giovedì 31 gennaio 2008

procedura

Il primo pensiero è ancora sfasato, è ancora mamma, mamma!!! come quando di notte gli artigli dei mostri sfregavano sulle coperte tiravano i capelli incendiavano i sogni e allora era un grido e poi cucciolo non è niente, mamma mamma...dai una canzone..dai....fischia il vento infuria la bufera e alla seconda strofa era già sonno pesante e sudato fino alla luce del mattino.
Il primo pensiero è ancora mamma!...mamma aiutami pensaci tu portami via rinfrescami la fronte con le mani e poi vieni, salvami, proteggimi. Che io non sono capace sono piccola sono stanca ho paura e lì è buio e non so fare mamma non so fare non ho la forza non so dove andare HO PAURA.
Bisogna concentrarsi su ogni segmento: un piede davanti all'altro non calpestare le linee che porta male e tieni la testa alta che sembri gobba e un piede davanti all'altro non fischiare che non è il posto adatto concentrarsi sui passi forza avanti avanti avanti è sempre uguale... quando cerchi qualcuno non ci sono porte a cui bussare per dire e adesso adesso dove cazzo sono mi sono persa sto cercando x ho perso y devo parlare con z.
Bisogna concentrarsi sul presente.
Drin. Signora chiamo dall'ospedale è per suo marito ma io non sono sposata ma come il signor ah no è mio padre mi dica mi scusi sa non importa dica ma magari sua madre la moglie no dica prego allora dicevo. Click
E' importante non cercare di risolvere tutti i problemi contemporaneamente.
Prima di tutto, la facciata. E' inutile preparare una messa in scena perfetta se poi si recita di merda, la faccia prima di tutto perchè la faccia Ramon, se vuoi colpire qualcuno con le tue parole devi usare la faccia, la faccia giusta che dica sì tutto bene tutto a posto faccio io mentre pensi no ho paura e se non riesco.
Il testimone me l'hai incollato in mano tanto tempo fa, non so se e quando potrò a mia volta passarlo, ma sto imparando le acrobazie, uso le mani come se non avessi nulla ad impicciarle e quasi non si accorgono che una è stretta a pugno sul bastoncino.
Questa è la seconda cosa da fare. Dopo la facciata, il resto della scenografia.
Quando servivo ai tavoli i piatti erano bollenti, stavano sui forni per ore e nel tragitto cucina scalone sala tavolo fiorivano vesciche sulle mani ogni volta.
L'importante è non farlo vedere al cliente, l'importante è il gesto armonioso sicuro il sorriso ritira il braccio spostati e non mostrare i segni sulle mani.
Altrimenti non farlo. Se non sai farlo senza che si veda, non farlo.
Il primo pensiero è ancora mamma cazzo e adesso ma quasi autonomo il cervello seleziona e dirige, la facciata si costruisce e divento quasi brava a danzarti intorno come se non avessi paura di nulla quando invece tremo come una foglia.
In nome di cosa. In nome di chi. Perchè. Pensieri come mosche fastidiose. Scacciati come mosche fastidiose, appena nati, abortiti senza pietà prima che scaccino tutto il resto come cuculi e mi venga voglia di accasciarmi sferragliando come un pupo a cui abbiano tagliato i fili.
Non viene ancora naturale del tutto,manca l'eleganza del gesto che affascina il pubblico, ma i miei trucchi da baraccone funzionano bene perchè siore e siori è facile farvi credere alla magia quando non volete altro che pensare che è solo magia che è facile e non costa nulla e poi se sorridi significa che va tutto bene e quella non è una lacrima è rugiada e questo non è sudore è acqua piovana.
C'è da dire però, che il nastro di Moebius si rigira su se stesso e a me va bene così e anzi perfeziono ogni giorno i trucchi e le magherie perchè tu possa crederci senza sforzo.
E' il mio modo di volerti bene. Cerco sempre di camminare appena davanti a te, per togliere i sassi dalla strada senza che tu te ne accorga. E' il mio modo di ringraziarti di tante cose.
Anche quando il primo pensiero è sempre e ancora mamma mamma manda via i mostri da dentro il mio armadio.

martedì 29 gennaio 2008

Meraviglioso Cirri

"...ci sono ancora psicologi adleriani in Italia?
Ne avevo conosciuto uno una volta..ma era molto vecchio..."

Massimo Cirri, Caterpillar (radio 2) 29/01/08, oere 18.52 circa

Cirri..io ti amo.
Cazzo, quanto ti amo. Non fosse che sei sposato, ti farei la corte.
Ne esistono ancora. ti rendi conto?

lunedì 28 gennaio 2008

è molto strano.



magari stai scribacchiando l'ennesimo foglietto promemoria senza pensar a niente in particolare....
....
....
....
all'improvviso ti viene in mente un perduto....un perduto cosa?
non lo so. Non si può dire amore. Certe parole non vanno inflazionate, e tu non sei qualcuno da chiamare amore.
Come diceva Lou" when you ask for someone's heart, you must know that you're smart, smart enough to care for it..." e tu certo non ti sei chiesto, non ci hai "pensato su".
E non ti meriti di certo che all'improvviso. Eppure accade.
Capriola.
E oltretutto ho la sensazione orrenda che.
E se è davvero così, se anche stavolta vedo giusto, mi farò un punto d'onore del farti sentire tutto il peso della tua meschinità.
Ma intanto mi sei venuto in mente.
Capriola.

domenica 27 gennaio 2008

quell'ombrello, per favore.

"Anche l'ombrello parve accogliere con grazia il proprio destino. Sapeva che il proprio posto era sul sedile di un jet personale o appeso al braccio di un uomo con il frigobar in macchina, ma come tutte le cose belle e nobili, accettò di seguire quell'uomo che stava per morire come se fosse stato un principe o un grande magnate dell'industria. Conosceva il proprio valore, ma avrebbe mentito al mondo dicendo che il suo possessore meritava di averlo per sè."

J. Carroll. Tu e un quarto

Qualcosa. Qualcuno. Così. Che in qualche modo, menzogna o verità, mi faccia sentire che io merito qualcosa di bello.

giovedì 24 gennaio 2008

o tempora o mores

Al grido di "pezzo di merda", il senatore campano Tommaso Barbato, capogruppo dell´Udeur a palazzo Madama, è corso in aula mentre dal video fuori dall´aula stava ascoltando la dichiarazione di voto di Nuccio Cusumano.

Al termine del suo discorso nell´aula del Senato il senatore dell´Udeur Nuccio Cusumano si è sentito male. Il malore è arrivato dopo che il capogruppo del Campanile Barbato è entrato in Aula e andandogli incontro gli ha urlato in faccia "Pagliaccio, venduto" I commessi sono intervenuti per allontanare Barbato dall´Aula e Marini ha sospeso la seduta.

Roma, 24 gen - Il senatore dell'Udeur Nuccio Cusumano annuncia il voto di fiducia al governo Prodi e scoppia l'inferno. Tommaso Barbato gli si avventa contro, trattenuto dai commessi, gridando "venduto". In aula esplode la bolgia con insulti - "cesso", "troia" e "frocio" - indirizzati a Cusumano.

queste le notizie appena apparse riguardo alla seduta in senato di oggi.

al lavoro...

Professore, rivolto allo studente: "Dai M. tira fuori quella banana che se no diventa troppo dura!"
Studente, al professore: "Non riesco, mi scivola venga lei..."
Professore: " Ti aiuta la professoressa, io devo finire qui!!!"
Studente (agitatissimo) a me: "Prof prof aiuto, venga a tirarmi fuori la banana qua che mi diventa troppo dura e io non ce la faccio!!!!!"
Io, allo studente (mentre impiatto la banana con la salsa): "Sì, sì arrivo... ma se sta banana te la tieni così non la tirerai fuori mai!!! Devi girarla ...poi usi le clips...così"
Studente, rivolto all'infinito:"sì tirar su la banana senza romperla è pesa..."
...
Professore, a me (a voce relativamente bassa):"Pensa che siamo andati bene che nessuno si è messo a registrare l'audio, qua, se no altro che su internet ci mettevano.."

mercoledì 23 gennaio 2008

.forse negli ultimi tempi è stato fatto in modo inadeguato..


E a me...a me...viene da piangere.
Vent'anni che vedo sto film, ormai. Vent'anni che lo amo. E ogni anno, di più, mi viene da piangere.


...mi spinge solo ad essere migliore con più volontà...

martedì 22 gennaio 2008

è che stasera

sento più forte la mancanza.
Qualcuno parlava di una balaustrata di brezza...io la mia malinconia la appoggerò sul cuscino, vicino al gatto di peluche, nella mia fortezza di libri e lenzuola.
Ci sono tante cose acquattate nel buio, stanotte. Sarà una notte lunga.

lunedì 21 gennaio 2008

30L

"....è un piacere fare esami con persone come lei."
Ste cose sono le mie gioie. sì sì.
Sono fiera di me. Almeno per qualche ora di seguito.

domenica 20 gennaio 2008

mi piace questo oroscopo!!!

Mentre mi trovavo in macchina, dietro a un pickup ho letto un adesivo insolito. C'era scritto: "Surf in Colorado". Ma il Colorado è a più di mille chilometri dall'oceano. Al semaforo successivo mi sono avvicinato e sono riuscito a leggere la scritta in piccolo: "Con un kayak basta un fiume, non serve l'oceano per cavalcare le onde". Che messaggio perfetto per i miei lettori dei Gemelli, ho pensato. In effetti, in questo momento stai attraversando una fase in cui non hai bisogno di un oceano per fare surf. In realtà non hai bisogno neanche di un aereo per volare, di un'anima gemella per raggiungere l'estasi romantica né dei soldi per essere ricco. La forza della tua immaginazione e la tua intraprendenza sono al culmine.

Mi chiedo se sia vero. L'immaginazione è sempre attiva, quello sì. L'intraprendenza vediamo di tirarla fuori.
La salute per ora funziona e allora, in effetti, amore e soldi scivolano sullo sfondo.
Mi piace dare ragione a questo oroscopo. Mi piace proprio un sacco. Vedrò di confermarlo.

mercoledì 16 gennaio 2008

calore

Ho deciso che stasera...petto di tacchino con curry e limone.
Mi ha insegnato babbo, ad amare gli altri così.
Impastare il pane, passare una mattina a cuocere piano il ragù, sorvegliare la doratura dello sformato.
Scaldare il cuore altrui puntando su bocca e stomaco.
Sono troppe le sere in cui arrangio qualcosa alla luce del monitor.
E allora ho deciso che stasera. Il curry della Boqueria, il vino di babbo a sfumare la cipolla.

martedì 15 gennaio 2008

....ecco....



è solo che

nonostante il brodo bollente, la tisana caldissima prima e la camomilla rovente poi, continuo a sentire il freddo.
Oggi per un attimo i gradini del sottopassaggio si sono trasformati in altri gradini, in altra stazione. Ci ha pensato il muro mobile di folla, a riscuotermi e spingermi avanti. Facendo finta che tutto sia al suo posto.
Ma qualcosa è rimasto a ronzare come un disco inceppato.
Rien ne va plus...les jeux sont fait... rien ne va plus.
Che poi, più che altro, per quanto mi frughi in tasca, credo di avere esaurito le fiches. Per quanto ficchi le mani fino in fondo al soprabito. Per quanto imprechi.
E adesso con cosa dovrei giocare, eh? Me lo dici tu?

lunedì 14 gennaio 2008

Notre dame_La cavalcatura. pensando che.



Tu, sulla tua cavalcatura

Smisurata creatura
Sei la più bella fioritura
Di un'eretta natura

Tu monti e sei la montatura
E un vanto per la lussuria
Cos'hai nell'armatura,
Un cuore con l'impugnatura?

Perchè ti si addice tutto, questo inizio di brano. il resto direi di no, anche perchè io non sono per niente Fiordaliso.
Ma questi otto versi...questi otto versi...

domenica 13 gennaio 2008

in effetti.

Se c'è una provvidenza divina, ce n'è anche una malvagia, qualora conveniate che far l'amore con donne squilibrate con cui non siete sposati è una malvagità. A mio parere, se l'adulterio è male, anche il cibo lo è. Entrambi mi fanno sentire molto meglio, dopo.


"
Leggi "Hocus Pocus". Secondo me ti piacerà..."
In effetti è proprio così. Mi piace. Anche perchè la penso come V.

venerdì 11 gennaio 2008

e non imparo mai.

Non è questione di elasticità mentale.
E' che un ritardo di un'ora su un'uscita che ne totalizzarebbe due, di ore, mi sembra un po' eccessivo.
E a me viene voglia di fermarmi i capelli con le forcine, togliere gli orecchini, sfilare le scarpe e prepararmi per dormire, a sto punto.
Ci provo a non creare problemi e a non farti arrabbiare.
Ma non è facile, bisognerebbe non contraddirti mai, in pratica, e intuire sempre qual è la cosa esatta da dire.
Siamo tutti stanchi, ultimamente, lo so.
Stiamo tutti facendo sacrifici di vario genere e numero, so anche questo.
Nessuno di noi, nè tu, nè lui, nè lei, sta a posto, è sereno, so persino questo.
E sono certa che lo sai anche tu.
E' che a volte...secondo me lo perdi un po' di vista.
E pensi che tutto sia una mancanza nei tuoi confronti.
La mia stanchezza rovina la tua serata perfetta. Il tuo ritardo di un'ora però è giustificato.
Su questo non cambierai mai, vero?
Ho provato a richiamarti. mi dici "Lo so che tu non te la sei presa..me la sono presa io".
Provo a sdrammatizzare, magari ridi. Conoscendoti non ti passa sicuro prima di domani.
Non invidio il tuo moroso, in questi frangenti.
Mi dispiace però, che in tutti questi anni ancora non ho imparato a dirti certe cose senza farti arrabbiare.

la dura (sic!) realtà

Supermercato. Banco dei salumi.
Io: "..un etto di speck..quello in offerta..ma...è un po' stagionato?"
Commesso: "ehhhh...stagionato....ti piace duro eh?"
(la vecchia in fila di fianco a me ridacchia)
Io: "..stagionato...grazie".
Commesso: "non preoccuparti te lo dò io...". Ammicca. Ammicca?!?! Avrò visto male? No.
Ammicca proprio. A me o alla vecchia? Non è dato sapere.
(La vegliarda sghignazza)
Affetta, pesa, impacchetta.
mi allunga l'involto : "Ecco qua..bello duro per te"
(la vecchia chiede a sua volta lo speck)
Mentre mi allontano mi guardo in giro, mentre si affievolisce la speranza di essere finita in una candid camera.

giovedì 10 gennaio 2008

Domani, nella battaglia.

GHOST OF CLARENCE (To KING RICHARD III)
Let me sit heavy on thy soul tomorrow!
I, that was wash'd to death with fulsome wine,
Poor Clarence, by thy guile betrayed to death!
Tomorrow in the battle think on me,
And fall thy edgeless sword: despair, and die!
(...)

GHOST OF GREY (To KING RICHARD III)
Think upon Grey, and let thy soul despair!

GHOST OF VAUGHAN (To KING RICHARD III)
Think upon Vaughan, and, with guilty fear,
Let fall thy lance: despair, and die!

(...)
GHOST OF HASTINGS (To KING RICHARD III)
Bloody and guilty, guiltily awake,
And in a bloody battle end thy days!
Think on Lord Hastings: despair, and die!

(...)
GHOST OF BUCKINGHAM (To KING RICHARD III)
The last was I that helped thee to the crown;
The last was I that felt thy tyranny:
O, in the battle think on Buckingham,
And die in terror of thy guiltiness!
Dream on, dream on, of bloody deeds and death:
Fainting, despair; despairing, yield thy breath!

mercoledì 9 gennaio 2008

...so esser dolce.

martedì 8 gennaio 2008

tre volte

in un'ora, rischiare di schiantarsi in macchina.
mi sembra un po' troppo, pur considerando la mia confidenza con Thanatos.
E' troppo comunque.
Oggi devo sistemare casa.
Avrò mille opportunità di prendere la scossa con le mani bagnate, di pugnalarmi mentre lavo le posate, e di impiccarmi con un asciugamano mentre sistemo il bagno, se continuo così.

lunedì 7 gennaio 2008

si riparte

- buon anno prof!!!
- buon ann...oh grazie!!!-
da te, mio caro A., non mi aspettavo certo un bacio.
Sono sicura che sia un ottimo presagio, davvero.
Grazie.

domenica 6 gennaio 2008

Mandami a dire.

Dolce tesoro mio come stai? anche oggi ti ho cercata al telefono e tu non c'eri, ma lì, nella tua lontananza ti trattano bene? mi raccomando, se solo ti sfiorano un capello tu mandami a dire, che con la rabbia del corpo mi mangio le strade e ti raggiungo, e dopo voglio proprio vedere.
La mia parte egoista vorrebbe anche sapere se sei infelice come me, perchè vedessi come sono stanco di camminare da solo dentro la tristezza....


...ancora una cosa volevo chiederti: come mai le lettere che ti scrivo finiscono tutte per tornarmi indietro? non sarà mica che hai cambiato casa o città? se sì, mandami a dire, così non mi scrivo più da solo.


P. Roveredo.

Non aggiungo altro. Ma se puoi, se vuoi, mandami a dire. Ti prego.

toccata e fuga.

ore 16. Ieri. telefonata.
-...vieni a pranzo da noi domani?
- ok mamma.
- ciao
- ciao.

ore 12.15. Oggi.Casa di mia madre.
Campanello. Porta che si apre.
-...cosa fai qui?
- non mi aspettavi a pranzo??
- no veramente noi abbiamo già mangiato.
- alle 12.15?!?!?!
- sì. non pensavo che poi venissi. se vuoi mettiti su un po' di acqua e mangia. io mi stendo un po'.
- va beh allora vado a casa mia.
- come vuoi...ciao
- ciao


Che nervoso che mi viene in queste liete occasioni familiari.
La visita domenicale più veloce della luce.
Bon appetit.

oh yeah

-..."pu"?
-eh? "tu"?
-io? tu dici pu
- io dico?! cosa? non sento
- TUUU ...cosa vuol dire PUUUU
- che cazzo dici Bubiiii...allungati che non si sente
- aspetta, no...no così cadoooaaah
- ma che cazzooooddioooo....

Bollettino di guerra:
un tavolino rovesciato.
una pozzanghera di birra.
due sgabelli a gambe all'aria.
due ragazze che stanno soffocando a forza di ridere e non riescono a coordinare i movimenti per rialzarsi.
tre persone che si sganasciano fingendo di non conoscere le due ragazze.
una piccola folla che si sganascia E non le conosce davvero.
una immane figura di merda nel locale più fitto del centro.
un male cane a due sederi, a un polso e a una schiena.
la proposta unanime di organizzare un esproprio proletario di apparecchi acustici nel negozio Amplifon più vicino.

sabato 5 gennaio 2008

innocentesenzacuore

Ci sto provando, a modo mio.
Ci sto provando. Parlo poco di te. E sempre bene. Taccio su tante cose, con tutti tranne che con me.
Chissà se lo sai, quanto è grande la ferita che hai aperto. Di quelle con gli orli disordinati, di quelle tutte slabbrate.
E ogni tanto mi passi accanto come ballando, e distrattamente dai uno strattone alla mia sutura. E malamente lei si riapre.
E io sento di nuovo il bruciore.
Perchè non so cicatrizzare via qualsiasi ricordo di te?
Perchè di te mi sono fidata ecco perchè.
Cazzo. Ho imparato a fiutare il marcio. Ho imparato a leggere nei gesti sbagliati l'intenzione di nuocere.
Tu sei inodore. Sei fluido come un ballerino di tango.
Le persone che si divertono a farti soffrire, o quelle che possono sbranarti per il solo gusto del sangue, non sono le peggiori.
Tu non lo faresti mai, sono sicura.
Non vuoi nuocere.
Tu..io ti vedo che se trovi per strada un uccellino ferito te lo porti a casa per curarlo, e che cedi il posto agli anziani sull'autobus e che ricicli la carta e che non compri le cose delle multinazionali.
Sono sicura che se mi aprissi all'improvviso la camicia davanti a te per mostrarti la ferita sempre gocciolante, mi diresti che è terribile. Mi diresti disinfettati, mi diresti ti fa molto male?
E sgraneresti gli occhi increduli. Sono stato io come ho potuto io che non lo farei mai sai che non vorrei non potrei non volevo.
Eppure l'hai fatto. Con la leggerezza dei bambini. Che sono, si sa, "innocenti e senza cuore".
E' questo che ti salva e ti salverà sempre.
Sei innocente, non puoi provare rimorso per qualcosa che credi di non aver fatto, è il segreto della tua danza leggera che non ti affondare mai, e il tuo cuore di sughero non si appesantisce col sangue che fai versare.
E' per questo che sei stato l'incontro peggiore.
Inganna la macchina della verità, chi non sa di mentire.
Mi chiedo per quali strade ti incontrerò ancora, mi chiedo se saprò schivare le tue distratte carezze letali, mentre tu già sorridi oltre nel tuo paesaggio pastello.

venerdì 4 gennaio 2008

Allegria di naufragi.



Girlfriend in a coma, I know
I know - it's serious
Girlfriend in a coma, I know
I know - it's really serious


There were times when I could
Have "murdered" her
(But you know, I would hate
Anything to happen to her)


NO, I DON'T WANT TO SEE HER


Oggi mi sento così.
...No, I don't want to see her...
...Would you pleaseLet me see her !...
...Let me whisper my last goodbyes...I know - its serious

giovedì 3 gennaio 2008

fuga

martedì 1 gennaio 2008

ciò che vale il primo dell'anno....?!

Continuo a lasciare tracce di sangue quando mordo le mele, e ogni volta penso che se uccidessi qualcuno..non dovrei mangiare mele sulla scena del crimine, o mi troverebbero subito.
Continuo a pensare che tu sia infantile, col tuo pensare solo alla tua immediata gratificazione, che ti sembra così innegabilmente fondamentale che spalanchi gli occhioni e metti il broncio se solo qualcuno ti ricorda che esiste anche l'etica.
Continuo a sentire il malessere strisciante del non risolto, quando lascio vagare la mente per un attimo, e una mano fredda che si diverte ad artigliarmi i polmoni all'improvviso.
Continuo a credere di aver fatto una mezza cazzata, iscrivendomi, perchè non ce la faccio... e che anche se mai dovessi farcela, ciò non mi renderebbe felice
Continuo a mangiare crudi a morsi i finocchi dell'orto, ribellandomi fermamente alla barbara consuetudine di tagliarli in quattro.

E' auspicabile che il detto popolare sia una stronzata. Ne sono anzi abbastanza convinta.
E' decisamente il caso che io smetta di sanguinare, che tu te ne esca definitivamente da questa testa, che qualcosa io riesca magari un po' a risolverlo.
Per quanto riguarda i finocchi, si fotta chi mi dice che sembro un animale selvatico. Sono già morti, i finocchi, quando li morsico. E i miei informatori mi dicono che odiano essere fatti in quarti.

....2008....

Questa è da geek. Lo so.
Assolutamente.
Non è da andarne fieri. Davanti al pc adesso. E siamo a capodanno, lo so.
va beh.
D'altronde è stato uno dei capodanni peggiori, almeno da quando ho memoria.
Speriamo che sia una stronzata, che il buongiorno si vede dal mattino...o altrimenti svegliatemi nel 2009.
Speriamo bene. Ora vado a letto a leggere, tanto per risollevare un po' le sorti di questo inizio anno.