sabato 7 aprile 2007

l'essenza peggiore

Di nuovo a parlare di te. Lo so che ci sono stati momenti migliori. Più felici. Lo so che preferiresti altri ricordi. Tipo i tuoi occhi improvvisamente verdi, o le tue sfoglie da primo premio. Ma io non me lo dimenticherò mai il peso improvvisamente diverso della tua mano. Quell'ultimo respiro profondo.
Il prima. Il dopo. E' tutto diverso. Lo so che sono grande ormai. Sono grande da una ventina d'anni, lo sai. non è quello. Vorrei portarti mano per mano qui, nella mia vita. chissà cosa diresti, chissà come lo diresti. non ricordo più bene la tua voce. Il rovescio è che tu almeno non vedi, credo. Che tante cose non sono come avresti voluto. Che per quanto sia vero che dal letame poi....io ho paura che non sia così. Non mi sento terra buona. Mi passavi le tue mani lunghe tra i capelli, omaraccio omaraccio come farai da grande? Dicevi porta pazienza, lo sai è fatto così, è fatta così, lo sai, per me, fallo per me. Taci. Sorridi. Non importa sai, in fondo so che mi vuole bene. già....ma sai che ho scoperto che esistono altri modi di voler bene? sai? non lo diresti mai..ma sono così diversi da quelli. Sono più simili a com'eri tu con me in quei momenti vaghi di troppo tempo fa.
E' un linguaggio dimenticato. E io ho tanta paura di avere ormai la voce atrofizzata. E non so come fare a ritrovarla. Se mai l'ho avuta. Ti preoccupavi...ven aquè c't svers e miel in't la testa d'avdè s'la conta un po'... forse avresti dovuto. Magari serviva. Ho paura che se qualcuno allunga la mano inavvertitamente verso di me, si punga. Forse solo le tue mani indurite dagli anni non sentivano nulla, passando nel mio nido di capelli.

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