Quando ero piccolissima i miei vicini di casa mi avevano adottato,o quasi.
Di certo passavo molto tempo con loro, come una nipotina acquisita.
Avevano una settantina d'anni, e un cagnolino, Whiskey. Uno yorkshire qualcosa, piccoletto piccoletto.
il suo padrone era un omone panciuto dagli occhi chiari, O.
un giorno eravamo al fiume insieme.
O. era entrato in acqua per rinfrescarsi, immergendosi e risalendo: Whiskey era distratto, e se ne accorse dopo qualche minuto.
A quel punto, incurante del fatto di pesare un kg scarso, e di essere ormai un vecchietto (12 anni) si lanciò nell'acqua abbaiando come un pazzo e cercando di tirarlo fuori dall'acqua per salvarlo.
Fu una scena indimenticabile.
O., con la sua risata roboante, lo sollevò tra le braccia, piccola creaturina fradicia e tremante, e borbottandogli paroline per calmarlo, se ne tornò vicino a noi tra le rocce al sole.
W. non lo perse più di vista per tutto il giorno, controllandolo a vista con un'espressione che diceva "scusa mi ero distratto..non ti accadrà più nulla tranquillo".
Mi torna in mente oggi.
mi torna in mente in questi giorni.
Sono morti tutti diversi anni fa, tutti vicini, uno dopo l'altro come candele consunte.
Mi mancano ancora, a volte.
Mi tornano in mente, perchè mi sento Whiskey.
Al momento vorrei essere un cagnone grande, enorme, un terranova pelosissimo e pesante, e insieme un cane da guardia minaccioso, di quelli che ti arrivano alle spalle silenziosi e letali.
Vorrei essere fatta di ombra, e proteggere.
Vorrei intercettare le frasi cretine, di circostanza. Vorrei intercettare le parole sbagliate, gli sguardi inadeguati. Vorrei intercettare gli incontri sfortunati, poi, gli avvenimenti infelici.
Vorrei proteggere.
Vorrei essere un grosso cagnone custode. Che non lo vedi mai ma che ti tiene il sentiero sgombro davanti e tu non sai che lo fa e ti limiti a camminare.
Cazzo.
mi faccio ridere, quando ci penso.
perchè in realtà sono come W. quel giorno, piccolissima, tremante, bagnata.
minacciosa come cagnoletto di 20 cm, sdentato e asmatico.
Che vorrebbe proteggere qualcuno che non ne ha bisogno. E che non vuole.
In questo il ricordo differisce dalla realtà.
Ma il fatto di non potermi in alcun modo tuffare nel fiume, non rende l'intento diverso.
Alcuni lo chiamano amore. Io non so come definirlo. Quello che so è che è quello sento.
Se potessi farlo, sarebbe la mia gioia.
Al momento mi limito a pensarlo fortissimo.
All'università ci spiegavano delle profezie autoavveranti e dell'effetto Pigmalione.
Io non so se si possa ottenere anche indirettamente tutto questo. Non lo so.
Ma io ci provo.
Non voglio andare contro me stessa.
Non voglio fingere di essere un'altra o di essere diversa.
Sono un cagnoletto piccolo. Ringhio e fingo di essere ferocissima e pericolosa.
E se provate a dire qualcosa di male sul mio personale O., proverete la piccola ma tenacissima furia che scatenerete.
So di non essere nè un angelo nè un cane custode. So di non poterlo fare. E so che non ce n'è bisogno.
Deve suonare quasi ridicolo, come un pettirosso che vuole proteggere una tigre, o come...
Ma non me ne frega un cazzo.
Pur non potendolo fare, io veglio.
Da lontano. Dove posso. Con chi posso.
Io veglio. Fin dove le mie mani i miei occhi le mie orecchie arriveranno, io veglio.
Almeno questo lo posso fare. E la cosa bella è che nessuno può impedirmelo.
Non posso proteggere, non posso evitare quello che succederà a chi non posso raggiungere.
ma posso fare la mia parte qui.
La mia parte piccola e inutile, dal punto di vista pratico.
Ma per parte mia, è importante. E' quello che voglio fare. Con tutta la mia forza.
E se l'effetto delle mie "profezie" arrivasse lontano anche solo per un decimo...sarebbe ancora più bello averlo fatto.
In ogni caso, ne vale la pena.
Nessuno deve infangare. Nessuno. Perchè io veglio e ringhio.
E sono felice di ammetterlo. Mi fa sentire meglio, essere me stessa.
Io sono grata. E veglio. Bau.
venerdì 17 luglio 2009
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3 commenti:
Bellissimo post, chi non lo vorrebbe un cane da guardia così! Ma più che la taglia conta l'affetto e l'intenzione. Fortunata la persone a cui è diretta la tua protezione.
Grazie Neve.
non è questione di fortuna, in realtà, ma di merito.
E' qualcosa di naturale. Qualcuno direbbe "come dire che l'acqua è bagnata".
Titolo geniale e contenuto "all' altezza".
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