lunedì 9 aprile 2007

in notturna

Resta in bocca sapore amaro. Ho voglia di chiudere gli occhi e non pensare. E fare finta che le favole siano possibili. Voglio illudermi che nascoste nei miei armadi troverò scarpette di cristallo da perdere, fagioli magici,mantelline rosse, stivali delle sette leghe.
Poi osservi la realtà...ed è peggio. Paradossale. Non reggerebbe mai, in una favola. Ciò che ti ucciderà è l'unica cosa che può tenerti in vita.
Puoi aggrapparti solo a ciò che ti ferirà. La conditio sine qua non perchè ciò esista...è che così non può esistere.
Funanbolismo di fuga da noi stessi che ci distingue dagli animali. E proprio a riprova di ciò...mi piacerebbe davvero fuggire. Seminando la mia ombra. La mia memoria. Me.
Chi voglio prendere in giro? Non sono una buona illusionista con me stessa. Intuisco il malconcio finale, eppure vado avanti? Che dire, nessuno mi costringe. E come dice il proverbio...
Chi cerca trova. E i cocci sono suoi.

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