lunedì 1 settembre 2008

insieme

a meno che non stiamo parlando di matematica, vogliate ficcarvi su per il culo questa parola.
L'ho sentita dire troppe volte.
Il guaio della mia memoria è che quando inavvertitamente ci frugo dentro ( e a volte basta solo un profumo nell'aria, o una parola non rivolta me) è come se rompessi a testate il fottuto vaso di Pandora.
Venghino avanti, prego, coloro che si sono riempiti la bocca e le mani di queste parole del cazzo.
Lo faremo lo affronteremo lo vivremo insieme, lo debelleremo lo sistemeremo lo raggiungeremo insieme, non sei sola sei insieme a me, insieme a te ci sono io, la soluzione la troviamo insieme, glielo diciamo insieme, questa emergenza la gestiamo insieme.
Rullo di tamburi. Il podio va a:
2002
- quando è morta.
2003
- quando avrei avuto bisogno di qualcosa, fosse anche solo un fazzoletto per nascondere le lacrime.
2004
- l'ospedale, di nuovo.
2007
- quando ho avuto paura, davvero, che sarei morta lì.
2008
- adesso, che ho paura di nuovo. E non di una persona, questa volta.

Non esiste INSIEME.
Perchè continuo a volermi aggrappare ai rovi con le mani?

O forse non è qui il problema
e ognuno vive dentro ai suoi egoismi vestiti di sofismi
e ognuno costruisce il suo sistema
di piccoli rancori irrazionali, di cosmi personali,
scordando che poi infine tutti avremo
due metri di terreno...

Lo so, che posso fare da sola. Lo so perchè poi lo faccio, da sola.
Ma mi fa ancora male, come un livido sempre rinnovato, quando mi si dice "insieme" e poi non è vero.
Perchè, ancora, come un cane che non ha preso abbastanza bastonate, spero che questa volta la carezza arrivi davvero.
Dovrei smetterla, e basta.
Diventare davvero il mostro che a quanto pare per alcuni già sono.
Di ferro e cemento. Senza nessuna parte molle.
Non mi sono mai piaciute quelle persone. Ho sempre pensato che fossero molto sole.
ma tanto lo sono comunque. Almeno smetterei di pungermi le mani ogni volta che mi aggrappo a qualcosa.

1 commento:

costruttore di sogni ha detto...

Tu sei il tuo INSIEME.
La forza è in te,
nel respiro che porti
e ti fa spazio di luce.
Tu sei il tuo INSIEME:
da lì ha origine il ponte

ciao ciao
e buon proseguimento di vita