- Pensavo che si potrebbe fare l'amore... ma pensavo che fosse impossibile. E' possibile?
-Dipende.
-Dipende da cosa?
-Dipende se c'è un motivo.
-In che senso?
-Se c'è un motivo, allora non vedo perché sì, se non c'è, allora non vedo perché no.
-Non capisco...
Ognuno ha i suoi criteri. Lascia che io abbia i miei. Scremare scremare scremare, che sarò sempre anch'io d'accordo con una minoranza, con la mia foto incomprensibile (mah...a te, magari) sul muretto a Spinaceto.
E se si vede, non so che farci: sono io. Mi viene d'istinto, non è questione di calcolo preventivato.
Forse per questo non faccio caso nè ai miei nè agli altrui capelli, vestiti, ma colgo, antenne dritte, altre sfumature.
Sono cresciuta così, imprinting, marchio, maledizione o fortuna.
Con quelle due tre cose in mente, che a trovarle mi sento un po' come...in un albergo in cui sono già stata, una pensioncina a conduzione familiare, camera ammobiliata e pasti casalinghi..come dire il massimo , per un sentirsi "a casa".
E poi sono io, questo non mi va di perdere di vista. Sono io. Con tutte le altre cose, piccole o grandi.
Quella volta al corso, quando ci han costretti a scrivere l'haiku sulle parole "goccia" e "mare".
"Sono un mare di gocce
ognuna diversa
e stupita delle altre"
Ti ricordi che poi hai riso, forte, "sei tu sei proprio tu, brava!" ed è vero, le tante goccioline che si guardano perplesse tra loro...che farci, che vuoi farci?
Su qualcosa, dovranno pure andar d'accordo, no?
E allora dai..concedimelo.
giovedì 11 gennaio 2007
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