fastidio

Devo avere qualcosa di storto davvero. E ben evidente, la stortura.
Tipo una cicatrice infiammata che ti deturpa la faccia, che tutti tranne te vedono bene.
Altrimenti non si spiega che dopo tentativi e tentativi di gentilezze, finisce ancora che devo sapere per ultima, e per caso, certe cose.
C'era quella fiaba terribile, della fiammiferaia che schiacciava il naso contro la finestra e vedeva dentro l'allegra famigliola. mentre lei se ne stava fuori.
A questo giro io non schiaccio il naso, solo che buttando l'occhio vedo che quella che doveva essere una cosa, diventa un'altra.
Che tutte le persone che normalmente ne sono escluse, che normalmente non ne fanno parte, ci saranno.
Parteciperanno tutte.
La cosa divertente è che non mi hanno coinvolta proprio quelle persone che a tutti appaiono così "sociali", così "adeguate (socialmente)", persone così stupendamente abili nell'intessere banali cortesie.
Delle due l'una. O io sono veramente la versione femminina del mostro di Frankenstein, o qualcuno qui non è poi così gentile.

giovedì 17 novembre 2011

nemmeno io voglio essere come me

Mi preoccupa, questa cosa del lavoro.
Mi preoccupa tanto che non riesco nemmeno a parlarne.
Se non in parte, in maniera incompleta e mutila.
Mi sembra di essere continuamente sommersa da una marea violenta e non beneodorante.
A questo punto, mi domando cosa fare, per sentirmi almeno un po' meglio.