sabato 28 novembre 2009

Nourishing & soothing coconut body cream

Ho soppesato il vasetto di crema tra le dita, guardandolo perplessa per qualche istante.
Mi sono ripromessa di agire, con cura, con precisione, senza pensare neanche per un attimo, finchè non avrò finito.
Colonizzazione del bagno di casa dei miei, eseguita.
Conquista della vasca da bagno, vero obiettivo, eseguita con altrettanto successo.
Lavato capelli con quella specie di shampoo che sa di rosmarino, e poi messo anche il balsamo per vedere di districare i fili di ragnatela che costituiscono la mia capigliatura.
Ho preso da casa il vasetto, pieno a metà, regalo di un compleanno di qualche anno fa.
Dev'essere bello tosto, l'aroma che ci hanno ficcato dentro, perchè basta svitare il tappo per essere immersi in un delizioso (almeno per me) profumo di cocco.
Ed è stato qui che il pensiero si è fatto avanti, il maledetto.
Una vocina che sussurra, con aria noncurante: ma cosa ti metti a darti la crema a fare, mi spieghi? ma cosa ti scortichi la pelle con quella spazzola dura...nessuno deve vederti nuda, nessuno ti sfiorerà nemmeno un centimetro di pelle, nessuno si avvicinerà quel tanto da sentire che odori di cocco come un grosso biscottone.
Ma è stato solo un attimo. mi ero ripromessa che oggi avrei fatto le cose per bene, SENZA dover per forza avere un motivo.
E così, ho ficcato le dita nella crema e ho iniziato giudiziosamente a spalmarla come mi avevano insegnato. In cerchi concentrici. ho solo dimenticato se bisogna andare in senso orario o al contrario, ma anche Mowgli, appena uscito dalla jungla, avrà avuto i suoi problemini, no?

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