mercoledì 31 gennaio 2007

lo schifo ancora sulla pelle

E' incredibile la quantità di foto in giro qui. Nel tentativo di rintuzzarle tutte nelle vecchie scatole da scarpe, ne scappano sempre fuori. Anche QUELLE. i miei 5 anni o giù di lì. Due serie diverse: capelli ancora corti corti, sulla sedia, e poi sbionditi dal sole e lunghi vicino alla finestra. Nel giro di un annetto immagino.
Facciamo due conti. sono passati più di 20 anni. Da tutto. Eppure me le ricordo ancora, soprattutto quelle in maglietta, sedia in terrazza. La sensazione di disagio, di voler sparire. Per anni mi ha dato fastidio l'odore del sigaro. ora non più, ma è stato duro a morire, il disgusto.
Basta pensare un attimo, senza sforzo,e ricordo quel letto con la pedana sotto, che diventava zattera nel mare in tempesta. La medusa. C'era sempre la medusa. Mai uno squalo, un pescecane, no...una fottuta medusa. con quei tentacoli mollicci. Che sensazione di sporco. Ancora qui, quasi, la sento. E quell'aria pesante come densa. Ti ricordi tu? Non indago, è meglio.
Su le braccine dai, guarda qui, mettiti così, lascia i capelli, perchè non sorridi? Perchè no perchè no perchè no. Ma di che ti vergogni, ma dai che sei carina. Non me ne frega un cazzo. Mi obblighi, non me ne frega un cazzo se secondo te sono carine, non me ne frega un cazzo se pensi che non capisca se non c'è niente di male e se lui è una merda di "artista".
Se IO NON VOGLIO, se IO mi vergogno e non voglio. Sono passati vent'anni. Ormai che ci vuoi fare, ne succedono di cose peggiori. Poteva farti, poteva capitare...sì sì sì lo so che non è niente di tremendo, ma lasciate che giudichi io. Per te niente di male, per me l'ennesima violazione. Per te sono cresciuta a tradimento, in fretta, d'improvviso, come i fagioli magici di Jack. Per me sono stati gradini tutti, da scalare, che tu rendevi scivolosi di olio sotto i miei passi incerti di bambina.
Quel che credo poi è che non te ne rendessi neanche conto. Forse quasi lo spero. E ora appoggi la testa sulle mie gambe e dici "sei diventata una donna...guarda...una donna..e io non lo sapevo".
Non è colpa mia, è che non è facile farti accorgere di qualcosa che vada oltre il fondo del tuo bicchiere.

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