giovedì 18 gennaio 2007

quel che resta è un gabbiano

"Se la nostra amicizia dipendesse da cose come lo spazio e il tempo, allora una volta superati lo spazio e tempo, noi avremmo anche distrutto questo nostro sodalizio! Non ti pare? Ma se superi il tempo e lo spazio, non vi sarà nient’altro che l ’Adesso e il Qui, il Qui e l ’Adesso. E non ti sa che, in questo hic et nunc, noi avremo occasione di vederci, eh, ogni tanto?"

Il pennuto mi sapeva un po' di supponente, ricordo, ai tempi.
Mi piaceva quando elucubrava che "il corpo non è altro che un grumo di pensiero". Quanto mi sarebbe piaciuto a volte aver la formula magica, sciogliere grumo e corpo in un colpo solo, e dissolvermi in nebbia, via da me stessa e dal mio corpo sbagliato.
Ma ques'altro discorso...mi piaceva..e insieme pensavo che no..che è facile uccellaccio dire "non ti sa che.."...no che non mi sa, homo sum nihil humani a me alienum puto, e soprattutto non puto alieni sicuramente nè tempo nè spazio...ci faccio i conti tutti i giorni.

Penso spesso che la vera amicizia, il legame vero, si costruisca, giorno per giorno, sono con Fossati per "la costruzione di un amore "(e per favore che non sia solo quello tra principe azzurro e servetta, bensì il legame tra due persone che si vogliono bene, non importa come) ...penso spesso questo, e lo ritengo valido.
E mi dico cosa resta se tolgo tempo spazio realtà mani occhi sangue e carne alle cose? quel che resta allora è un gabbiano...
Da guardiana del faro...sto imparando ad amare i gabbiani.
Che mi dicono che a volte si sbaglia, e che bisogna ammetterlo.
E dire che invece sì, a volte è chiaro come il sole che spazio e tempo...in fondo in fondo...possono anche farsi da parte un attimo...perchè ci sono cose che li superano di corsa, ridendo di loro, e salgono al volo su un treno.
Che dire. Potendo, caro Jonathan, cara Linda, potendo attraverserei ogni tanto lo spazio, più che il tempo.
Ma sapere che c'è un hic e che c'è un nunc...sapere che lì, qui, non sono sola...è bellissimo.
Prima di dire certe cose io ci penso bene, come lei anch'io "ci penso sopra..", ma penso proprio che ti voglio bene.
Penso di aver capito quello che voleva pensava il gabbiano, o forse no, ma so quello che penso io.
E spero che in questo hic et nunc, e non solo, noi avremo occasione di vederci, eh, ogni tanto.


"La costruzione di un amore
spezza le vene delle mani
mescola il sangue col sudore
se te ne rimane
....
E la fortuna di un amore
come lo so che può cambiare

dopo si dice l'ho fatto per fare
ma era per non morire
.....

sono io che guardo questo amore
che si fa grande come il cielo
come se dopo l'orizzonte
ci fosse ancora cielo

e tutto ciò mi meraviglia
tanto che se finisse adesso
lo so io chiederei
che mi crollasse addosso

Sì.
"

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