venerdì 30 maggio 2008

dire a me stessa

le cose che dico ai pazienti.
le cose che faccio dire a loro.
le cose a cui arriviamo dopo un'ora sudata su quelle sedie.
Ripeterle a me stessa.
Per questi momenti come adesso in cui mi sento una scarpa vecchia e inutile che gioca a fare il sandalo di vernice.
Sono così stanca.

sabato 24 maggio 2008

Mi sono rotta

di sentir parlare di bello bella bellezza inestetismi cura curati sistemati guardati.
mi sono rotta.
Non ho mai puntato sull'aspetto.
Sono sempre stata una ragazza che pensava. Mi hanno educata a leggere e studiare e ascoltare.
E ora mi sono rotta.
Di sentirmi ripetere che questo sì, è carino, ma non è la cosa più importante.
Che se io fossi più curata, più bella, più tutto.
Che se io mi "tenessi" di più.
Basta.
mi sono rotta.
Non sono mai stata la bella della situazione, e non ho mai nemmeno mirato ad esserlo.
Ma non è giusto che mi si debba imporre qualcosa. Chiedere sempre di essere diversa se no non ha nemmeno senso parlarmi.
Non chiedo a nessuno di desiderarmi o di voltarsi a guardare quando passo per strada.
Mi piacerebbe che la mia compagnia fosse considerata gradevole.
E mi rendo conto che non è esattamente così, sempre per il lato estetico della situazione.
Ma a questo punto.
Essendo che per me non è la cosa più importante. Anzi.
A questo punto.
Io mi sono rotta.
Non voglio più sentirmelo dire.
Specialmente da chi poi lo infarcisce di per il tuo bene, perchè ti voglio bene etc.
Anche io voglio bene.
E infatti non dico queste cazzate.
Basta. Non ho più voglia di ascoltare queste cose.
E se questo significa ancora più solitudine, sono proprio curiosa di vedere come diavolo possa aumentare ancora.

venerdì 16 maggio 2008

Stasera sento la pesantezza della mia ...come definirla? Indipendenza? autarchia?
Del mio essere una monade?
Non so.
Sì sì. tiro avanti. Funziono.
Sopravvivo.
E. mi dice che so fare, che io so fare e me la cavo, e che bene o male ho persino sufficiente senso pratico da svangarmela sempre.
Sì sì.
Sarà anche così, ma non me ne faccio tanto.
Stasera sento fortissimo il silenzio.
Non c'è nessuno, per me.
E' una cosa mia, lo so.
Ma vorrei potermi ricaricare anch'io..ricevere un abbraccio.
Potermi raggomitolare per un po', senza dover per forza offrire qualcosa sempre.
Mi sento dissanguata. Vorrei anch'io prendere, adesso.
Ne avrei bisogno.

martedì 13 maggio 2008


Non pretendo più di aver ragione
se parlo di vestiti e di carezze
le braccia lungo i fianchi farò cadere
pregare no che non vorrei pregare
pregare no che non vorrei pregare.

http://it.youtube.com/watch?v=MjybHN-HFuk





Mi sento un po' stanca. Di tutte queste cose.
Non ho nemmeno voglia di ricucirmi questo bottone allentato.
Credo che lascerò ricadere le braccia giù lungo i fianchi. Almeno per un po'.

lunedì 5 maggio 2008

pro e contro

Non essere importante per nessuno ha i suoi pregi.
Ho responsabilità solo verso me stessa.
Se fallisco deludo solo me stessa.
Quando sono di pessimo umore non contagio nessuno.
Quando sto male, sto male solo io.
Come ogni medaglia che si rispetti anche questa ha l'altra faccia.
Quando mi sento così non ho nessuno da chiamare per sentire un po' di calore.
Quando avrei bisogno di ricaricarmi un po' posso contare solo su di me e su quello che posso dirmi.
Mi sento come una pila scarica, mi manca avere ogni tanto un abbraccio vero a scaldarmi.
Due braccia che mi stringano forte e una voce che dica "ce la puoi fare".
Domani di nuovo ci sarà da fare. Mi piace lavorare, è solo che richiede tanta energia "umana", questo lavoro. E a volte non so più da dove tirarmene fuori, per offrirla.
A volte mi sento prosciugata.
Vorrei ricevere qualche carezza anch'io.
O sentirmi ascoltata, anch'io.

domenica 4 maggio 2008

la pace

"tu per me sei...la pace".
Già.
In effetti.
Quando ero piccola mia zia prese questo simboletto e mi disse.
E' la pace. Sono un uomo e una donna che fanno l'amore. Le gambe di lei questo e questa linea le gambe di lui.
Già.
La pace.
Sono stata una pace turbolenta, una pace calorosa e una pace accogliente.
Sono stata una pace da figli dei fiori.
La pace.
Già.
E allora perchè qualcosa in questo discorso mi ha fatto male?
mah.