Stasera ho una gran voglia di scrivere.
non è vero.
Stasera avrei una gran voglia di parlare.
Ho fatto scorrere la rubrica del cellulare, ma non ho trovato nessun nome a cui confidare i pensieri odierni.
Questo dice molto su di me, immagino.
O forse no. In fondo, ci sono un paio di nomi a cui mi piacerebbe dirle, queste cose.
Non lo faccio perchè non me la sento, non voglio rovesciare su di loro la mia ansia serale.
E quindi scrivo. Come parlare con me stessa.
Il mal di testa soffriva di solitudine, e così ora si fa accompagnare da un senso di oppressione al petto.
Vorrei non avere questa sensazione di ansia. Vorrei non avere questi pensieri.
Le strade sono due...spegnermi come un televisore a cui staccano la spina, o frugare in questo ribollente casino e capire cosa mi fa stare così.
Il problema della prima soluzione, è che poi, appena mi riattivo, i pensieri e le sensazioni tornano fuori.
Ciò riporta in auge la seconda soluzione. Ma è difficile, farlo da sola. Adesso che F. mi ha abbandonata, dovrei cambiare, dovrei aprire questa porta a qualcun altro, come se niente fosse.
E' difficile, tutto quanto.
Mi è stato suggerito di conoscermi meglio, di frugare meglio dentro di me per capire cosa mi renderebbe felice.
già.
Guardare dentro di me. come se non ci fossero tante cose spaventose, dentro di me.
Io ci provo, a farlo.
E quando guardo...qualcosa riesco a vedere. Ma una volta che ho visto...non so come fare a raggiungerlo.
Anche perchè non tutto dipende da me. In parte, certo, ma non tutto.
Va bene, concentriamoci sulla parte che dipende.
Cavoli, sembra davvero poco. Mi sento così piccola.
E mi accorgo che di certe cose, davvero, non so con chi parlarne.
Quando arriviamo al nocciolo di questa questione, emerge qualcosa che non è mostruoso, nè terribile, nè vergognoso credo. Ma è così intimo, così mio, che sarebbe come rivelare la mia essenza.
E a chi si può dare una tale responsabilità?
Come si può, andare da qualcuno, e dirgli, come niente fosse " ecco ora tu sai davvero chi io sia. Conosci la mia essenza". Non è una cosa da fare con leggerezza.
martedì 13 aprile 2010
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
1 commento:
guarda, so già che è un po' strano, che sono un po' tanto invadente; so già che non esiste motivo del perchè di certe cose dovresti parlarne con me; che ho nove anni in meno, e mi conosci per quel che scrivo, so che in fondo sono solo affari tuoi, e io cosa c'entro? so bene pure che le risposte che ti darei non è detto siano quelle giuste, o anche solo quelle che tu vorresti sentire. so tutto questo. però, ugualmente, se ti va di parlarne, la mia mail ce l'hai, e a me piace sentire le storie degli altri. se poi sono persone di un certo tipo, diverse dalla solita minestra che ormai sorbisco svogliatamente da più di vent'anni, bè, allora tanto maglio, non trovi anche tu?
Posta un commento