lunedì 26 giugno 2006

via

...Evaporato in una nuvola rossa,
in una delle molte feritoie della notte
con un bisogno d'attenzione,
d'amore troppo "Se mi vuoi bene piangi"
per essere corrisposti. ...

Ci sarà un momento in cui le cose saranno chiare? in cui capirò cosa succede e saprò qual è la scelta giusta?
Perchè c'è sempre un tassello che si muove e trascina nel viaggio tutti gli altri?
E soprattutto....perchè devo piangere, per farti capire che ti voglio bene? Sempre pronta a farmi notare qualsiasi spostamento che ti sembra centrifugo rispetto a te.
Il tributo deve essere pagato a intervalli regolari, altrimenti tutto viene messo in discussione e credi che solo perchè ora vivo un po' più distante non ci sia più posto per te.
"perchè sei andata via?" come se la risposta dovesse essere "per colpa tua" oppure "per fare un dispetto a te" o "perchè non ti voglio più bene".
Cristo.

sabato 24 giugno 2006

dolce

- che poi..sai una cosa? hai un viso...un viso...come dire..dolce. E' strano...non brutto, ma insomma, è dolce.
-...ehm...grazie.
- ti sarai mica offesa? guarda voleva essere un complimento. ci stavo pensando prima e non riuscivo a trovare..la cosa... Dev'esser per questo che poi sembri carina a guardarti...cioè...rassicuri. Sai ci sono donne che ti colpiscono e dici "socc'...", con te invece uno si sente tranquillo. ...cioè...
- ok...ok.... grazie del...... complimento. beviamoci su dai .
- ecco sì, dai..

Cronache da una serata "particolare".
sarà destino trovarsi sempre nella situazione per cui il gruppo si allontana e tu sei un filo indietro, e di fianco qualcuno ti parla e si racconta e srotola la sua vita in qualche minuto dritta dritta nelle tue trombe di Eustachio?
Finendo nella maggioranza dei casi per dire troppo, per telefonare dopo qualche giorno e dire "scusa..forse ho esagerato l'altra sera...non so...ho parlato di cose che..insomma spero di non averti imbarazzato....però adesso mi vergogno un po'...sai non parlo sempre così, di cose mie..."
Figurarsi. Non c'è problema.
Doctor sweetness is in.

....
La nonna Alma godeva di perfetta salute, per cui l'energia del nonno avrebbe potuto perfezionarsi fino a divenire quasi magistrale.Dopo colazione la nonna chiamò la sua dama di compagnia, e in tono udibile a tutti i presenti, disse seccata:
"Asunciòn, ti spiacerebbe dire alla mia famiglia che, compiuto il sacrosanto dovere cristiano di far visita alla nonnina adorata, ora possono togliersi dai piedi? In queste condizioni non si riesce a leggere un cazzo".
"Bene, andiamo che la nonna deve riposare," moderò Félix.
...

venerdì 23 giugno 2006

viaggio

viaggio che rasenta i limiti di un brutto film di Alberto Sordi....
(ve lo meritate, Alberto Sordi!!!!!).
Da casa...verso casa.
Mi lascia sempre perplessa questa migrazione, a volte apro gli occhi dopo essermi appisolata e per un attimo non mi ricordo più in che direzione sto viaggiando, per andare dove. Andata o ritorno.
Sono stanca. Pensavo che sarebbe stato tutto diverso.
pensavo di avere meno radici, di essere meno ramificata in giro, e invece mi accorgo della forza di certi legami che credevo logorati dal tempo.
Ogni giorno una nuova sorpresa.

pessoa

Oggi la mia anima è triste fino al corpo. Tutto me stesso mi duole: la memoria, gli occhi, le braccia. In tutto ciò che io sono c'è come una specie di reumatismo. Sul mio essere non ha nessun influsso la luce limpida del giorno, il cielo di un grande azzurro puro, l'alta marea immobile di luce diffusa. Non mi lenisce affatto il lieve soffio fresco autunnale, come se l'estate non passasse, che dà tono all'aria. Nulla è nulla per me. Sono triste, ma non con una tristezza definita, e nemmeno con una tristezza indefinita. Sono triste là fuori, nella strada dove si accumulano le case.
Questa descrizione non traduce esattamente ciò che sento, perchè nulla può tradurre esattamente ciò che qualcuno sente. ma tento di dare l'idea di ciò che sento, un miscuglio di varie specdie di io e della strada estranea, che , proprio perchè la vedo, anche'essa, in modo sotteraneo che non so analizzare, mi appartiene, fa parte di me.
Vorrei vivere diverso in paesi lontani. Vorrei morire altro tra bandiere sconosciute. Vorrei essere acclamato imperatore in altre epoche, oggi migliori perchè non sono di oggi, viste in un barlume colorito, inedite di sfingi. Vorrei tutto quanto può rendere ridicolo ciò che sono e perchè rende ridicolo ciò che sono. Vorrei, vorrei...Ma c'è sempre il sole quando brilla il sole e la notte quando arriva la notte. C'è sempre la pena quando la pena ci duole e il sogno quando il sogno ci culla. C'è sempre quello che c'è e mai quello che dovrebbe esserci, non perchè è meglio o perchè è peggio, ma perchè è altro.


una giornata come un'altra per iniziare qualcosa.