domenica 22 novembre 2009

non ci dovevo pensare

L'idea di tornare dal medico mi mette ansia.
Non mi va neanche di pensarci, in realtà.
E proprio perchè non mi va, mi viene in mente.
Prima rischiavo che mi scappasse la mano, mentre tagliavo la zucca, perchè quando faccio qualcosa di manuale che non mi impegna troppo la testa, i pensieri divagano.
E all'improvviso mi sono letta in mente che domani o dopodomani al massimo (la nobile arte del procastinare) devo tornare dal medico.
Non ci vado quasi mai. Per fortuna.
Non lo stimo e non ho fiducia in lui. Lo cerco quelle volte che per il lavoro serve qualche certificato.
E ora devo tornarci. Dopo l'ultima volta credevo che non ci saremmo visti per un pezzo.
So già come andrà.
Dovrò ripetere le cose sempre due volte, e mentre io parlo lui non mi guarda e all'improvviso mi interrompe e chiede come sta mio padre, perchè da ragazzi, mi pare, si conoscevano.
E perde il filo del discorso. E così io devo ripetere due volte tutta la storia, e chiederà perchè non sono andata dalla dottoressa, e dovrò dirgli che lei è l'ultima opzione, perchè lei fa quelle cazzo di punture che mi fanno male per giorni, dopo.
E cazzo. Non esiste un altro cazzo di metodo?
Anzi lo so che esiste. E glielo dovrò dire io, che mi prescriva quell'altra merda. E' un medico, d'altronde.
...
...
...
Forse fa quasi meno male la puntura.

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