Sai cosa? Sei una merda.
Anzi una mezza merda.
non di più. non vali di più.
Con quale dignità mi chiami...insisti...insisti...trovi la scusa che non ce la fai proprio, ad andarci da solo.
Capisci? Non me la sento...dai...capiscimi...cinque minuti...non sapevo a chi chiederlo.
Ah sì? Non sapevi? ma fottiti, non sapevi. Ma cosa credevi...ma quale razza di stronzo puoi essere...non sapevi.
Per forza non sapevi, hai esaurito le possibilità pian piano.
E accompagnami dai cosa ti costa e dai per favore e poi cinque minuti e ti riporto indietro dai che hai da fare anche
adesso se vuoi cinque minuti che vuoi che sia.
Dalla voce non ti accorgi neanche che non sto bene. Insisti insisti insisti.
Giusto così, non mi conosci così bene.
Meglio così, immagino che sia meglio per me, non farai domande, non dirai nulla.
Ti appelli al fatto che ti fidi di me. ti fidi di me? ah sì? e perchè?
Ma tanto ci sono abituata. Io sono quella a cui raccontate. Niente di nuovo, va bene.
Mi domandi come sto, alla fine, mi dici "che voce morta, dai esci un attimo vieni
che ti distrai". Perchè non mi fa bene tapparmi in casa, qualunque cosa io abbia. Perchè è una vita che non mi vedi, perchè hai bisogno di parlare e magari fa bene anche a me distrarmi.
Distrarmi eh? si si, bella parola del cazzo.
Che fottuta mancanza di dignità. Brutta testa di cazzo. Razza di stronzo.
Salgo e vai da un'altra parte? Salgo e....e diventi la terza fottuta testa di cazzo che incontro?
Non bastava la piscina, o la spiaggia.
No no.
Ci vuole uno che ti chiede aiuto e invece vuole solo farti male.
Ci vuole uno che ti dice "ma scusa che ti costa però!" e che, poverino, non può star fermo.
Brutta testa di cazzo.
Che mi costa, però. Che mi costa. Costa che mi fai schifo.
Come sempre, dovevo seguire l'istinto, che subito mi diceva di dirti "senti non mi va di accompagnare nessuno da nessuna parte, vattene e lasciami
perdere che è un brutto momento. Chiedi a qualcun altro".
Come sempre, dovevo seguire l'istinto.
Non dovevo pensare che potessi davvero aver bisogno, per una consegna così cretina.
Perchè alla fine mi sono detta "dai sono 5 minuti, vai e torni e vedi il mondo fuori intanto. dai che è l'occasione per uscire di casa. dai. su. 5 minuti. niente folla. aspetti in macchina. poi torni a casa. dai, che magari è meglio uscire".
Cretina io, che non seguo i miei istinti.
E tu peggio. Tu sei una vera merda. Davvero.
E' un po' che non ci vediamo, e poi te è una vita che sei single, scusa, no? Non ti diverti mai tu? E poi cazzo è stata una giornata del cazzo e poi sto cazzo di busta e tutto, dai, cazzo mi devo distrarre no? ma scusa...dai che ti farebbe bene...daimavieniquieddaiii...
Non ho mai provato così tanto piacere nel farmi male a una mano.
Non permetterti mai più neanche di pensare il mio nome.
Il tuo sguardo mi ha dato una discreta soddisfazione. Per un attimo, mi sa che ti sei visto.
Ti sei accorto di quanto sei caduto in basso, allora.
Io non avrò mai quella faccia. Posso avere le occhiaie gli occhi pesti e ora anche le dita indolenzite.
ma almeno non dovrò mai ammettere con me stessa di essere caduta così in basso.
Tu non sai niente di me, non sai niente della mia vita e non sai niente di chi sono.
Ti sei fatto l'equazione mentale single = disperata? O solo "ha l'aria triste, farà meno storie" neanche fossi l'animale debole e malato che hai separato dal branco.
Mi fai vomitare. mi fai vomitare e mi fai schifo.
Per la prima volta dopo giorni sento rabbia. La ghiaia scricchiola sotto le scarpe mentre mi allontano più velocemente possibile.
Ho avuto l'impulso di continuare, prima. Per un attimo ho sentito il braccio irrigidirsi.
Mi dispiace per te: non dovevi tirarmi per il braccio. Non dovevi tirarmi verso di te con quell'aria di "dici no ma è sì". Non avresti dovuto.
Avrei davverov voluto continuare fino a farti sanguinare. Ma poi me ne sono andata.
Forse è che io non sono così. O è che mi gira la testa.Devo mangiare. In questo momento vorrei aver fatto colazione pranzato cenato, tutto quanto.
E averti spaccato il naso, con tutta la forza della mia mano. Lo ammetto. Faccio schifo quante te?
Dovrei prendere le cose con filosofia e pensare che capitano? Vaffanculo.
Me ne frego delle mie reazioni eccessive. Mi fai schifo, mi fa schifo tutto e voglio solo urlare.
Per fortuna, per strada non c'è quasi nessuno. La tua macchina passa veloce davanti, non ti vedo neanche ma posso immaginarti.
Me la ricordeò, quell'espressione. Per un attimo ti sei visto, eh?
Spero che quando sei arrivato a casa, la tua mammina ti abbia chiesto "che è successo" e tu non abbia saputo rispondere.
Cerca di non ricomparirmi più davanti. Se no, questa volta, dovranno estrarti i testicoli dal naso, sempre che tu li abbia.
p.s. grazie ad una persona che senza volerlo ha chiamato al momento giusto. Ricordandomi che non è sempre così. E facendomi pensare che forse non sarà sempre così.
sabato 18 luglio 2009
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