- Tesoro, che hai fatto al braccio?
- mi sono tagliata
- E’ un gesto da persone immature, in cerca di attenzioni. Ti ha dato sollievo?
- No.
- Ti ha allentato la tensione?
- No.
- Ti ha dato sollievo?
(silenzio)
Ti ha dato sollievo?
- No.
- Non capisco perché l’hai fato.
- Allora chiedimelo.
- Ti ha allentato la tensione?
(un lungo silenzio)
Posso guardare?
- No.
- Vorrei guardare, per vedere se è infettato.
- No.
(silenzio)
- Lo sapevo che l’avresti fatto. Lo fa un sacco di gente. Allenta la tensione.
- Tu l’hai mai fatto?
- …
- No. Figuriamoci troppo sano troppo sensibile. Non so dove l’hai letto, ma non allenta la tensione.
(silenzio)
Perché non mi chiedi perché ?
Perché mi sono tagliata il braccio?
- Ti va di dirmelo?
- Sì
- Allora dimmelo.
- CHIEDI
ME
LO.
(un lungo silenzio)
“Psicosi delle 4.48” , in: Sarah kane "Tutto il teatro" PP 193-95
Avevo quell'elenco...discretamente stropicciato, di cose per cui vale la pena. Le aggiunte non vincono la battaglia col pennarello nero che impietoso cancella e lista a lutto le perdite.
Non è incredibile, sicuro, è solo che con due conti un po' spassionati... la mia scomparsa sconquasserebbe la vita di due persone, e addolererebbe in maniera significativa altre due.
Al di fuori di questo quadrilatero...la mia assenza verrebbe assorbita nell'atmosfera come lisciare le pieghe a una coperta.
E sono sicura che nessuno di questi quattro cantoni avrebbe una vaga idea di cosa come perchè. E probabilmente sarebbe in buona parte colpa mia. Mi dispiace, non so fare di meglio. Non ho idea di come proteggere te e me contemporaneamente, per esempio...e tu vorresti. Sto cercando di salvaguardarti come posso...ma non si è mai visto un guardaspalle senza cicatrici. Concedimelo.
sabato 25 novembre 2006
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