Certe rivelazioni arrivano all'improvviso.
Me ne sono accorta così, guardandoli quando non mi guardavano, quando non mi pensavano guardante.
E l'ho scoperto, allora.
Che i miei genitori, I MIEI GENITORI...i miei genitori..sono..mortali.
Mio padre, che io credevo eternamente forte. mia madre..che pensavo, dentro di me, eternamente madre protettrice.
invece sono stanchi..invecchiati...mia madre per la malattia, mio padre per il perenne curarsi di lei...
Sono così..fragili.
Ci ho pensato e ripensato, in questi giorni in cui corro tanto e penso troppo.
Ho pensato a cosa fare per loro.
E magari è una stronzata galattica, ma ora che l'ho fatta..sto meglio.
mia madre adora i mercatini di natale, e ogni anno diceva che voleva andarci ma poi non si sa come si rimandava sempre. Un anno erano "lontani" (?), un anno non c'erano i soldi, un anno io ero piccola, un anno era in ospedale mia nonna.
Basta.
Ora ce l'ho fatta.
per una volta che la mia capacità di frugare internet serva a qualcosa.
la stronza in agenzia viaggi mi dice che a Trento non si trova niente, per il periodo di natale, che è tutto pieno.
mi guarda schifata.
Come se le avessi chiesto di organizzarmi un tour pedofilo in Thailandia. Stronza.
Ci vogliono 10 minuti, con la mia connessione pleistocenica, per reperire un grazioso hotel, dove la gentilissima operatrice mi detta al telefono gli estremi per il bonifico (non ho la carta di credito, sorry).
Mi sono svenata, un terzo del mio stipendio per due notti con colazione inclusa, ma mi rendo anche conto che se avessi uno stipendio normale non avrei nemmeno speso molto.
Sembra un gran bel posto. Centrale, facile da raggiungere, vicino a tutto.
E io guardo e riguardo il sito. E le camere. E il ristorante. E i mercatini. E tutto quanto.
E per la prima volta, in settimane, sento di aver fatto qualcosa di sensato.
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venerdì 30 ottobre 2009
domenica 11 ottobre 2009
con amore.
Ci ho messo diversi minuti a toglierti il telefono dalle mani.
Eppure vedevo le tue labbra contrarsi, il tuo viso arrossarsi, sentivo la tua voce salire di tono, e la sua uscire dal telefono così monotona e autocentrata.
Vedevo benissimo quanto ti stavi innervosendo, quanto ti costava parlare, rispiegare per l'ennesima volta la tua situazione.
Dev'essere orribile, essere prigionieri del proprio corpo. Sono sicura che avresti voluto gridare, agitarti, persino sbattere la porta e andartene.
Ma non lo puoi più fare. Una breve passeggiata ti stanca, se hai la mano impegnata sei già ferma lì, non puoi fare nessun altro gesto che reggere il telefono.
E io ci ho messo minuti, a fare il gesto che avrei dovuto fare subito.
Portarti via il telefono, poggiarmelo all'orecchio e poi interrompere, con voce pacata di rasoio, quel fiume torbido di parole.
avrei dovuto farlo prima. avrei dovuto farlo subito. Proteggerti, ora che sei fragile.
perchè non riesco a farlo? Lo so, non sono infallibile.
Eppure mi arrabbio con me stessa, vorrei essere scattante, una leonessa, per te, a volte.
L'altra parte di me, invece, vorrebbe ancora essere il tuo cucciolo. Vorrebbe vederti forte, sentirti come quando ero piccola e tu sapevi risolvere tutto.
E così ci metto minuti, ci metto tempo, a fare il gesto da adulta, ad alzarmi in piedi e, con tutta la delicatezza del mondo, sì, ma comunque in maniera inequivocabile, sostituirmi a te.
E' come ammetterlo nuovamente. Che i nostri ruoli, inesorabilmente, slittano e si ribaltano.
Mi viene da piangere, quando ti vedo all'improvviso mentre tu non mi stai guardando, e ho la sensazione, per un attimo, di cogliere come devi sentirti.
Mi sembra di vederti urlare dentro di te, imprigionata in quel guscio che non ti obbedisce come vorresti, e vorrei essere una di quelle guaritrici dei romanzi, e far sparire tutto.
In parte anche per egoismo, per averti di nuovo intera, per poter essere di nuovo io, almeno per un attimo, quella piccola e fragile.
A momenti sembri quella di prima, per un attimo, e io mi cullo nell'illusione di avere ancora tante pagine bianche da scriere. Poi l'immagine si sbriciola e all'improvviso vedo il tempo che si accanisce e sento la sabbia delle clessidre scorrere, e ci sono troppe cose che vorrei darti prima che sia troppo tardi.
Eppure vedevo le tue labbra contrarsi, il tuo viso arrossarsi, sentivo la tua voce salire di tono, e la sua uscire dal telefono così monotona e autocentrata.
Vedevo benissimo quanto ti stavi innervosendo, quanto ti costava parlare, rispiegare per l'ennesima volta la tua situazione.
Dev'essere orribile, essere prigionieri del proprio corpo. Sono sicura che avresti voluto gridare, agitarti, persino sbattere la porta e andartene.
Ma non lo puoi più fare. Una breve passeggiata ti stanca, se hai la mano impegnata sei già ferma lì, non puoi fare nessun altro gesto che reggere il telefono.
E io ci ho messo minuti, a fare il gesto che avrei dovuto fare subito.
Portarti via il telefono, poggiarmelo all'orecchio e poi interrompere, con voce pacata di rasoio, quel fiume torbido di parole.
avrei dovuto farlo prima. avrei dovuto farlo subito. Proteggerti, ora che sei fragile.
perchè non riesco a farlo? Lo so, non sono infallibile.
Eppure mi arrabbio con me stessa, vorrei essere scattante, una leonessa, per te, a volte.
L'altra parte di me, invece, vorrebbe ancora essere il tuo cucciolo. Vorrebbe vederti forte, sentirti come quando ero piccola e tu sapevi risolvere tutto.
E così ci metto minuti, ci metto tempo, a fare il gesto da adulta, ad alzarmi in piedi e, con tutta la delicatezza del mondo, sì, ma comunque in maniera inequivocabile, sostituirmi a te.
E' come ammetterlo nuovamente. Che i nostri ruoli, inesorabilmente, slittano e si ribaltano.
Mi viene da piangere, quando ti vedo all'improvviso mentre tu non mi stai guardando, e ho la sensazione, per un attimo, di cogliere come devi sentirti.
Mi sembra di vederti urlare dentro di te, imprigionata in quel guscio che non ti obbedisce come vorresti, e vorrei essere una di quelle guaritrici dei romanzi, e far sparire tutto.
In parte anche per egoismo, per averti di nuovo intera, per poter essere di nuovo io, almeno per un attimo, quella piccola e fragile.
A momenti sembri quella di prima, per un attimo, e io mi cullo nell'illusione di avere ancora tante pagine bianche da scriere. Poi l'immagine si sbriciola e all'improvviso vedo il tempo che si accanisce e sento la sabbia delle clessidre scorrere, e ci sono troppe cose che vorrei darti prima che sia troppo tardi.
lunedì 15 giugno 2009
...I don't want clever conversation...
Suppongo che Billy Joel lo cantase prefigurandosi le nostre telefonate.
Sono 30 anni che ci conosciamo, mutter
Mi verrebbe da azzardare che siamo in relativa confidenza, che mi conosci.
E allora, che cazzo di telefonata è, alle 9 del mio unico lunedì mattina tranquillo, mentre TU, lucertola oleosa che non sei altro, te ne stai spaparanzata in spiaggia da qualche parte?
"Cosa fai oggi?"
"...sgrunt?!"
"Ma...dormivi? Non dormi mai fino a tardi..."
"di solito lavoro. OGGI potevo dormire....ecco perchè..dormivo"
"Beh va beh cosa fai oggi, che sei a casa? non vai un po' al mare?"
"?!?!?"
"Ti farebbe bene sai un po' di sole e poi in neanche un'ora ci sei, ti metti lì un po' ..."
"mamma. mamma. MA-MMA. Sono 30 anni che mi fa schifo il sole,che mi dà fastidio il sole, che mi pizzica la pella, mi fa venire mal di testa...."
"sì va beh sei sempre esagerata..."
"ho la pressione di un criceto morto, al sole sto male.".
"...eh non c'è bisogno che ti incazzi così, se non vuoi andare al mare vai almeno al parco, ti porti un libro da leggere e ti abbronzi un po'..."
Mater dolorosa del mio cuore. Cosa non è chiaro del mio discorso?
NON.PRENDO.IL.SOLE.
Il mare mi piace alle 7 del mattino, o dalle 5 del pomeriggio in poi.
Da 30 anni a questa parte. O se no, facciamo un forfait, diciamo da 25 anni, tolti in primi passati in balia di maman e del suo irragionevole amore per l'estate.
Si accettano scommesse per la telefonata di domani.
Inizierà con un "hai poi preso un po' di sole ieri?" o un "allora c'era tanta gente al mare?".
Ah sweet sweet mom. Hai una sola mano funzionante..e devi proprio usarla per digitare il mio numero? Sì, mamacita, lo so, sono un mostro. Una figlia degenere. E sì, sì, ci sentiamo domani per il solito siparietto.
Sono 30 anni che ci conosciamo, mutter
Mi verrebbe da azzardare che siamo in relativa confidenza, che mi conosci.
E allora, che cazzo di telefonata è, alle 9 del mio unico lunedì mattina tranquillo, mentre TU, lucertola oleosa che non sei altro, te ne stai spaparanzata in spiaggia da qualche parte?
"Cosa fai oggi?"
"...sgrunt?!"
"Ma...dormivi? Non dormi mai fino a tardi..."
"di solito lavoro. OGGI potevo dormire....ecco perchè..dormivo"
"Beh va beh cosa fai oggi, che sei a casa? non vai un po' al mare?"
"?!?!?"
"Ti farebbe bene sai un po' di sole e poi in neanche un'ora ci sei, ti metti lì un po' ..."
"mamma. mamma. MA-MMA. Sono 30 anni che mi fa schifo il sole,che mi dà fastidio il sole, che mi pizzica la pella, mi fa venire mal di testa...."
"sì va beh sei sempre esagerata..."
"ho la pressione di un criceto morto, al sole sto male.".
"...eh non c'è bisogno che ti incazzi così, se non vuoi andare al mare vai almeno al parco, ti porti un libro da leggere e ti abbronzi un po'..."
Mater dolorosa del mio cuore. Cosa non è chiaro del mio discorso?
NON.PRENDO.IL.SOLE.
Il mare mi piace alle 7 del mattino, o dalle 5 del pomeriggio in poi.
Da 30 anni a questa parte. O se no, facciamo un forfait, diciamo da 25 anni, tolti in primi passati in balia di maman e del suo irragionevole amore per l'estate.
Si accettano scommesse per la telefonata di domani.
Inizierà con un "hai poi preso un po' di sole ieri?" o un "allora c'era tanta gente al mare?".
Ah sweet sweet mom. Hai una sola mano funzionante..e devi proprio usarla per digitare il mio numero? Sì, mamacita, lo so, sono un mostro. Una figlia degenere. E sì, sì, ci sentiamo domani per il solito siparietto.
mercoledì 7 gennaio 2009
grazie, mamma
"Sarà meglio che ti tieni il posto...cos'è questo atteggiamento...cerca ben di darti una calmata!"
grazie mamma.
Quando imparerò che con te non devo sfogarmi mai, che con te non posso mai esprimere sinceramente le mie preoccupazioni?
Quando imparerò che le uniche parole che vuoi sentirmi dire sono "va tutto benissimo"?
Non dovrei neanche rispondere al telefono, quando mi chiami e io ho bisogno di parlare.
Perchè finisce che, appunto, parlo, e invece con te l'unica strategia decente è il silenzio.
Essere liscia come una parete di vetro, non darti appigli per criticarmi.
Che risposta del cazzo "sarà meglio che ti tieni il posto".
Credi che vorrei farmi licenziare?
Credi che le cose che ho detto a te le abbia urlate in faccia a lei?
Non sono completamente idiota.
Ho solo detto quello che vorrei tanto succedesse, e ho solo espresso il mio schifo per il fatto che col mio contratto orrendo non ho diritto, lavorando sei giorni a settimana, mai nemmeno a un giorno di permesso NON PAGATO per andare a frequentare un micragnoso corso di aggiornamento.
Mi fai una cortesia, mamma?
Andresti a dar via il culo insieme a quell'altra stronza?
Grazie.
grazie mamma.
Quando imparerò che con te non devo sfogarmi mai, che con te non posso mai esprimere sinceramente le mie preoccupazioni?
Quando imparerò che le uniche parole che vuoi sentirmi dire sono "va tutto benissimo"?
Non dovrei neanche rispondere al telefono, quando mi chiami e io ho bisogno di parlare.
Perchè finisce che, appunto, parlo, e invece con te l'unica strategia decente è il silenzio.
Essere liscia come una parete di vetro, non darti appigli per criticarmi.
Che risposta del cazzo "sarà meglio che ti tieni il posto".
Credi che vorrei farmi licenziare?
Credi che le cose che ho detto a te le abbia urlate in faccia a lei?
Non sono completamente idiota.
Ho solo detto quello che vorrei tanto succedesse, e ho solo espresso il mio schifo per il fatto che col mio contratto orrendo non ho diritto, lavorando sei giorni a settimana, mai nemmeno a un giorno di permesso NON PAGATO per andare a frequentare un micragnoso corso di aggiornamento.
Mi fai una cortesia, mamma?
Andresti a dar via il culo insieme a quell'altra stronza?
Grazie.
domenica 6 gennaio 2008
toccata e fuga.
ore 16. Ieri. telefonata.
-...vieni a pranzo da noi domani?
- ok mamma.
- ciao
- ciao.
ore 12.15. Oggi.Casa di mia madre.
Campanello. Porta che si apre.
-...cosa fai qui?
- non mi aspettavi a pranzo??
- no veramente noi abbiamo già mangiato.
- alle 12.15?!?!?!
- sì. non pensavo che poi venissi. se vuoi mettiti su un po' di acqua e mangia. io mi stendo un po'.
- va beh allora vado a casa mia.
- come vuoi...ciao
- ciao
Che nervoso che mi viene in queste liete occasioni familiari.
La visita domenicale più veloce della luce.
Bon appetit.
-...vieni a pranzo da noi domani?
- ok mamma.
- ciao
- ciao.
ore 12.15. Oggi.Casa di mia madre.
Campanello. Porta che si apre.
-...cosa fai qui?
- non mi aspettavi a pranzo??
- no veramente noi abbiamo già mangiato.
- alle 12.15?!?!?!
- sì. non pensavo che poi venissi. se vuoi mettiti su un po' di acqua e mangia. io mi stendo un po'.
- va beh allora vado a casa mia.
- come vuoi...ciao
- ciao
Che nervoso che mi viene in queste liete occasioni familiari.
La visita domenicale più veloce della luce.
Bon appetit.
martedì 25 dicembre 2007
lunedì 24 dicembre 2007
studiando
Merda.
appena metto già il telefono con te ricomincio a studiare.
e sai cosa?
leggo che secondo Ellis i pensieri "irrazionali" che più spesso si radicano in noi sono:
"1) per un essere umano adulto è un bisogno pressante essere amato o approvato dalle persone importanti della collettività in cui vive.
2) si deve essere totalmente competenti, adeguati e vincenti sotto ogni aspetto per potersi considerare degni di valore".
Merda.
Il punto 1 sono io. Il punto 2 me l'hai insegnato tu.
Io ho un bisogno enorme di essere amata e approvata da te, e tu mi sbatti in faccia l'articolo 2 della tua personale costituzione: devi essere adeguata competente brava ottima SOTTO OGNI ASPETTO, se vuoi esser degna di amore. Se no impiccati.
Non se ne esce. Non ne esco.
appena metto già il telefono con te ricomincio a studiare.
e sai cosa?
leggo che secondo Ellis i pensieri "irrazionali" che più spesso si radicano in noi sono:
"1) per un essere umano adulto è un bisogno pressante essere amato o approvato dalle persone importanti della collettività in cui vive.
2) si deve essere totalmente competenti, adeguati e vincenti sotto ogni aspetto per potersi considerare degni di valore".
Merda.
Il punto 1 sono io. Il punto 2 me l'hai insegnato tu.
Io ho un bisogno enorme di essere amata e approvata da te, e tu mi sbatti in faccia l'articolo 2 della tua personale costituzione: devi essere adeguata competente brava ottima SOTTO OGNI ASPETTO, se vuoi esser degna di amore. Se no impiccati.
Non se ne esce. Non ne esco.
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...libri...frasi...,
a' famigghia
Mai
Come cazzo ci riesci???
SEMPRE.
Ti bastano 30 secondi e il tono di voce giusto.
E io mi sento una merda incapace e inutile.
Di più. Un grumo, un nodo, un errore, un virus.
Riesci a vanificare tutto tutto tutto tutto tutto tutto.
Credi che non ci stia provando? Credi che non mi stia sforzando nella mia vita?
Non è possibile che solo perchè ti ho chiesto di farlo oggi pomeriggio e non stamattina, tu debba diventare così gelida. e soprattutto dirmi quelle cose.
Cazzo. Ma è possibile che io diventi subito un mostro appena non corrispondo alle tue aspettative?
Non fai che ripetermi che tu per me hai fatto e brigato.
Lo so anch'io. Ma io mi sto impegnando.
Sono 28 anni che cerco di renderti fiera di me, che cerco di arginare il fiume di inesattezze che mi attribuisci.
Mi dispiace, non sono mai come vorresti. Conoscendoti ti chiederai dove hai sbagliato, pur facendo del tuo meglio. Che cazzo hai combinato, perchè nonostante tutto io venissi fuori così.
Non so cosa dirti.
Forse avresti dovuto costruirti un Golem.
Se ti è di conforto, sappi che i dotti lacrimali mi funzionano benissimo, e grazie a te l'ho appena riconfermato.
Vorrei strapparmi il cuore dal petto e tirartelo, a volte. così puoi farci quello che ti pare.
Tanto non va bene mai.
SEMPRE.
Ti bastano 30 secondi e il tono di voce giusto.
E io mi sento una merda incapace e inutile.
Di più. Un grumo, un nodo, un errore, un virus.
Riesci a vanificare tutto tutto tutto tutto tutto tutto.
Credi che non ci stia provando? Credi che non mi stia sforzando nella mia vita?
Non è possibile che solo perchè ti ho chiesto di farlo oggi pomeriggio e non stamattina, tu debba diventare così gelida. e soprattutto dirmi quelle cose.
Cazzo. Ma è possibile che io diventi subito un mostro appena non corrispondo alle tue aspettative?
Non fai che ripetermi che tu per me hai fatto e brigato.
Lo so anch'io. Ma io mi sto impegnando.
Sono 28 anni che cerco di renderti fiera di me, che cerco di arginare il fiume di inesattezze che mi attribuisci.
Mi dispiace, non sono mai come vorresti. Conoscendoti ti chiederai dove hai sbagliato, pur facendo del tuo meglio. Che cazzo hai combinato, perchè nonostante tutto io venissi fuori così.
Non so cosa dirti.
Forse avresti dovuto costruirti un Golem.
Se ti è di conforto, sappi che i dotti lacrimali mi funzionano benissimo, e grazie a te l'ho appena riconfermato.
Vorrei strapparmi il cuore dal petto e tirartelo, a volte. così puoi farci quello che ti pare.
Tanto non va bene mai.
martedì 11 dicembre 2007
teoria
L'irritante teoria di mia madre è che se non mi impegnassi così tanto a buttarmi via, sarei una ragazza meravigliosa.
"fai di tutto per sembrare un mostro...".
Segue dettagliato elenco di nefandezze e attentati a me stessa che starei compiendo.
Poi ti lamenti che non ti racconto nulla di me. Da queste poche briciole guarda cosa ne cavi fuori.
Se ti dicessi anche il resto urleresti solo più forte, non faccio che proteggerti, pensa un po'.
Solo che parti da un presupposto del cazzo.
Non c'è nessuna Belle nascosta dentro questa Bestia di tua figlia.
Vorresti per favore capire questo? Non sto nascondendo le mie parti migliori per mostrare solo quelle peggiori. Lo pensi tu, questo. E io non lo so perchè mi dici così.
Ti sembro davvero così terribile?
Che cazzo di discorso è "saresti una ragazza meravigliosa, se la smettessi di dare il peggio di te".
Sei mia madre, dimmi che vado bene, una volta tanto. Non sempre " se se se".
Non me ne frega come sarei "se". non aspiro a cose troppo grandi, come essere meravigliosa, ma non sto neanche cercando di vincere il premio come peggiore individuo dell'anno.
Credi davvero che stia rintuzzando le mie supposte doti nascoste per fare dispetto a qualcuno? Non ti sembra un ragionamento vagamente psicopatico?
Non ho nessun tesoro nascosto, dentro. Solo dosi massicce di tutto quello che traspare fuori.
Sarebbe tanto bello se tu lo capissi e pensassi che non è poi tutto ciarpame.
"fai di tutto per sembrare un mostro...".
Segue dettagliato elenco di nefandezze e attentati a me stessa che starei compiendo.
Poi ti lamenti che non ti racconto nulla di me. Da queste poche briciole guarda cosa ne cavi fuori.
Se ti dicessi anche il resto urleresti solo più forte, non faccio che proteggerti, pensa un po'.
Solo che parti da un presupposto del cazzo.
Non c'è nessuna Belle nascosta dentro questa Bestia di tua figlia.
Vorresti per favore capire questo? Non sto nascondendo le mie parti migliori per mostrare solo quelle peggiori. Lo pensi tu, questo. E io non lo so perchè mi dici così.
Ti sembro davvero così terribile?
Che cazzo di discorso è "saresti una ragazza meravigliosa, se la smettessi di dare il peggio di te".
Sei mia madre, dimmi che vado bene, una volta tanto. Non sempre " se se se".
Non me ne frega come sarei "se". non aspiro a cose troppo grandi, come essere meravigliosa, ma non sto neanche cercando di vincere il premio come peggiore individuo dell'anno.
Credi davvero che stia rintuzzando le mie supposte doti nascoste per fare dispetto a qualcuno? Non ti sembra un ragionamento vagamente psicopatico?
Non ho nessun tesoro nascosto, dentro. Solo dosi massicce di tutto quello che traspare fuori.
Sarebbe tanto bello se tu lo capissi e pensassi che non è poi tutto ciarpame.
domenica 25 novembre 2007
'notte
"...hai chiuso bene a chiave?"
"sì"
"lo sai lo dico per te"
"sì"
"è che mi preoccupo. Stai sempre sola. stai bene? non dici mai niente...non racconti mai...non ti senti troppo sola? sei così sola..."
"yuppie...grazie mamma sei una ventata di ottimismo.."
"Dai lo dico per te che sei semp.."
"..ho chiuso bene a chiave."
"buonanotte allora"
" 'notte".
-click-
"sì"
"lo sai lo dico per te"
"sì"
"è che mi preoccupo. Stai sempre sola. stai bene? non dici mai niente...non racconti mai...non ti senti troppo sola? sei così sola..."
"yuppie...grazie mamma sei una ventata di ottimismo.."
"Dai lo dico per te che sei semp.."
"..ho chiuso bene a chiave."
"buonanotte allora"
" 'notte".
-click-
venerdì 16 novembre 2007
Non è lineare, cazzo
Le cose comunque stanno così.
Pochissimo tempo dopo il mio trasferimento, tu hai avuto un ictus.
Per il quale non sono state trovate cause.
E allora. Io non dico che sia stato VOLUTO, cazzo di budda.
Io dico solo che c'è un legame.
Il sistema cambiava, e in qualche modo quell'ictus era l'estremo colpo di mano per tenerlo insieme e non farlo collassare.
Io come al solito, come sintetizzi tu sono una stronza.
Non tornai, allora.
Ictus. E tua figlia rimane a vivere lontano. Non torna di corsa.
Il sistema è collassato.
Credi che non mi senta in colpa per niente? non è così.
Mi hai educato alla colpa. La porto dentro di me come il figlio che forse non avrò mai.
Ma non tornai allora, e ancora penso di aver fatto bene.
E ora, che succede?
Il sistema è collassato.
Ma ora ne esiste uno nuovo, meno fermo, meno rassicurante per te.
ma funziona.
La situazione è questa.
E' accaduto. Aveva delle ragioni. Ed è triste.
Pochissimo tempo dopo il mio trasferimento, tu hai avuto un ictus.
Per il quale non sono state trovate cause.
E allora. Io non dico che sia stato VOLUTO, cazzo di budda.
Io dico solo che c'è un legame.
Il sistema cambiava, e in qualche modo quell'ictus era l'estremo colpo di mano per tenerlo insieme e non farlo collassare.
Io come al solito, come sintetizzi tu sono una stronza.
Non tornai, allora.
Ictus. E tua figlia rimane a vivere lontano. Non torna di corsa.
Il sistema è collassato.
Credi che non mi senta in colpa per niente? non è così.
Mi hai educato alla colpa. La porto dentro di me come il figlio che forse non avrò mai.
Ma non tornai allora, e ancora penso di aver fatto bene.
E ora, che succede?
Il sistema è collassato.
Ma ora ne esiste uno nuovo, meno fermo, meno rassicurante per te.
ma funziona.
La situazione è questa.
E' accaduto. Aveva delle ragioni. Ed è triste.
venerdì 9 novembre 2007
Il problema è che
tu mi dici che mi vuoi sincera.
ma mi vuoi anche gradevole e piacevole compagnia.
E io non lo sono.
Mi stai mettendo di fronte al famoso "doppio legame"( "sii spontaneo", "dominami adesso", "sii indipendente da me da ora" ), e vorresti che io trovassi la strada per uscirne?
La so.
Mentirti. Anche a te.
Vuoi i sorrisi? Sorrido.
Vuoi che sia allegra? no problem.
Ma poi non venire a dire che non sono onesta.
Non si può avere tutto dalla vita.
Non ti ho chiesto niente, ho detto solo quello che penso e mi dici che mi faccio del male, che devo uscire e sorridere e fare.
E con chi dovrei fare tutto questo?
Non c'è nessuno.
Piantatela per favore di dirmi questa cazzata. Perchè anche tu, che sei la prima a ripetermelo, poi STRANO ma non ci sei mai.
E allora sono solo cazzate, e come sto zitta io state zitti voi.
Che cazzo.
Non ho chiesto niente, ho solo risposto alla tua domanda.
se la risposta non ti va bene puoi fare dei metri.
Come tutti.
ma mi vuoi anche gradevole e piacevole compagnia.
E io non lo sono.
Mi stai mettendo di fronte al famoso "doppio legame"( "sii spontaneo", "dominami adesso", "sii indipendente da me da ora" ), e vorresti che io trovassi la strada per uscirne?
La so.
Mentirti. Anche a te.
Vuoi i sorrisi? Sorrido.
Vuoi che sia allegra? no problem.
Ma poi non venire a dire che non sono onesta.
Non si può avere tutto dalla vita.
Non ti ho chiesto niente, ho detto solo quello che penso e mi dici che mi faccio del male, che devo uscire e sorridere e fare.
E con chi dovrei fare tutto questo?
Non c'è nessuno.
Piantatela per favore di dirmi questa cazzata. Perchè anche tu, che sei la prima a ripetermelo, poi STRANO ma non ci sei mai.
E allora sono solo cazzate, e come sto zitta io state zitti voi.
Che cazzo.
Non ho chiesto niente, ho solo risposto alla tua domanda.
se la risposta non ti va bene puoi fare dei metri.
Come tutti.
domenica 28 ottobre 2007
...domenica...
Domenica. Ora di pranzo.
Antefatto: mia madre ieri mi chiede di andare da lei oggi, per pranzo,e preparare il risotto alla zucca. ok.
Mi presento alle 12.00, il risotto si fa in un quarto d'ora circa.
Mia madre sta finendo un piatto di pasta.
Mio padre sta per attaccare col suo, di piatto.
"Ho cambiato idea, ho pensato che lo puoi fare un'altra volta".
Risultato, la sua voce che mi urla mentre me ne vado "sei scorbutica."
Domenica. Ora di pranzo.
la zucca si è cotta in 5 minuti, l'ho infarcita di pepe, curry, rosmarino, salvia e un pizzico di sale.
Mangio davanti al pc.
Finisco di vedermi Clerks, che non è male...
"Ragazzi è importante fare un lavoro che ti faccia sentire gratificato, io per esempio masturbo manualmente gli animali per l'inseminazione artificiale."
Oggi c'era il ritorno all'ora solare e io mi sono alzata alle nove. cioè alle otto. La giornata è sempre più rutilante.
Buon autunno a tutti.
Antefatto: mia madre ieri mi chiede di andare da lei oggi, per pranzo,e preparare il risotto alla zucca. ok.
Mi presento alle 12.00, il risotto si fa in un quarto d'ora circa.
Mia madre sta finendo un piatto di pasta.
Mio padre sta per attaccare col suo, di piatto.
"Ho cambiato idea, ho pensato che lo puoi fare un'altra volta".
Risultato, la sua voce che mi urla mentre me ne vado "sei scorbutica."
Domenica. Ora di pranzo.
la zucca si è cotta in 5 minuti, l'ho infarcita di pepe, curry, rosmarino, salvia e un pizzico di sale.
Mangio davanti al pc.
Finisco di vedermi Clerks, che non è male...
"Ragazzi è importante fare un lavoro che ti faccia sentire gratificato, io per esempio masturbo manualmente gli animali per l'inseminazione artificiale."
Oggi c'era il ritorno all'ora solare e io mi sono alzata alle nove. cioè alle otto. La giornata è sempre più rutilante.
Buon autunno a tutti.
mercoledì 15 agosto 2007
Buon Ferragosto mammina
- Ti disturbo?
- no
- Sei sveglia?
- sì.
- vai da qualche parte oggi?
- no
- ??? non fai niente?!?!?!
-.....
- certo che non hai mai nessuno...
E' noioso tutto ciò. perchè devi continuamente aver prova della mia inettitudine? Cosa ne sai.
Non ho più voglia di discuterne, i copioni sono impolverati e aperti sempre alla stessa pagina.
Sono sicura che più tardi tenterai di nuovo la solita diffusa trattazione dell'argomento " devi sbrigarti - o sarà sempre peggio" e io scapperò a casa con la voglia di piangere. Buon ferragosto.
- no
- Sei sveglia?
- sì.
- vai da qualche parte oggi?
- no
- ??? non fai niente?!?!?!
-.....
- certo che non hai mai nessuno...
E' noioso tutto ciò. perchè devi continuamente aver prova della mia inettitudine? Cosa ne sai.
Non ho più voglia di discuterne, i copioni sono impolverati e aperti sempre alla stessa pagina.
Sono sicura che più tardi tenterai di nuovo la solita diffusa trattazione dell'argomento " devi sbrigarti - o sarà sempre peggio" e io scapperò a casa con la voglia di piangere. Buon ferragosto.
venerdì 27 luglio 2007
chissà se l'hai capito. stavolta.
"ti ricordi, Michele? ti ricordi? ti ricordi? ti ricordi?"
questa volta...NO.
Spiazzata eh? tu che già pregustavi il calore dolciastro del sangue.
Niente. Non ricordo. Non esiste che io ricordi. Prova a costringermi , ma non ti dirò mai sì.
Mi sono rotta.
Basta. Le cicatrici sono ormai strisce di tigre, tutt'uno col mio corpo.
Le ho fatte mie e le porto in giro come se fossimo nate insieme, naturali e senza dolore.
Non puoi più farmi niente.
Sono giovane e forte. non più piccola e spaventata.
Dovresti finalmente accorgerti che tutto è cambiato.
Io ora sono la tigre, e lei è diventata il mio cucciolo.
Ho grandi zanne e unghie lunghe per difenderla, sappilo.
So ringhiare, balzare e sbranare se necessario.
Non puoi più raggiungerla, se non passando su di me, e sai che non puoi più.
Ricordati di questo. Non hai più breccia da cui passare.
Finchè io sarò qui. E io sarò qui. Sono tornata per restare.
Tu non vedi oltre il tuo naso, non esci mai da te stessa neanche per sfiorare il pensiero altrui. Ma attenta.
Sei sul filo sottile di una corda tesa.
Prima che sia tardi, smettila con gli affondi e le sortite inutili.
Non ti rendi conto che lei è ciò che ti salva?
Tu continui ad attaccare, credendo di vincere. E invece.
Dovesse mai accaderle qualcosa...lo sai...non avresti più nulla, IO non avrei più la sua mano a trattenermi il braccio. Lo capisci questo?
Dura...è questo che pensi di me. Non lo so, non credo.
Ma se ti piace pensalo. E ricordati che ancora non sai cosa sarebbe senza quella mano leggera che mi ferma.
Prega che la stretta non si allenti mai. O che tu capisca in tempo.
E non serve neanche minacciarla con l'assegno.
Non ce n'è bisogno. Una tigre sa sempre come portare cibo al cucciolo. Ricordatelo. Io sono qui, adesso. E ti tengo d'occhio.
questa volta...NO.
Spiazzata eh? tu che già pregustavi il calore dolciastro del sangue.
Niente. Non ricordo. Non esiste che io ricordi. Prova a costringermi , ma non ti dirò mai sì.
Mi sono rotta.
Basta. Le cicatrici sono ormai strisce di tigre, tutt'uno col mio corpo.
Le ho fatte mie e le porto in giro come se fossimo nate insieme, naturali e senza dolore.
Non puoi più farmi niente.
Sono giovane e forte. non più piccola e spaventata.
Dovresti finalmente accorgerti che tutto è cambiato.
Io ora sono la tigre, e lei è diventata il mio cucciolo.
Ho grandi zanne e unghie lunghe per difenderla, sappilo.
So ringhiare, balzare e sbranare se necessario.
Non puoi più raggiungerla, se non passando su di me, e sai che non puoi più.
Ricordati di questo. Non hai più breccia da cui passare.
Finchè io sarò qui. E io sarò qui. Sono tornata per restare.
Tu non vedi oltre il tuo naso, non esci mai da te stessa neanche per sfiorare il pensiero altrui. Ma attenta.
Sei sul filo sottile di una corda tesa.
Prima che sia tardi, smettila con gli affondi e le sortite inutili.
Non ti rendi conto che lei è ciò che ti salva?
Tu continui ad attaccare, credendo di vincere. E invece.
Dovesse mai accaderle qualcosa...lo sai...non avresti più nulla, IO non avrei più la sua mano a trattenermi il braccio. Lo capisci questo?
Dura...è questo che pensi di me. Non lo so, non credo.
Ma se ti piace pensalo. E ricordati che ancora non sai cosa sarebbe senza quella mano leggera che mi ferma.
Prega che la stretta non si allenti mai. O che tu capisca in tempo.
E non serve neanche minacciarla con l'assegno.
Non ce n'è bisogno. Una tigre sa sempre come portare cibo al cucciolo. Ricordatelo. Io sono qui, adesso. E ti tengo d'occhio.
mercoledì 2 maggio 2007
errare
Errare è umano.
Chissà se tu te ne ricordi. Errare è umano. Errare, vagabondare, girovagare. Tutto questo è umano.
Non esiste solo quella strada lastricata dritta lucida, ossessivamente lastricatadrittalucida . E se anche fosse, io non sono capace di seguirla. A volte penso che vorrei e dovrei, ci provo. Ma se non sento quello che faccio, fallisco. Come le corazze vuote degli eserciti fantasma, mi affloscio su me stessa con fragore metallico e non resta nulla.
ma cosa ti resta poi, cosa ti resta, dici.
Non lo so. Ricordi. Pensieri. Sensazioni. A te invece cosa resta, di più?
Per me non è spreco, non è buttar via me stessa.
Errando mi succede di lasciare impigliate parti di me in giro...un pezzo di cuore lì, qualche pensiero qui, una manciata di carezze là.
Non rimpiango nessuna di queste cose. Erano mie e ho scelto di regalarle. E tu dici sprecare, buttare, dare in pasto.
Come vuoi, sono sicura che pensi che erri solo chi sbaglia, e non i viaggiatori senza meta (a te) conosciuta.
In cambio di cosa, dici.
In cambio di un sacco di cose che tu scacci con un gesto della mano, briciole indegne di nota, sassolini sulla tua carreggiata immacolata.
In cambio di queste rughette ai lati della bocca.
In cambio degli occhi umidi quando poi.
In cambio del sentirmi me stessa, che non significa bene, che non significa allegra, che significa me.
Per me sono importanti. Lo capici questo?
Importanti, belle, vivificanti, necessarie. Per me. Per questo essere che sono io.
Mi hanno raccontato una cosa, mi torna in mente ora.
Un ghepardo può correre, in linea retta, anche oltre i 100 km/h.
Una gazzella sicuramente no. Sai cosa mi hanno detto? Che le gazzelle corrono a zig zag...perchè in questo modo il ghepardo è costretto a rallentare e a perdere parte del suo naturale vantaggio.
E' qualcosa che pare valga anche con i coccodrilli. Procedere a zig zag.
Mi torna in mente ora.
Chissà se tu te ne ricordi. Errare è umano. Errare, vagabondare, girovagare. Tutto questo è umano.
Non esiste solo quella strada lastricata dritta lucida, ossessivamente lastricatadrittalucida . E se anche fosse, io non sono capace di seguirla. A volte penso che vorrei e dovrei, ci provo. Ma se non sento quello che faccio, fallisco. Come le corazze vuote degli eserciti fantasma, mi affloscio su me stessa con fragore metallico e non resta nulla.
ma cosa ti resta poi, cosa ti resta, dici.
Non lo so. Ricordi. Pensieri. Sensazioni. A te invece cosa resta, di più?
Per me non è spreco, non è buttar via me stessa.
Errando mi succede di lasciare impigliate parti di me in giro...un pezzo di cuore lì, qualche pensiero qui, una manciata di carezze là.
Non rimpiango nessuna di queste cose. Erano mie e ho scelto di regalarle. E tu dici sprecare, buttare, dare in pasto.
Come vuoi, sono sicura che pensi che erri solo chi sbaglia, e non i viaggiatori senza meta (a te) conosciuta.
In cambio di cosa, dici.
In cambio di un sacco di cose che tu scacci con un gesto della mano, briciole indegne di nota, sassolini sulla tua carreggiata immacolata.
In cambio di queste rughette ai lati della bocca.
In cambio degli occhi umidi quando poi.
In cambio del sentirmi me stessa, che non significa bene, che non significa allegra, che significa me.
Per me sono importanti. Lo capici questo?
Importanti, belle, vivificanti, necessarie. Per me. Per questo essere che sono io.
Mi hanno raccontato una cosa, mi torna in mente ora.
Un ghepardo può correre, in linea retta, anche oltre i 100 km/h.
Una gazzella sicuramente no. Sai cosa mi hanno detto? Che le gazzelle corrono a zig zag...perchè in questo modo il ghepardo è costretto a rallentare e a perdere parte del suo naturale vantaggio.
E' qualcosa che pare valga anche con i coccodrilli. Procedere a zig zag.
Mi torna in mente ora.
domenica 22 aprile 2007
"salmi" domenicali
...e un uomo che si prenda cura...e non credi che sia vuota, così, voglio dire? ...lo sai che io..che noi...ma vedi...per te....eri così piccola...credevamo....non vorresti tu?...ma non ci pensi mai? e poi che pensi? ...cosa credi...non ti va?....una persona...un posto sicuro? lo so ...ma con impegno...i compromessi...no, è che ho paura, poi ti incazzi se te lo dico mai io lo penso...sai a volte...capisci? ...la vita..le persone...non pensi che diventerà sempre più dura?...che poi eri bella...per me sei bella, e anche brava lo sai....cioè, vedi...ma dico....sai...io lo penso..ma tu dovresti...non si può mai parlare con te...mi dispiace che stai così...no seì sprecata sei...sei tu....ma nessuno nessuno ti chiede mai? ...gli uomini sai..non sembra ma...forse tu...ma il lavoro il lavoro...anche ....perchè non riesci mai?..che c'è...noi pensavamo...sai...così piccola...pensi sempre che...e poi ....però la casa sì....quello va bene...ma magari ...impegnandoti...sì sì l'hai già detto che..ma io dicevo...sai..tipo...è che mi dispiace...qualcuno alla sera...sembri così lontana...forse non sai....non so...sai un modo, ogni tanto...non sai farti valere..neanche lì...e non ti incazzare..che gli altri...li vedi...han sempre cose lavoro soldi qualcuno...è la stessa cosa invece...impegno...costanza..ti sei arresa?...che vuoi fare..no dillo..che vuoi fare..uno poi lo sa...uno poi lo sa e smette di sperarci...e sei tu che urli...che poi uno chiede...non si può neanche...perchè dico io...un uomo...non potresti? ma cos'hai poi...non parli...non fai...speravo che...e tu stai lì...ma quello giusto magari...io pensavo...che poi...che poi eri così bella, da piccola...
sabato 7 aprile 2007
l'essenza peggiore
Di nuovo a parlare di te. Lo so che ci sono stati momenti migliori. Più felici. Lo so che preferiresti altri ricordi. Tipo i tuoi occhi improvvisamente verdi, o le tue sfoglie da primo premio. Ma io non me lo dimenticherò mai il peso improvvisamente diverso della tua mano. Quell'ultimo respiro profondo.
Il prima. Il dopo. E' tutto diverso. Lo so che sono grande ormai. Sono grande da una ventina d'anni, lo sai. non è quello. Vorrei portarti mano per mano qui, nella mia vita. chissà cosa diresti, chissà come lo diresti. non ricordo più bene la tua voce. Il rovescio è che tu almeno non vedi, credo. Che tante cose non sono come avresti voluto. Che per quanto sia vero che dal letame poi....io ho paura che non sia così. Non mi sento terra buona. Mi passavi le tue mani lunghe tra i capelli, omaraccio omaraccio come farai da grande? Dicevi porta pazienza, lo sai è fatto così, è fatta così, lo sai, per me, fallo per me. Taci. Sorridi. Non importa sai, in fondo so che mi vuole bene. già....ma sai che ho scoperto che esistono altri modi di voler bene? sai? non lo diresti mai..ma sono così diversi da quelli. Sono più simili a com'eri tu con me in quei momenti vaghi di troppo tempo fa.
E' un linguaggio dimenticato. E io ho tanta paura di avere ormai la voce atrofizzata. E non so come fare a ritrovarla. Se mai l'ho avuta. Ti preoccupavi...ven aquè c't svers e miel in't la testa d'avdè s'la conta un po'... forse avresti dovuto. Magari serviva. Ho paura che se qualcuno allunga la mano inavvertitamente verso di me, si punga. Forse solo le tue mani indurite dagli anni non sentivano nulla, passando nel mio nido di capelli.
Il prima. Il dopo. E' tutto diverso. Lo so che sono grande ormai. Sono grande da una ventina d'anni, lo sai. non è quello. Vorrei portarti mano per mano qui, nella mia vita. chissà cosa diresti, chissà come lo diresti. non ricordo più bene la tua voce. Il rovescio è che tu almeno non vedi, credo. Che tante cose non sono come avresti voluto. Che per quanto sia vero che dal letame poi....io ho paura che non sia così. Non mi sento terra buona. Mi passavi le tue mani lunghe tra i capelli, omaraccio omaraccio come farai da grande? Dicevi porta pazienza, lo sai è fatto così, è fatta così, lo sai, per me, fallo per me. Taci. Sorridi. Non importa sai, in fondo so che mi vuole bene. già....ma sai che ho scoperto che esistono altri modi di voler bene? sai? non lo diresti mai..ma sono così diversi da quelli. Sono più simili a com'eri tu con me in quei momenti vaghi di troppo tempo fa.
E' un linguaggio dimenticato. E io ho tanta paura di avere ormai la voce atrofizzata. E non so come fare a ritrovarla. Se mai l'ho avuta. Ti preoccupavi...ven aquè c't svers e miel in't la testa d'avdè s'la conta un po'... forse avresti dovuto. Magari serviva. Ho paura che se qualcuno allunga la mano inavvertitamente verso di me, si punga. Forse solo le tue mani indurite dagli anni non sentivano nulla, passando nel mio nido di capelli.
sabato 10 marzo 2007
Lama di bisturi
I rapporti familiari appartengono a un piano in cui non si applicano le regole comuni di giudizio e di condotta. Sono un labirinto di tensioni, litigi e riconciliazioni, la cui logica contraddice se stessa, la cui etica ha le radici in una giungla accogliente, e i cui valori e criteri sono distorti come lo spazio curvo di un universo chiuso in se stesso. E' un universo saturato di ricordi - ma ricordi da cui non si è tratta alcuna lezione; saturato di un passato che non fornisce alcuna guida per il futuro. Perchè in questo universo, dopo ogni crisi e riconciliazione, il tempo ricomincia sempre da capo e la storia è sempre all'anno zero.
Koestler, 1954 in: Watzlawick "Pragmatica della comunicazione umana"
Esatto. un pensiero affilato e preciso.
Koestler, 1954 in: Watzlawick "Pragmatica della comunicazione umana"
Esatto. un pensiero affilato e preciso.
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...libri...frasi...,
a' famigghia
mercoledì 7 marzo 2007
"sempre lì stai...sempre lì...e quando migliori un po'?"
Che sia sensazione o realtà..la sintesi è comunque...un'oca che tenta, quando crede che nessuno la veda, di svolazzare in giro.
E poi ripiomba fragorosa nella sua pozzangheretta.
Hai sempre voluto e sperato che raggiungessi una qualche vetta. Tangibile possibilmente. Raccontabile. Descrivibile.
L'ultima volta giugno del 98, credo, che sei stata veramente a posto. Che sono stata veramente come volevi.
Dopo sì...ma sì...brava...dai...ma potevi arrivare al massimo no?
Da quel giorno di febbraio poi il vuoto, più niente da annoverare tra le cose ben fatte, sempre un arrancare perenne nella folla.
Lo so che sono una delusione per te. Credi che non lo sia per me? mi dispiace, avrei voluto essere meglio. Più capace. Mi hai sempre detto "le persone devono sfruttare quel che hanno. Bellezza. Soldi. Talenti. Tu dvi sfruttare quel che hai tu. sei intelligente. Studia, impegnati, questo devi fare".
Ho studiato, lavorato, imparato. Diligente a modo mio, lo so.
Ma non sono abbastanza brava, mi dispiace.
Non funziono bene, impegnandomi tanto posso evitare di scivolare sempre più giù...ma non imparerò mai a volare, mi dispiace.
Ho sbagliato a cercare di farlo...come dico sempre...non cavi sangue dalle rape.
Continuo a provare, starnazzo e cado. Non è questione di allenamento qui. E' questione come la mia pagella di seconda media.
Educazione fisica. Impegno molto buono. Risultati quasi discreti. Oh yeah.
E poi ripiomba fragorosa nella sua pozzangheretta.
Hai sempre voluto e sperato che raggiungessi una qualche vetta. Tangibile possibilmente. Raccontabile. Descrivibile.
L'ultima volta giugno del 98, credo, che sei stata veramente a posto. Che sono stata veramente come volevi.
Dopo sì...ma sì...brava...dai...ma potevi arrivare al massimo no?
Da quel giorno di febbraio poi il vuoto, più niente da annoverare tra le cose ben fatte, sempre un arrancare perenne nella folla.
Lo so che sono una delusione per te. Credi che non lo sia per me? mi dispiace, avrei voluto essere meglio. Più capace. Mi hai sempre detto "le persone devono sfruttare quel che hanno. Bellezza. Soldi. Talenti. Tu dvi sfruttare quel che hai tu. sei intelligente. Studia, impegnati, questo devi fare".
Ho studiato, lavorato, imparato. Diligente a modo mio, lo so.
Ma non sono abbastanza brava, mi dispiace.
Non funziono bene, impegnandomi tanto posso evitare di scivolare sempre più giù...ma non imparerò mai a volare, mi dispiace.
Ho sbagliato a cercare di farlo...come dico sempre...non cavi sangue dalle rape.
Continuo a provare, starnazzo e cado. Non è questione di allenamento qui. E' questione come la mia pagella di seconda media.
Educazione fisica. Impegno molto buono. Risultati quasi discreti. Oh yeah.
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