venerdì 23 aprile 2010

paura

Persino l'idea di andare a fare la spesa mi alletta.
C'è una libreria, anche, lì vicino al supermercato.
Chiudo gli occhi e immagino di essere lì, di aggirarmi tra gli scaffali.
Un po' mi rilassa. Un po'.
Perchè non riesco a calmarmi? Eppure ci provo.
O forse, come Edgar Allan Poe, cerco solo di convincermi di qualcosa...
"'Tis some visitor," I muttered, "tapping at my chamber door. Only this, and nothing more."
Non lo so. Vorrei che tutto fosse chiaro.
E che smettessero le nausee. I bruciori. I dolori improvvisi.
Vorrei che fosse un niente. A volte dimentico per un po', poi torna.
"Sir," said I, "or madam, truly your forgiveness I implore;
But the fact is, I was napping, and so gently you came rapping,
And so faintly you came tapping, tapping at my chamber door,
That I scarce was sure I heard you.

Persino l'idea di andare a fare la spesa mi rilassa, mi distrae. Mi fa sentire che il bussare alla porta diventerà così lieve da non farsi più sentire.

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