lunedì 31 dicembre 2007

anno

gennaio: il primo incontro con quella paziente
febbraio: l'ingresso nella casa
marzo:
aprile:
maggio: arriva il libro pubblicato finalmente
giugno:
luglio:
agosto: barcellona
settembre: arrivare così bene nel test.
ottobre: una sera iniziata davanti alla Rocca e finita nel mio parcheggio.
novembre: un cambio. da una precarietà a una peggiore, ma almeno la dignità si risolleva
dicembre: la notte dell'8

Considerato che i mesi sarebbero 12. Per 8 ho trovato qualcosa di buono. Facendo due rapidi conti... 2 su tre.
Direi che posso dirmi "brava".

domenica 30 dicembre 2007

"nuddu ammiscatu cu nenti"

Rende bene l'idea.
"nuddu ammiscatu cu nenti".
Non riesco a contrastare il desiderio perverso di vedere fino a che punto si può andare avanti così.
Dev'essere la fascinazione dell'abisso, che ti impedisce di staccarne gli occhi, nonostante le vertigini. mia personale sirena, va detto, canta benissimo. Sa bene come cantare. Forse perchè è mia, appunto. Niente di meglio della nostra stessa mente per irretirci...e così mi trattiene qui...a vedere cosa sarà dopo.
Per quanto tempo può reggere qualcosa che è solo nuddu ammiscatu cu nenti?
E' come quando cammini sulla crosta ghiacciata di un lago. Lo spessore si assottiglia verso il centro, sì. Quello che non sai è esattamente in che punto. Quanti passi puoi fare ancora, prima che il ghiaccio ceda e tu sprofondi? Non lo so. So solo che non riesco a smettere di avanzare piano piano passo dopo passo. verso il centro.

sabato 29 dicembre 2007

mani fredde

"Aveva sempre avuto le mani fredde.
Sua madre le diceva: - mani fredde, cuore freddo. Non troverai mai un marito con quelle mani così fredde. Ti verrà bene la pastafrolla, però.-"

J. Crace_ una storia naturale dell'amore.

Questa mi ha fatto sorridere.
Ho immaginato il tono della madre, passare dal rimprovero al pratico.
Ho pensato a mia madre. A me, che ho sempre le mani così fredde.
L'ho sentita la frase, nella mia testa. Così nitida che mi ha fatto sorridere.
Mia madre non sa cucinare, non sa che per lavorare la pastafrolla bisogna tenerla a una temperatura bassa se no diventa troppo morbida. Per questo ripete sempre e solo la prima parte.

venerdì 28 dicembre 2007

stasera

Sono stanca.
Mi manca qualcosa.
Mi manca la sensazione di tendere VERSO qualcosa.
Come quando dicevo...e sono passati anni a manciate piene .."ora studio e studio...e sabato pomeriggio poi lo vedo e sto con lui senza preoccupazioni".
Mi manca poter pensare che mi impegno, che mi affatico, che mi sacrifico..ma che poi stasera/domani/la settimana prossima..."farò questo"" vedrò lui" "andrò là".
Una qualsiasi cosa da aspettare. A cui pensare mentre aspetto.
I giorni scorrono velocissimi. Uno più grigio dell'altro. E non vedo nulla verso cui tendere.

In tutto questo stasera ho anche litigato con una papaya.
Almeno credo, fosse una papaya.
Ho cercato di prenderla con le buone, ma è stato impossibile.
Dopo svariati minuti di lotta corpo a corpo, mi sono resa conto che stavo veramente LITIGANDO AD ALTA VOCE con quella ....papaya?. Con la creatura.
Prima che la cosa mi rispondesse per le rime, ho gettato la spugna. E la papaya.
Forse ci vorrebbe un contenitore per la raccolta differenziata in cui infilare me stessa.

giovedì 27 dicembre 2007

mi fa pensare a quanto


a volte vorrei essere un gattino.
Un gattino "ladro".

io sono un autarchico.

"Adesso io e te dobbiamo fare un discorso Fabio... vedi secondo me ci sono due tipi di film di questo genere: da una parte c'è il cinema erotico, che ha una sua ragion d'essere, può interessare a certi strati... e dall'altra c'è il cinema pornografico, pura e semplice pornografia... ed è l'unico che a me piace!!! Saranno...due anni....due anni che non vado a vedere un film importante di cui si parla in giro...."

http://www.youtube.com/watch?v=MyK3V0az0zk


Si chiama ossigenarsi la mente. Si chiama spararsi ore e ore con Nanni. Si chiama coccolarmi.

mercoledì 26 dicembre 2007

Per un attimo

Domanda oziosa.
E' più nobile non provare impulsi "negativi" o provarli ma dominarli?
Non che importi
Tanto io sono nella condizione due.
Mi è venuta una voglia improvvisa di soffiare come un vento dispettoso sull'ordinata scenetta delle vostre vite.
Mi sembra di essere sbocciata come una pianta randagia nel vostro giardino curato.
A qualcuno è piaciuto fotografare il colore dei miei pochi petali, a qualcuno provare a strofinare le dita sulle mie foglie, nel caso fossi una specie di menta selvatica, a qualcuno sono servita da pretesto per dire "hey facciamo giardinaggio insieme, c'è da estirpare un'erbaccia".
Per un attimo mi è venuta una voglia fortissima di essere un'ortica.
Raccogliere tutta la forza del mio squittio e scandire a voce alta un paio di cose. Tre al massimo.
Ci ho pensato per un attimo.
Non so dire perchè mi sia venuto questo desiderio. Non ne vado fiera, non mi fa sentire bene.
Non è nemmeno tanto difficile dominarlo. Sarebbe una cosa inutile e stupida, di quelle cose che non faccio. Idiozie dannose.
E così già cerco di sopire il tutto. E in fondo...mi basta poco. Pensare un attimo a voi.
Come in ogni brutta favola che si rispetti, le persone di cui meno mi curo sono gli innocenti, ma non ho mai detto di essere una santa.
E poi insomma...da quale punto di vista vogliamo guardare il tutto?
Signore e signori...sapreste dirmi chi è il colpevole e chi l'innocente? chi è causa di che? Cosa è motivo per chi? Credo che sarebbe più facile svelare il trucco di un buon illusionista, che trovare qual è il dentro e qual è il fuori di questo nastro di Moebius.
Non sono un'ortica. L'ho desiderato per un attimo.
E' molto brutto, averlo pensato? Non volevo...ma ho visto tutto in una prospettiva più triste delle altre. Ogni tanto mi succede.
E comunque, lasciatevelo, dire...il vostro giardino è così bello curato...e io sono solo una violetta, in fondo. Possibile aver creato tanto trambusto? Almeno su questo..un pensiero...
Spero che mi sradichiate con cura, senza danneggiare troppo le mie radici. Non ho fatto apposta, a rovinare il vostro prato. E poi basterà aspettare qualche giorno e il mio spazio sarà di nuovo ordinatamente coperto di erba.

martedì 25 dicembre 2007

that's amore....

...osservare...


...avvicinarsi furtivi...










....assalire!!!

non so perchè

..ma mi ronza troppo in testa!!!

...Se su te pioverà
Tu ci puoi calamitar
Non dovrai disperar
Ti verremo ad aiutar
Se su noi conterai
Scampo tu sempre avrai
Noi corriam, ti salviam

audaci noi siam...

fanculo. l'intimità.

ore 7.40 della mattina di Natale.
Avevo previsto di dormire più a lungo. E invece.
oltre a fare freddo, non si è ancora nemmeno deciso ad albeggiare.
Non importa. C'è un bel silenzio anche negli appartamenti vicini.
Continuo a studiare.
Stamattina il libro mi dice che:

"...perchè con il passare degli anni diventiamo tutti più cauti nell'intrecciare nuove amicizie, nella disponibilità ad amare? Perchè nelle esperienze in cui ritenevamo "garantita" l'intimità con qualcuno, nella famiglia, nella coppia, in cui l'essere noi stessi senza difese e senza maschere ci pareva "naturale", abbiamo forse scoperto il rischio di essere feriti proprio nello spazio di vulnerabilità in cui ci eravamo esposti, per il bisogno di conferme affettive che ci sentivamo autorizzati a manifestare in quel contesto."

Fanculo.

lunedì 24 dicembre 2007

le mi(ll)e luci di Natale....














...più o meno.

Scattata mezz'ora fa. prima che venisse buio di nuovo. Sfuocata e senza flash, ma mi piace così.
non c'era nessuno, ovviamente, oggi a quell'ora.

Chuck dice sempre bene

"Preservativi con nervature per una extrasensibilità.
L'ultima cosa di cui ho bisogno è la sensibilità. Qui ci sono altri preservativi spalmati con un anestetico locale per prolungare l'erezione. Che paradosso. Non senti un acci­dente, ma puoi fottere per ore.Mi sembra che questo davvero non abbia senso.Voglio che tutta la mia vita sia spalmata di anestetico locale. "

E' un po' così che mi sento adesso.
Ma è una sensazione mista ad altre.
So che è andata bene così, che è stato giusto così. E contemporaneamente penso a quanto forte sia stato il desiderio.
E in tutto questo sono anche vagamente felice, perchè è stata una bella chiacchierata.
Sono un magma, come sempre.

E spero davvero vada tutto bene. Mi farebbe felice se fosse così. Faccio il tifo.

studiando

Merda.
appena metto già il telefono con te ricomincio a studiare.
e sai cosa?
leggo che secondo Ellis i pensieri "irrazionali" che più spesso si radicano in noi sono:
"1) per un essere umano adulto è un bisogno pressante essere amato o approvato dalle persone importanti della collettività in cui vive.
2) si deve essere totalmente competenti, adeguati e vincenti sotto ogni aspetto per potersi considerare degni di valore".
Merda.
Il punto 1 sono io. Il punto 2 me l'hai insegnato tu.
Io ho un bisogno enorme di essere amata e approvata da te, e tu mi sbatti in faccia l'articolo 2 della tua personale costituzione: devi essere adeguata competente brava ottima SOTTO OGNI ASPETTO, se vuoi esser degna di amore. Se no impiccati.
Non se ne esce. Non ne esco.

Mai

Come cazzo ci riesci???
SEMPRE.
Ti bastano 30 secondi e il tono di voce giusto.
E io mi sento una merda incapace e inutile.
Di più. Un grumo, un nodo, un errore, un virus.
Riesci a vanificare tutto tutto tutto tutto tutto tutto.
Credi che non ci stia provando? Credi che non mi stia sforzando nella mia vita?
Non è possibile che solo perchè ti ho chiesto di farlo oggi pomeriggio e non stamattina, tu debba diventare così gelida. e soprattutto dirmi quelle cose.
Cazzo. Ma è possibile che io diventi subito un mostro appena non corrispondo alle tue aspettative?
Non fai che ripetermi che tu per me hai fatto e brigato.
Lo so anch'io. Ma io mi sto impegnando.
Sono 28 anni che cerco di renderti fiera di me, che cerco di arginare il fiume di inesattezze che mi attribuisci.
Mi dispiace, non sono mai come vorresti. Conoscendoti ti chiederai dove hai sbagliato, pur facendo del tuo meglio. Che cazzo hai combinato, perchè nonostante tutto io venissi fuori così.
Non so cosa dirti.
Forse avresti dovuto costruirti un Golem.
Se ti è di conforto, sappi che i dotti lacrimali mi funzionano benissimo, e grazie a te l'ho appena riconfermato.
Vorrei strapparmi il cuore dal petto e tirartelo, a volte. così puoi farci quello che ti pare.
Tanto non va bene mai.

domenica 23 dicembre 2007

ce n'est rien!

Perchè lo adoro.
E perchè me la canto e ricanto.
perchè è così che deve essere. Non "elles" magari, ma il resto va bene.
E poi, è così che deve essere. la versione che sento io, poi, è anche un filo più allegra...
http://it.youtube.com/watch?v=qJDx1Rmlvto

Ce n'est rien
Tu le sais bien
Le temps passe
Ce n'est rien
Tu sais bien
Elles s'en vont
Comme les bateaux
Et soudain
Ça revient
Pour un bateau qui s'en va
Et revient
Il y a mille coquilles de noix
Sur ton chemin
Qui coulent et c'est très bien

...Ce n'est rien...ce n'est rien, forza.

sabato 22 dicembre 2007

Perchè in questo momento sto bene.

grazie mille.
perchè sul serio.
bene.
Sono proprio contenta di averti visto.
Ho un po' di paura di averti ammorbato coi miei discorsi, ma tu hai avuto una cristallina pazienza ad ascoltarli.
Riuscendo perfino, con la noncuranza di un gatto, a ridimensionare un po' il tutto.
Mai pensato di cambiare mestiere? Avresti delle buone basi.
Proprio un bel pomeriggio. Grazie.
E siamo stati nei posti più belli e soprattutto i più importanti della città, e ciò è meraviglioso.
A parte gli incontri sgradevoli, che era un po' che non facevo ma non si può sempre aver fortuna e poi tanto non ero da sola.
E' bello che nonostante il mio oceano nero tu te ne stai lì col tuo sorriso tranquillo, seduto su un tappeto volante, e mi dici...ma dai, non è poi tutto così nero, dalla mia postazione vedo parti blu, altre viola, alcune azzurre, certe sfumature persino verdi.
E mi fai sorridere.
Ti devo...boh..un favore gigante. Una perizia piena di attenuanti se mai ne avrai bisogno.

giovedì 20 dicembre 2007

labirinti

Può capitare di perdersi. Soprattutto se la sociopatica alle informazioni ti manda nella direzione sbagliata.
Poi spingi "0" e l'ascensore capisce "+3" e allora sono problemi.
Ci sono stanze buie, vuote. Altre semibuie, affollate.
"aiutooooo aiutoooo mi ammazzanoooo". Zona lungodegenza, la conosci a menadito ma non è per niente dove dovresti essere.
Altre stanze buie. Una sala illuminata ma vuota.
Eccoci qua. Corridoio giusto.
Lavarsi le mani prima di afferrare la dentiera e restituirla al proprietario..."se non ti fa schifo eh?".
E poi il pappagallo "...sempre se non ti fa schifo".
Sta finendo la flebo. e il coso dell'ossigeno fa strane lucine. che minchia. Spingi il pulsante rosso.
Attendi. Attendi. Attendi.
Arriva l'infermiera di turno gorgheggiante finta simpatia " e chi è questa? La sua bambina?"
Non è il caso di saltarle alla gola proprio ora. Sorridi. Evita di aprire bocca che è meglio. Prendi cappotto e borsone e vai via borbottando un ciao.
Venti secondi dopo stai di nuovo passando lì davanti perchè hai (oh che novità) preso la strada sbagliata, prima.
E infine esci a riveder le (freddissime) stelle e dopo le temperature tropicali del reparto ti sembra di essere finita in un freezer.

mercoledì 19 dicembre 2007

mah.

Non bevo quasi mai.
E sicuramente non da sola in casa.
Va beh. ho detto quasi.

angoscia

Dalle 14 di oggi sta in sala operatoria.
Non ne è ancora uscito.
I tempi cinematografici in queste cose sono molto più brevi. E io li preferisco.
...e poi si fottano quelle stronze di infermiere.

martedì 18 dicembre 2007

singing

And dance, have a good
time
I'll continue to shine
Yes Dance, have a good time
Don't mind me

if I slip upon a rhyme

Well I got here at eight and I'll be here till
two

I'll try my best to entertain you and
Please don't mind me if I get a
bit crude
I'm your late night evening prostitute


(tom waits)

Però va ascoltata. Perchè il tono è fondamentale. assolutamente, sì.

lunedì 17 dicembre 2007

perchè tu capisca, se lo vuoi

E se non lo vuoi, o semplicemente ti sfugge..va bene lo stesso.
Ma mi è venuto in mente. Proprio adesso sì. così.

Io capisco che esistono due tipi diversi di amore. C’è l’amore che dura per sempre. L’amore del matrimonio coi figli che crescono e si fanno la varicella e la scarlattina, con la vacanza al mare con la roulotte e il mutuo agevolato per la casa. E poi c’è l’amore che è una cosa di un attimo. È come quando casca una stella cadente, che pure se sei uno scienziato che studia lo spazio pure tu esprimi il desiderio. Per quell’attimo che casca la stella non ti metti a fare le teorie sulle stelle spaziali. Davanti a quella stella pensi al tuo desiderio come quando eri ragazzino.

Ascanio Celestini, per te.
Così magari si capisce meglio, come sono fatta.
Scherzo spesso, sulle cose importanti. Ma spero davvero di aver portato fortuna. Ognuno alle stelle cadenti, per quell'attimo in cui se le ritrova, esprime il desiderio che vuole.

lezioni di vita

(sparo) - Beh ? che ti succede Ramon, ti trema la mano ? -
(sparo) - O forse hai paura? Al cuore Ramon, se vuoi uccidere un uomo devi colpirlo al cuore -
(altri spari) - Al cuore Ramon, al cuore, altrimenti non riuscirai a fermarmi.-
Sono sicura che l'hai visto anche tu. Voglio dire, io questa scena me la ricordo benissimo. E non è che la mia cultura cinematografica sia migliore della tua. Anzi.
Quindi posso solo sperare che tu non abbia ascoltato con attenzione.
per ora hai mirato alle gambe. Alle mani. Agli occhi. Non hai ancora trovato il cuore.
ma per te dev'essere difficile, visto che non l'hai mai avuto.

domenica 16 dicembre 2007

pensandoci

Se fossi un uomo mi chiamerei Stephane.
C'è da dire che sarei molto meno attraente. però non prenderei nemmeno a testate una porta.
Sarei meno attraente, e un filo meno malata di mente.
Ok ok, molto meno attraente, e appena meno malata di mente.
ma vogliamo sempre sottilizzare?
http://it.youtube.com/watch?v=C1d77rWi_T4
Che poi ho pensato...non sarebbe bello avere qualcuno a cui regalare le mie invenzioni, o in mancanza di quelle, me stessa?
Il guaio è che non succede mai che domanda e offerta si incontrino.
Accadrà prima che mi ritirino dallo scaffale in quanto "merce in scadenza"?
Che immagine orribile. Nota per il futuro: mai più andare al supermercato la domenica mattina appena sveglia. Può avere effetti collaterali.
Nota per il presente: ho bisogno di amore. E se mi decidessi a comprarmi un criceto?

felicità è

...l'infuso ai mirtilli e altri frutti di bosco, fatto in casa (glissiamo sulla piccola ustione mentre toglievo il filtro dalla tazza).
Mentre il pane lievita piano piano. Mentre ho smesso di sperare di ricevere una notizia.
Mi sono guardata dentro e ho visto che un altro filo si è spezzato.
Anche tu non conti più nulla per me. Era ora.
Magari non è proprio una felicità a cinque stelle. Ma va bene così. A piccoli sorsi.

Lea

La piccola Lea, 5 mesi, è bellissima.
I genitori, così giovani,mi sembrano così' giovani e lo sono poco più di me, la guardano sorridendo.
E' bellissima.
Un angelo di putta, con le sue manine mignon, il vestitone e le scarpine di lana formato minuscolo.
Non c'è cosa più bella di sentirsi addosso il peso abbandonato di un bimbo piccolo, col suo odore di latte e le sue manine a stringerti forte un dito.
Sarei potuta rimanere così tutta la sera. Per Natale andrà dai nonni lontani, che non la vedono da quando è nata. Chissà come saranno contenti.
K. dice che a casa dei suoi per le feste saranno circa in 16, tornano le sorelle con le famiglie e tutto quanto.
Provo ad immaginare come sia ma non ne ho idea.
non siamo mai stati così tanti. E i nostri natali ricordavano troppo quel film, Festen.
Quest'anno saremo in uno, in casa mia.
K. ride, dice che Lea deve abituarsi ad avere tanti zii, e ci mette dentro anche me, rendendomi estremamente felice.
Ride e le spiega in tedesco qualcosa, "ho detto a Lea che avrà anche questa zia. Ma tu sei sempre tutta zitella, non fai un'amica per Lea per giocare? manca amica, adesso, no?"
Salvata da Lea che con un urletto mi afferra una ciocca di capelli e mi fa venire voglia di mangiarmela di baci.
Che meraviglia di putta. Un cucciolo paffutello. Che meraviglia.

sabato 15 dicembre 2007

anche questa stazione


...passerà anche questa stazione senza far male

passerà questa pioggia sottile come passa il dolore
ma dove dov'è il tuo amore, ma dove è finito il tuo amore.

per quanto

mi siano sempre piaciuti.
Per quanto li difenda spesso.
Per quanto la loro compagnia mi si addica di più.
Per quanto io sia "anche troppo buona con loro, ecco", come mi dicono.
Mi sento comunque così: delusa. E amareggiata.
Col pensiero che non ce ne sia UNO che possa rivelarsi diverso.
E ho continue conferme, riguardo a questo.
Bah.
Faccio scivolare la questione in secondo piano, ce ne sono tante altre che si accalcano per raggiungere il podio come "maggior fonte di angoscia".
Non credo proprio che ce la farò, per esempio.
In gennaio...quando mai ce la faccio, in gennaio?
E le notizie che arrivano sono sconfortanti, per quel che riguarda i prossimi mesi.
Senza più un posto, cosa credo di fare?
E' anche questione di fortuna, lo so. Non ho fortuna. Benissimo.
Non mi faccio prendere dal panico. No no.
E' solo che non so da che parte iniziare per rappezzare il tutto.
E divento sempre più acida. E sempre più insofferente di fronte a certe stronzate.

giovedì 13 dicembre 2007

goduria


Posso essere questo gatto, per favore sì?

dialoghi platonici

"...no è che è così. li ho visti io . si son dati un bacio a stampo. E io allora dopo gli faccio - oh cazzo fai- e lui mi fa - dai è una mia amica - e allora io gli faccio - sèè...a una tua amica mica gli dai i baci a stampo -...."
"è per questo che sei così arrabbiata oggi?"
"...mi fa incazzare!!!"
"sì va beh ma prof glielo dica anche lei...insomma un bacio..."
"no io la meno. io quella l'ammazzo di botte..."
" Oh io glielo dico da un'ora che non ha senso..poi è lui che è stato stronzo. No prof? Lo sappiamo che i ragazzi sono così. sono degli stronzi...fanno sempre così. no?"
"...ehm....che dire. Sempre no, dai. Molto spesso."
"e perchè io li prendo sempre stronzi che mi prendono per il culo???"
"e anch'io anch'io!"
"perchè sono molti di più questi, di quelli un po' decenti."
"minchia prof! ho pensato che lei la meno lo stesso, però anche lui."
"dai così sì allora..."

ancora

Per gli altri sono sempre faro ed ancora.
Per me stessa...per me stessa cerco appigli fuori. un'ancora anche per me. Qualcosa che mi riporti a terra e mi costringa a non fluttuare troppo.
Se non ci fosse ogni mese la banca che mi notifica il risucchio di una nuova rata del mutuo dal mio stipendio...se non ci fosse questo dove sarei ora?
Cosa starei facendo?
E' una vertigine solo pensarci.
A volte mi sento come se mi avessero inchiodato malamente le ali al terreno.
Altre volte è soltanto come essere un passerotto ricoperto di catrame.
Di volare non se ne parla, ma zampetto qua e là.
Eppure ho sempre avuto bisogno di un'ancora. Di qualcuno o qualcosa.
Ho eliminato i qualcuno, niente di più facile che assecondare il moto centrifugo altrui. non serve altro, basta lasciare andare e in poco tempo non ci sarà più nessuno.
Restano i qualcosa. Resta qualcosa, pesante, a tenermi qui.
L'ho scelto io. Non è stato facile, e ogni tanto mi guardo intorno e mi chiedo a che scopo tutto.
Credevo, credo tutt'ora, che se non hai nessuno di cui preoccuparti la vita perda molte sfumature.
Quando guardo casa ci penso: per chi tanta fatica e sacrificio, se non avrò nemmeno figli a cui lasciarla. Qualcuno a cui dire "perchè tu non debba fare la mia stessa fatica".
Avrebbe tutt'altro significato.
E invece resta solo un'ancora. Qualcosa che impedisce di mandare tutto alla deriva.
Qualcosa che riguarda solo me. E le mie fluttuazioni.

mercoledì 12 dicembre 2007

Con un sorriso. Dedica.

Sei come una tapparella abbassata.
Ma è questo che mi piace di te:
che sei rozzo: una donna può andarsene dalla tua vita
e scordarsi di te in un attimo.
A una donna può andare solo
MEGLIO dopo essere stata con te, tesoro.
Tu devi essere la cosa più bella che sia mai capitata
a una ragazza che si trova tra una storia finita
e una da cominciare e non ha niente da fare per il momento.

C. Bukowski

martedì 11 dicembre 2007

teoria

L'irritante teoria di mia madre è che se non mi impegnassi così tanto a buttarmi via, sarei una ragazza meravigliosa.
"fai di tutto per sembrare un mostro...".
Segue dettagliato elenco di nefandezze e attentati a me stessa che starei compiendo.
Poi ti lamenti che non ti racconto nulla di me. Da queste poche briciole guarda cosa ne cavi fuori.
Se ti dicessi anche il resto urleresti solo più forte, non faccio che proteggerti, pensa un po'.
Solo che parti da un presupposto del cazzo.
Non c'è nessuna Belle nascosta dentro questa Bestia di tua figlia.
Vorresti per favore capire questo? Non sto nascondendo le mie parti migliori per mostrare solo quelle peggiori. Lo pensi tu, questo. E io non lo so perchè mi dici così.
Ti sembro davvero così terribile?
Che cazzo di discorso è "saresti una ragazza meravigliosa, se la smettessi di dare il peggio di te".
Sei mia madre, dimmi che vado bene, una volta tanto. Non sempre " se se se".
Non me ne frega come sarei "se". non aspiro a cose troppo grandi, come essere meravigliosa, ma non sto neanche cercando di vincere il premio come peggiore individuo dell'anno.
Credi davvero che stia rintuzzando le mie supposte doti nascoste per fare dispetto a qualcuno? Non ti sembra un ragionamento vagamente psicopatico?
Non ho nessun tesoro nascosto, dentro. Solo dosi massicce di tutto quello che traspare fuori.
Sarebbe tanto bello se tu lo capissi e pensassi che non è poi tutto ciarpame.

Dedicato. Cantando tra me. E me.

http://it.youtube.com/watch?v=jzi7qHgHKjY

Vorrei sapere
che cosa fai stasera,
vorrei sapere
dove punta la tua vela,
vorrei sapere qual è
la direzione del tuo cuore,
e quali sono le parole
che vuoi sentirti dire

io non credo si possa,
capire,
che il senso di quest'attrazione
e allora che dire che fare,
meglio danzare,...
...danziamo danziamo
continuando a mostrarci per ciò che non siamo
e che non saremo mai

con parole sue

"...stavolta stavo male, molto male. In effetti avevo sempre avuto male, ma non me n'ero accorto.
La sofferenza si è rivelata quanto, qualche settimana fa, ho provato un semplice attimo di felicità. allora ho capito quanto il dolore avesse occupato tutto lo spazio della mia vita, al punto da farsi passare per la mia omeostasi."

"Ritorno a casa. Sento rumori nella stana. Lo Strazio e la Solitudine scopano nel mio letto, senza preservativo naturalmente. Mi faranno di nuovo una caterva di marmocchi. Spero che si becchino una malattia."

La cosa incredibile è che io e l'autore non ci conosciamo minimamente. Ma proprio zero.
Lui non saprà mai della mia esistenza, e io ho saputo della sua per un concatenarsi di casi fortuiti e non sempre fortunati.
Eppure riesce a darmi voce. Grandioso.

lunedì 10 dicembre 2007

All I need is Snoopy


E sono certa che la mia giornata inizierebbe meglio.

It's just another...

Ore 9.00. la 1° C ha lezione in cucina.
0re 9.10 "prof..me la dà?" al mio sguardo perplesso tutti ridono e lo studente mi indica una padella.
0re 9.25 "prof..me lo tiene in mano un attimo?"..questa volta era un torcione.
Ore 9.40 " prof..." Sguardo luciferino, pronta ad uccidere.
Per fortuna sua, il ragazzo aveva solo bisogno di una mano con una teglia.

...per la serie: It's just another manic Monday I wish it was Sunday ...

Immagine del giorno:

domenica 9 dicembre 2007

poi uno dice "perchè leggi sempre"

perchè sono egocentrica evidentemente. E mi emoziono nel ritrovarmi in un libro. Ogni volta. A sorpresa.

"Constato che vicino a me non c'è nessuno, nessuno per tirare via le lenzuola, gridare e darmi un bacio sulla spalla. Nessun bisogno di ispezionare le pieghe del materasso, gli acari sono i miei unici compagni. La cuccia è fredda, nessuno, fuggito da un sogno, mi aspetterà; nessuno mi aspetterà in cucina con in mano una tazza di tè e la cioccolata calda ribollente in una vecchia casseruola rossa.
Un letto è freddo quando ci ha dormito un corpo solo: ci vogliono due selci per fare un fuoco.
Come un pazzo che non si abitua ad avere due gambe, non mi sono mai abituato a questa realtà immutabile. Ho sempre la stessa sorpresa accorgendomi che non c'è nessuno vicino a me per amarmi e per tradirmi. (...)
Mi piacerebbe davvero avere una specie di psicologia fisiologica: contento quando fa caldo, scontento quando fa freddo. Non farei certo economie sul riscaldamento, ma la mia vita sarebbe soddisfacente se il mio umore non dipendesse più da fattori così fragili come l'amore, l'attenzione, il futuro dell'umanità."

Magna cum laude, porco Giuda ladro!!!
colpita, affondata, e pure ballata sul cadavere, mi si lasci dire.
Grandioso e terribile insieme, trovarsi ritratti.

finalmente

La febbre sembra essere andata via del tutto.
Sono guarita, forse.
Su questo, spero di aver ragione.
Su altro, per una volta, spero di sbagliare.

venerdì 7 dicembre 2007

vuoto

ho bisogno di un abbraccio.
ho bisogno di un abbraccio.
ho tantissimo bisogno di un abbraccio.

mercoledì 5 dicembre 2007

di nuovo...

Il sangue pulsa troppo forte.
Rumore di risacca nelle orecchie.
Bocca secca, tremo e batto i denti.
39 di febbre di notte. Odio questi momenti.
Mi arrendo. Abat-jour accesa e basta.
Non riesco a leggere. Vorrei chiudere gli occhi e rintanarmi, la schiena appoggiata ai fianchi di qualcuno vicino a me, a leggermi qualcosa.
Faccio la conta di tutti i visi, uomini e donne, che ho incontrato nel tempo della mia vita.
Non faccio altro che scoprire che l'unica persona che posso incollare sulla mia scena mentale, è mio padre.
Non fosse che sono troppo grande per chiedere queste cose. Non fosse che sono le 5 del mattino.
Non fosse.
Ho quasi 30 anni. Ho la febbre e vorrei sentirmi leggere un libro.
E mi fa triste pensare che mi sentirei dire che è un desiderio idiota. Forse persino da babbo.

martedì 4 dicembre 2007

il resto una schifezza.

la giornata la fatica il traffico la delusione l'incazzo la paura di non farcela mai la stanchezza.
Spalmati su queste strane ore di corsa per Bologna.
Ma.
In mezzo, all'improvviso, una sorpresa enorme. e inaspettata (vedi alla voce: sorpresa).
Che bello. e io che temevo fosse per errore.
Poi Caterpillar che fa meravigliosa compagnia.
E sono a casa. e...di nuovo? incredibile. Vedi di nuovo alla voce: stupore.
"sono contento d'averti trovata".
Ecco. Ci vuole un sorriso grande grande. che sbuca da solo.
Non lo vede nessuno ma io lo sento dal calore alle guance, dagli angoli delle labbra che si sollevano.
grazie.
io anche, sono contenta.

lunedì 3 dicembre 2007

"Il significato dell'esistenza" Fruttero e Lucentini

La suggestione eschilea è intessissima.
Clitemnestra, a due passi da noi, ha ricevuto il rossastro segnale che prelude al ritorno del marito Agamennone, e già, con l’amante Egisto, s’appresta all’efferato delitto. Entrambi hanno notato le nere Erinni che svolazzano intorno, e non ignorano dunque che finirà male anche per loro.
Ma nulla ormai può fermarli, come nulla può fermare lo stesso Agamennone, che pure ha con sé Cassandra in persona per avvertirlo.

Niente. Il Re degli Atridi e lei stessa, Cassandra, vanno al macello pur sapendo di andarci.

Del resto lo zio di Agamennone, Tieste, non sapeva anche lui che ingannando suo fratello Atreo con la propria cognata Erope avrebbe dovuto aspettarsi il peggio? Lo sapeva, ma finì per mangiare ugualmente le carni dei propri bambini, che l’altro gli aveva approntato sotto forma di spiedini arrosto.
E fu da questo equivoco di fondo che nacque incestuosamente Egisto; giacchè lo zio antropofago, per uscire dall’impasse, dovette giacere con una giovinetta incontrata nel bosco, sapendo in realtà che si trattava della propria figlia Melopea. La ragazza d’altra parte sapeva che quell’incauta associazione l’avrebbe portata a trapassarsi con la spada paterna; tuttavia non esitò ad unirsi con lo zio che le aveva già liquidato i fratelli,e che meditava di strumentalizzarle il figlioletto per emarginare definitivamente anche il padre. Accordo in extremis, però, tra figlio dell’incesto e padre incestuoso due volte, con clamoroso rovesciamento di alleanze ai danni dello zio e del cugino. Soppressione di quest’ultimo da parte della moglie con complicità dell’amante. E rovina finale della famiglia quando il nipote, come previsto, scanna la madre e il patrigno d’accordo con la sorella.
Riepilogando: tutti sapevano fin dal principio come sarebbe andata a finire, ma in quella programmata marcia alla catastrofe, tra piani demenziali e connubii contro natura, perfide lusinghe e presentazioni di mostruosi "pacchetti", tutto continuò come se nessuno sapesse o volesse farci niente. Che altro dedurne se non che Eschilo, ispirato da Cassandra, modellò la sua Orestiade sulle vicende nostro centrosinistra?

Lo hanno scritto nel 1994. F & L.

Quanto hanno ragione...merdimonio!!!!

sangue?!?!

Spero sia stata colpa delle mie gengive sensibili.
Se no che cazzo....cosa sono..tisica? cazzo.

domenica 2 dicembre 2007

tutte le cose belle finiscono

Verissimo.
Sì.

Oggi il pane è venuto bene, c'è da dire.
meglio dell'altra volta. Anche se quello ai cereali era di impasto lento e ha preso forma di pane arabo.
La prossima volta bisogna tentare con uno stampo.

Una buona domenica.
Un po' di pulizie. Pane. Musica. Tisana. Tante inaspettate chiacchiere.
Una buona domenica. Una bella sorpresa, altro che invadenza.
"Sono venuto fin qua pur di non lavorare" che detta così suona male, ma è stata una bella visita, invece.

Non ho nessuna voglia del lunedì. Le settimane volano, questo è vero.
Ma non ho voglia di ricominciare la solita, col lavoro, i lavori, i soldi, i casini, me stessa.
Voglio indossare giacca, sciarpa e guanti. Voglio mettere un po' di libri in borsa e le mele verdi. Voglio prendere un treno verso il mare.

sabato 1 dicembre 2007

Overkill

Day after day it reappears
Night after night my heartbeat shows the fear
Ghosts appear and fade away

Alone between the sheets
Only brings exasperation
It's time to walk the streets
Smell the desperation

terza puntata

di Decameron.
guardata con calma. Sabato sera casalingo, camomilla fumante e gambe sul tavolo.
Nonostante questo il sangue mi ribolle nelle vene.
Cazzo.

Mi fa sentire male, mi fa incazzare da morire.

"(Veltroni e Montezemolo) entrambi hanno detto -la sicurezza è di destra o di sinistra?- cosa siamo scemi? la sicurezza è il problema, la soluzione può essere di destra o di sinistra. Al G8 di Genova fu addirittura cilena, non certo di sinistra..."

tanto per ricordare qualcosa.

Mamma mia. Luttazzi. Per fortuna almeno abbiamo Luttazzi. E uno si sente meno scemo, quando si sente male pensando di vivere in Italia in questi anni.