mercoledì 27 dicembre 2006

lealtà per sè stessi

Mi guardò canzonatorio e sibillinamente disse: "Nudols la lealtà..la lealtà! Ti ricordi della lealtà? Ogni notte che non passi come vorresti, ogni volte che inganni un desiderio, ogni rinculata è un attentato alla lealtà. Devi essere davvero dove vuoi essere, devi essere con chi davvero vuoi essere. Devi dormire con la donna che ami. Nudols! Ricordi, Nudols? L'aquila non perse mai tanto tempo, come quando volle farsi insegnare dal corvo!"


Già. Come il ciondolo Auryn. Mai dimenticato dalla prima lettura, ancora. Ho sempre cercato di seguirlo, anche se non sempre forse ce l'ho fatta.
Fa.Ciò.Che.Vuoi.
La difficoltà maggiore stava, sta, nel capire davvero CIO'.
Perchè se no si rischia di farsi portare qua e là da qualsiasi folata di desiderio, lasciando brandelli di se stessi in ogni dove, persi per strada. Mi importa molto questo, più passano gli anni, i mesi e più sento la necessità di non sprecare, di non lasciar marcire nei porcili le mie rare perle.
Forse perchè sento di non essere infinita risorsa, ma anzi, ostrica lenta e difficile.
Mi guardo le mani, gli occhi, mi leggo e mi soppeso. So cosa posso offrire, cosa di me posso regalare a qualcun altro. Non mi sembra sia tanto, e allora ancora di più non posso permettermi di spandermi a piene mani, ma solo per chi davvero voglio. Per quello che davvero voglio.
E anche così, poi, si sbaglia. Ma con onore, con lealtà verso di sè. E le ferite sembrano fare meno male.

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