Vorrei telefonarti e dirti "ti ricordi? E' domani...", e raccontarti cosa sento, in questo prima.
Che poi magari domani sarà primo e ultimo insieme, non si sa. ma dirtelo, forse mi calmerebbe un po'.
Non ci sono novità, invero, dall'ultima volta. Pare che sarà primo, nessuna chiamata di "non posso più", almeno, ma potrebbe sempre: fino alle 17 c'è tempo sì.
Oggi nuovo giro dentro, domattina ancora, l'ultimo pre, chiodo e martello e scopa, e ultime occhiate che si sa, che l'impressione conta sempre.
Da facchino che sono ho spostato e rispostato, occhio clinico (sic!) zero, tutto di seconda mano...non so fare miracoli..nel cassetto però campeggiano tranquille un paio di cose.
Non approveresti mai. O forse sarebbe solo risata e "basta...!!!". Ma tanto, tu non ci sei, chissà se mai vedrai, e quindi. Avrò tempo poi se il caso, di nascondert..ela.
Chissà come andrà. Chi ne sa tanta più di me, dice "tranquilla", dice "sai come fare", dice "sai cosa e quando". Mi fiderò. Di me stessa, anche.
Per ora dovrei lavorare e invece mi perdo a scrivere qui.
Per ora vorrei parlarti e ho spento il cellulare per evitare di cercare.
Per ora.. you are in my blood like holy wine...and you taste so bitter but you taste so sweet...
E tutto questo mi fa sentire vagamente, ma neanche tanto, idiota.
Tutta questa confusione di cose, l'ansia di domani e i pensieri privati che non c'entrano.
Domani domani domani. A questo devo pensare. O forse no, non a questo in particolare, ma al lavoro sì. Lo so e lo credo.
Prometto di farlo. Ancora qualche secondo, poi cedo il posto.
http://www.youtube.com/watch?v=AlXHZ0sRcqg
martedì 2 gennaio 2007
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