...non devi buttarti giù, stai facendo grandi cose. Ricordatelo. E poi un giorno, un giorno di questi lo sai...verrò...verrò a trovarti vedrai...vedrai.
Arrivi su Skype, mentre qualcuno canta
...Quiero pensar que por una vez
Hice algo mejor
Que tú que ni siquiera
Acabaste esa carta de despedida ...
Grazie, nonostante i fruscii sulla linea e la voglia di abbracciarti che non si riesce a realizzare solo così, ridendo in un microfono, canticchiando persino...grazie della presenza non sperata e così gradita nel mio universo invernale.
Verrai a trovarmi, dici, verrai. E lo so che le parole son sincere, lo so che sarà poi il caso il destino gli impegni, a impedirlo, e le chiamate " ma verrò lo sai? verrò verrò".
Non preoccuparti...ho imparato a gioire della promessa e poi a scordarla. Funziona. Con te, e non solo: non aspettarmi di più di questo, che sia una promessa sempre rinnovata, che ci sia il fiato per dire "ma lo sai, verrò verrò verrò". Felice, nel momento E poi si procede, facendo finta di niente, un angolo del cuore riservato all'attesa, il resto impegnato in atro, perchè se no...
Più Argo che Penelope, aspetterò il tuo arrivo, e magari anche il suo. Lo so che le persone han da fare. Che voi vi assomigliate poco, se non in questo. Verròòòòòòò. Che ci son cose a cui pensare, vite da organizzare, credi non lo sappia? E per me quindi non c'è da temere, traccerò i miei sentieri, romperò bicchieri e riscriverò per la quarta volta le stesse pagine ...e quando squillerà il telefono per dirmi "no non riesco perdonami" avrò credo sempre voce per un "ok..allora un'altra volta".
Per ciò che non dipende da me, fulmini, precipizi, infortuni casalinghi e altre improvvisate della signora con falce, chiedo scusa da ora e prometto che farò il possibile per non giocare questo scherzo la volta che sarà vera la parola.
Grazie per la chiamata. E' più di quanto mi aspettassi.
giovedì 8 febbraio 2007
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