A volte all'improvviso si squarcia il velo di Maya, e intravedo qualcosa di me che non vorrei vedere.
Mi costa uno sforzo enorme, continuare a guardare.
Certe volte mi deludo proprio, da sola.
Come quando mi rendo conto, in un momento, di aver perso di vista tutto tranne il dolore che sento io.
Oggi ti ho guardata, e ho visto la gioia e la bellezza e la vita. Non vedevo altro.
Poi c'è stato quel piccolo movimento, e mi sono ricordata di un'altra volta in cui l'hai fatto.
E mi sono ricordata di quanto stavi male, per quanto non ne parlassi mai.
E' questo che mi ha colpita. Tu non ne parlavi mai. Ne hai accennato solo qualche mese fa.
Solo ora che l'uragano è passato. E allora ho cominciato a capire. A vedere.
E mi domando se non avrei potuto fare di più, per aiutarti e per metterti in condizione di sentirti accolta, di sentire che avresti potuto parlarne.
Perchè è così, avresti potuto.
Eppure...tu non parlavi e io non vedevo. E ora che stai bene e hai pian piano raccontato...ora che stai bene io ti guardo e il primo istinto è dirti "ora stai bene".
Che cazzo di persona, che sono a volte. Che cazzo di amica.
E' faticoso, ammetterlo. Che certe volte sono proprio peggio di quanto credessi.
A questo punto...come mi hanno insegnato..ci lavorerò sopra. Anche se, persino adesso, una parte di me ha voglia di ricucire lo strappo e far finta di non avere visto. E fare finta di non essere ancora così indietro, nel mio lavoro su me stessa.
lunedì 30 novembre 2009
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