Prof prof mi fai una dedica sul diario, domani, dai?
E così, a casa, a cercare nei miei vecchi diari di scuola, le frasi delle amichette, le cosucce carine, le scritte affettuose.
E invece salti fuori tu.
Io avevo 17 anni e il fidanzatino. Tu 20 e stavi per partire militare.
Conosciuti d'estate, si distribuivano i giornali insieme, 8 ore per quelle 35'000 £ al giorno.
Mi ricordo che mi aiutavi quando io troppo piccola non riuscivo a prendere i pacchi in fondo ai container senza rischiare di caderci dentro.
Mi ricordo che mi dicevi "so che hai il moroso, ma vorrei solo parlarti ancora qualche volta". Qualche volta, sì, ci siamo visti e abbiamo chiacchierato, così diversi io e te, e io che non capivo poi che ci fosse di male, tu parlavi e io pure, ed eri curioso di me e delle nostre vite diverse.
Mi ricordo che non c'erano i cellulari, che il penultimo giorno sei arrivato con carta e penna e "parto tra un mese credo, me lo dai l'indirizzo che ti scrivo, almeno?". Non è mai successo altro, mi sorridevi e mi raccontavi e mi dicevi "grazie".
Mi ricordo poi che questa cosa, queste tue lettere scritte nei foglietti sgrammaticati in cui mi dicevi di Falconara, Falcatraz, scrivevi, non andava bene, al moroso.
E così una volta alla fine di lunghe discussioni che ora reputo inutili, tutto quello che avevi scritto...non tanto davvero, non credo ti fosse congeniale ma ti sforzavi...tutto via, finito via.
Oggi non lo rifarei. Terrei tutto e basta. Cose mie. Cose innocenti, e mie. E ricordi.
E poi è passato qualche anno, e l'ho scoperto per caso del tuo incidente. Mi ricordo che ti avevo visto, quanto...due tre mesi prima...sei ancora bella hai detto, e poi più niente.
E adesso salti fuori in un foglietto sfuggito quel giorno.
Dicembre 1996, "venerdì vengo a casa in licenza...proverò a venire sotto casa tua..magari ti vedo..se trovo il coraggio".
Chissà come stavi, poi. Poche domande e risposte veloci e poi via. E poi si passa davanti ai cartelloni, distratta ...e ci sei tu, lì in sordina.
Chissà chi è venuto a salutarti, quel giorno. Quando ti ho visto io, era tardi anche per quello.
Mi dispiace. Volevo solo dirti che ti ricordo. Tu adesso non puoi ricordarti nulla, e anche potendo non so se mi penseresti.
Vorrei solo salutarti.
venerdì 1 dicembre 2006
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