domenica 19 luglio 2009

molto vero. vedi alla voce: grandi vittorie (e qui, davvero, ognuno ha le sue)

...
First, the abuse feels intolerably “bad.”
It fills the child with a palpable, all-consuming, physical sense of badness that may be
wordless and all encompassing. The child becomes the badness. Next, the belief in badness
is a poisonous antidote to the helplessness that is among the most intolerable of emotions...

Assolutamente vero.
Il senso di impotenza e il non riuscire a darsi una spiegazione di fronte a qualcosa che è al di là della nostra comprensione, sono le sensazioni più terribili.
E da sempre, i bambini, e gli adulti, si danno spiegazioni.
E di fronte a un dolore inspiegabile, specie se provocato da qualcuno che non possiamo che considerare "buono", chi può assumersi il ruolo del cattivo?
Tu sei buono. Tu mi fai qualcosa che mi provoca dolore. Tutto ha una spiegazione e un motivo.
Allora sono io. Io sono cattivo.
Grazie signor Lowenstein, fa piacere ritrovare le vecchie fondamenta.

Mi strizzo l'occhio da sola per un attimo, è come essere tra vecchi amici.
A volte mi sembra di essere il mio stesso manuale.
E allo stesso tempo, applausi prego. L'ho fatto anche stavolta, sì.
Era irresistibile, la tentazione di.
Ma questa volta il circolo vizioso si è interrotto. Dicevo, applausi, prego.
Spiegazioni, parole, spiegazioni, ancora parole, ancora ancora ancora, finchè non sono stata sazia.
E sguardi e toni e parole ancora.
Pian piano il mio gioco non funziona più, i motivi ci sono. Le cose si chiariscono.
La bontà resta, l'altro "buono" è preservato nella mia mente e nella realtà.
Ma io non sono cattiva. Non questa volta. Non mi ci sento più.
Grazie. Per aver rotto la mia maledizione, almeno una volta. Già solo per questo, ci dovrebbe essere la fila. Applausi, prego.
Forza, frigide gentildonne della giuria, applaudite.
Per chi ha avuto la grande forza di parlare, e per me anche, un pochino. Per favore.
Perchè per me questa è una vittoria. Preservo te, e questa volta anche me.
A modo mio, è una cazzo di vittoria.

2 commenti:

P ha detto...

A parte discorsi relativistici, non pensi che a volte il concetto di buono e cattivo sia un po' riduttivo ?!
Io non sono esperto in materia ma personalmente lascio la suddivisione netta tra buoni e cattivi ai film americani (western o di guerra).

Risparmiatrice ha detto...

Non è in senso morale.
Quando si parla di "buono" si intende "adeguato, positivo, vitale".
E' solo una sintesi. Non una netta suddivisione.
Altrimenti sarei pienamente d'accordo con te.