sabato 29 settembre 2007

Di solito non amo l'oroscopo.

Ma questa volta, come mi piace.

Sembra che abbiate rubato i violini a Salvatore Accarcdo e l'Uccello di fuoco ex Saint Exupèery, ma non andate a suonarli per qualche centesimo in metropolitana.
E nemmeno sotto la finestra di chi, sinceramente, non vi merita.
I violini, riucite a tenerveli per voi.
il mondo non vi fa più quella paura che appena vi si presentava davanti cercavate di regalargli il meglio.
ora invece è proprio il mondo a cercarvi.

L'ultima riga è sbagliata, ma non si può chiedere troppo a un oroscopo.
Vorrei tanto che fosse vero che il mondo non fa più paura...vorrei tanto. Speriamo che abbia ragione.

grazie a Radio2, Soko

Questa canzoncina mi piace troppo.
Mi piace la sua faccia, il suo tono, la sua vocina.
Mi piace e mi ritrovo a canticchiarla.
Mi ci sento vicina..come quando odi un sacco qualcosa ma in fondo sei solo una vocina e dici dici e poi.
(minuti 2.13 -3.05)
http://it.youtube.com/watch?v=25AsfkriHQc

venerdì 28 settembre 2007

dissenso


In quel posto schifoso infestato di cattolicesimo ( e ripeto, cattolicesimo, non di cristianesimo nè di una qualsivoglia carità cristiana o laica che sia) la mia protesta oggi era piccola e color finto oro.
Il mio personalissimo dissenso.

morire

Allora vi voglio confermare il fatto che nella vita ogni persona diventa prima o poi un personaggio che si rimuove da solo. Si rimuore da solo. Si muore da soli. Nonostante tanti amici.

A.G. Pinketts

Tu che me lo dicevi come una minaccia e un (mal)augurio "morirai da sola...sola...sola.."
Eppure la conosci la canzone..."quando di muore si muore soli".
Leggere quella frase nel libro mi ha fatto pensare a te.
Io non ho tanti amici, lo sai. Lo so.
E sicuramente morirò da sola. Ma credi che sia un evento così raro?
E soprattutto...sappilo...sto imparando anche a vivere, sola. Sono testarda come un'ortica, dovresti saperlo.

giovedì 27 settembre 2007

vertebre e carezze

Roxanne lo sa, che la mia unica fede, la mia unica F è Bion.
eppure mi rispetta.
E in qualche modo (mio) io rispetto lei, o almeno provo a non essere come mio solito un elefante in queste cose, cerco di trattare con delicatezza qualcosa che mi sembra tanto strano e delicato come la fede altrui.
Per motivi tanto diversi oggi due volte ricordo Fabrizio, e la sua voce che è così irripetibile.
Questa sera è "il sogno di Maria" a farmi pensare.

Scendemmo là, dove il giorno si perde
a cercarsi da solo nascosto tra il verde,
e lui parlò come quando si prega,
ed alla fine d'ogni preghiera
contava una vertebra della mia schiena.

Non so perchè, ma mi sembra una cosa dolcissima.
Il tipo di carezza che vorrei sentire io.
anche se non so pregare.
Magari sono blasfema, Roxanne, ma so che tu mi perdonerai.
Ma l'amore..può essere blasfemo? non so, ma a me parla d'amore questa canzone.
E ti mando un abbraccio sulle sue note. (perchè se vogliamo essere precisi precisi, l'amore ha forme non esattamente erotiche, no?)

giornate preziose

Dev'essere un segno internazionale di resa, alzare le mani.
Non porto armi, e se anche le portassi, a mani alzate non potrei raggiungerle.
Non ho intenzione di fare nessun gesto. Davvero.
Resa incondizionata. Sarei disposta anche a tenerle legate dietro la schiena, per dimostrare che possono non chiedere nulla.
Il bello è che non so mai cosa è giusto. Almeno finchè non è troppo tardi per cambiare scelta.
Va bene, alea iacta est e via andare.
Ci sono tante cose da fare, da pensare, in questi giorni.
Bisognerebbe in qualche modo riprendere un ritmo, ritrovare un equilibrio perso non si sa bene in quale meandro oscuro di vita.
Ridere, sempre e soprattutto di se stessi, prima che lo faccia la vita.
Dov'è lo scopo di tutto? Una vita intera, spesa in una direzione, che fino ad adesso...non si rivela altro che una fata morgana, e quando tocchi con la mano non c'è nulla, se non il solito lavorare lavorare lavorare ciecamente come un mulo attaccato a una ruota.
"e pensare che hai studiato tanto...e pensare che eri così bella da piccola". sì.oh...sì.
Fa sempre piacere che me lo si ricordi.

Pero el cielo, aún tan negro,
es nuestro cielo, es nuestro,
y tengo un ambicioso plan, consiste en sobrevivir.

N. Vegas

mercoledì 26 settembre 2007

io

Io ...ho provato. Non si può negare.
Ho sbagliato, forse.
Mi si dice, mi si dirà sempre, credo, che non ci so proprio fare, che non ho modo.
Io...
Io sono io.
Non è che posso fare diversamente, anche se vorrei, a volte.
Perchè non posso essere...non so come..perchè non posso essere semplicemente "adeguata"?
E' tutto troppo complicato, per la mia mente di ragnatela.
tesso fili da un punto all'altro, allungo e allungo il filo alla ricerca di....sperando di sentire qualcosa, un segno, un indizio.
E intanto mi domando e mi chiedo.
E non trovo in me stessa nessuna risposta degna. Se non la solita voce che ripete "non vali non vali non vali. La pena, la pena, la pena" come un eco ridanciano.

tempesta morbida.

Continuo a sentirmi come dentro una piccola tempesta.
Non una di quelle violente di lampi e scrosci, ma come se fossi dentro una tazza di latte tiepido agitata da un cucchiaino invisibile.
Oggi si lavora tanto. sette ore prima, ale 2 o 3 adesso.
già. Per anestetizzare tutto il resto, sperando che prima o poi anche da tutto questo letame, davvero nasca un fiore.

lunedì 24 settembre 2007

b.b.b.

che voglia di passare l'intera settimana rintanata sotto le coperte, con libri e mele e cioccolata.
una specie di
Bastian Balthasar Bux o Bastiano Baldassarre Bucci come volete.
Niente sembra voler andare per il verso giusto.
Sono stanca.
Si vede, dicono.
Persino a scuola "mi scusi, prof. Ha l'aria triste. O stanca. "
grazie cucciolo.

.... Chi mi ha fatto le carte, mi ha chiamato vincente
ma uno zingaro è un trucco
e il futuro invadente fosse stato un pò più giovane
l'avrei distrutto con la fantasia, l'avrei stracciato con la fantasia..

sabato 22 settembre 2007

macchina blu, fermata d'autobus

Sono arrivata impreparata.
Convinta di tutt'altro, o meglio convinta che non avrei dovuto alzare nessuna barriera, perchè non ci sarebbe stato nulla da respingere.
Da cui scappare. da cui difendersi.
Mi sbagliavo. Come acqua che filtra dai muri, non una valanga, non un'onda anomala, un ruscelletto che piano piano si inserisce nel tuo paesaggio, e ti fa pensare che vuoi fermarti ancora ad ascoltare la voce dell'acqua.
Felice come una bambina, che ci fosse ancora un po' di tempo. Che fosse solo mio , quel tempo.
Ma l'acqua scorre, non si fermerà per me lo so. Eppure è (stato) bello, sentire di nuovo quella sensazione, quel desiderio che tutto rimanga così,che magari passi un altro autobus a rischiare di investirmi per replicare. Leggero tra le scapole. come in libreria, pochi secondi.
Non ci dovrei nemmeno pensare. Ma non è stata colpa mia. Non mi aspettavo tanto. non ero preparata. E ora...

giovedì 20 settembre 2007

Casoria Blues

Non costa nulla promettere il tempo. Promettere su quanto non sappiamo, alla fine, possa durare il nostro tempo sulla terra e tra gli altri.

P. Colavero “Casoria Blues”

mercoledì 19 settembre 2007

raccontare

manca qualcuno con cui condividere queste giornate.
Questi tanti troppi dubbi.
Queste decisioni di cui mi chiedo la sensatezza, ma che in fondo so di poter cambiare, con qualche conseguenza non eccessiva forse...ma manca qualcuno con cui condividere questo.
non mi interessa se è strano, se è poco maturo, se è questo o se è quello.
Sono cresciuta così, forma (de)mentis plasmata così.
Era bello quando potevo, e l'unica persona che mi viene in mente è sempre quella, ormai un leit motiv noioso per chiunque tranne che per me.
ma è così.
A me stessa posso dirlo, senza paura di giudizi.
E intanto la signora vince la palma d'oro di crudeltà creativa, sicuramente. Sono sicura che c'è chi sarebbe invidioso, di tale abilità.
Quello che nessuna di voi due sa, è quanto io sia stata allenata in passato.
ora resta "solo" da capire per quanto tempo reggerò, e quali sacrifici esigeranno da me gli eterni.
Mi stringo il gomito con la mano, mi sostengo da sola.
Sto imparando a non chiedere più. Se un giorno tornerà l'offerta, sarà bello, ri-raccontarsi.

domenica 16 settembre 2007

ricordanze e domande stupide

Mi vieni in mente adesso perchè ho combinato un casino col cellulare, e ho rischiato di chiamarti.
Quella sera eri "leggero", non ti ricordi di sicuro, ma mentre sento la canzone mi ricordo di te in mezzo alla discoteca che ti avvicini, torreggiando su di me col tuo corpaccione abituato ai flash.
Mi afferri la mano e canticchi a mezza voce.
"...Im learning all about my life, by looking through her eyes... hai dei bellissimi occhi...ma sembri fuori posto qui. ti ho vista e ho pensato a una canzone..."
"la conosco, sono i Dream theater..."
Che serata improbabile. Però è nata una strana amicizia, o qualcosa del genere.
Mi è sempre piaciuto che mi dicessi che avevo begli occhi da leggere.
Adesso leggeresti un vortice, e non credo impareresti molto, se non che sono una stupida
Faccio domande che non dovrei. Non bisognerebbe mai chiedere, si rischia di ottenere risposte.
Il cuore mi batte fortissimo, e vorrei quasi non aver parlato.
La memoria in questo caso non aiuta, per niente.
Anche perchè la grandissima zoccola ovviamente ora porta alla luce solo tutto quanto di bello non ho più. tutto quanto di bello forse ora ha qualcun altro, a cui auguro...che imploro, anzi, di trattare come merita, di amare apprezzare curare.
Quello che ho avuto io e che non volevo, prego se ne sia venuto via con me e non tocchi più a nessuno.
Sul serio.

domenica

Domenica, maledetta domenica. Domestica degli altri sei giorni, dei cui residui di vita e bagordi deve fare pulizia.
A.G. Pinketts

Molto vero e triste.
Dopo la sudata leggera per mezz'ora di camminata libresca, si torna al vuoto triste in attesa dell'altrettanto triste quanto più faticoso lunedì.
La patina di malinconia non se ne va, neanche sfregandomi forte con il bagnoschiuma al cioccolato.

venerdì 14 settembre 2007

bene

24esima.
totali 843
disponibili 278.

Mi rilasso con questa.
http://it.youtube.com/watch?v=6T4EIlXFNas
...
I'm still there everywhere
I'm the dust in the wind
I'm the star in the northern sky
I never stayed anywhere
I'm the wind in the trees
Would you wait for me forever?

...

anche se nessuno mi aspetta. I'm still there...

giovedì 13 settembre 2007

Neruda...

T’amo come si amano certe cose oscure,
segretamente,entro l’ombra e l’anima.
T’amo come la pianta che non fiorisce e reca
dentro di sè, nascosta, la luce di quei fiori;
T’amo senza sapere come, nè da quando nè da dove,
t’amo direttamente senza problemi nè orgoglio:
così ti amo perchè non so amare altrimenti
che così, in questo modo in cui non sono e non sei,
così vicino che la tua mano sul mio petto è mia,
così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno.

Ho sempre amato Pablo e le sue parole d'amore.
Da molto tempo non ho nessuno a cui dedicarle, non sento di poterle dedicare. Tornerà quel tempo?
Non riesco a credere di sì. ma le parole restano belle. Se non le userò io sicuramente saranno di ispirazione a qualcun altro.
Per me lo furono. Io che non ho mai saputo amare altrimenti che così. O forse ...non ho mai saputo amare altrimenti che in modo sbagliato.

lunedì 10 settembre 2007

ricorrenza e mancanza

"tu hai paura di rimanere da sola".
Molto giusta come analisi per quanto la parola adatta sarebbe PER-manere, non ri-manere.
non ho paura di esserlo di nuovo, ho paura di...continuare ad esserlo, ad libitum.
Non è questione di contenuto mi si dice, ma di ricorrenza del pensiero.
Già...pensiero che ri-corre, corre e per-corre la mia mente a intervalli irregolari.
negli ultimi anni si è acuita quella terribile sensazione di vuoto intorno.
Quando abitavo più lontano, e la mia unica fonte di sostegno poteva essere quella persona...mi dicevo..."beh è normale dai, dopotutto qui non hai nessuno, la tua famiglia non c'è, gli amici nemmeno, non c'è nessuno, è normale dai."
Ora, a voler essere superficiali, i due membri che formano la mia famiglia non vivono tanto distanti, e i miei pochi amici diciamo neppure (non è vero, un paio di persone che vorrei vicine abitano distanti eccome).
Eppure eppure eppure.
non è questione di kilometri.
Sono 3 anni, sono quasi tre anni che è crollato quell'ultimo baluardo.
Prima pensavo che in fondo, in qualche modo, se avessi avuto necessità di essere me stessa senza filtro, con qualcuno, di esprimere tutto quello che sono senza paura di essere fraintesa e giudicata....pensavo che sarei potuta andare da lei.
ora non è possibile, e dirlo magari suona strano, ma non è possibile, non ci sente da quell'orecchio e i miei numerosi sbagli provano quanto sia dannoso per me anche solo fare un goffo tentativo.
E' di questo che ho bisogno, di questo sento la mancanza.
non è la ricorrenza, è il contenuto in realtà.
O forse entrambi, lo stesso contenuto che ricorre.
Non c'è nessuno. Basta fare una breve conta: in famiglia, nessuno. Per ovvi e validissimi motivi non si può contare su.
Amici, per altri validi motivi (non ultimo il mio carattere), pochi e impegnati a barcamenare le loro vite (quasi tutte in procinto di "salti" non indifferenti, convivenze figli assunzioni strane e così via), per cui privi di tempo/energie per ricevere qualcosa di diverso da un sorriso, da me.
Non c'è nessuno con cui possa essere me stessa davvero, con cui possa lasciarmi andare sapendo che per una volta sarò io ad essere contenuta. Piangere, ridere, abbracciare, parlare.
c'è sempre qualcosa che infastidisce, che viene frainteso, che spaventa.
Bisogna stare attenta, non mostrare troppo, non far vedere le crepe, non dimostrarsi meno stabile di una colonna dorica se no sei una delusione.
Tutto deve essere sfumato, la mia indole di istinti e manifestazioni spontanee deve frenarsi sempre, perchè tutto è eccessivo.
Ogni volta che trapela un po' di più, non va bene. Genera fuga.
Si tratti di una lacrima o di un'affermazione di affetto.
Si tratti di un momento di entusiasmo o di sconforto.
Sono stanca di questo. forse non sono forte, tutto qui.
Magari c'è gente brava e così autonoma da farcela sempre senza mai doversi appoggiare, ma io non sono così. Evidentemente sono meno di quanto dovrei. Non lo so.
So solo che non ne posso più, e che si fa sempre più pressante, questa sensazione dolorosa. Ed è sempre più difficile spiegarla, trovare le parole giuste. Mi manca avere ancora qualcuno che mi voglia bene pur conoscendomi davvero. Qualcuno che non si ritragga appena le cose escono dal suo schema.
Forse nessuno può amarti in un modo del genere, tranne...o forse la penso così perchè quell'amore mi manca da morire, perchè è un pezzo grande che manca e che manca sempre di più man mano che si sclerotizza questa situazione che pare sempre più irreversibile.
E' una cosa stupida, probabilmente, o solo da deboli, non lo so, e tanto comunque sia...è. E' quella sensazione notturna di quando sto male e penso che l'unico numero che si può fare è quello del pronto soccorso. esempio semplice ed efficace. Provare per credere.


"Mi manca Lenore, qualche volta. mi manca chiunque. ricordo quando ero giovane e avvertivo una sensazione e la identificavo come nostalgia di casa, e poi pensavo che era proprio strano, visto che a casa ci vivevo. Che diavolo di conclusione trarre da tutto questo?"