sabato 24 febbraio 2007

escluso il cane

Quel che farò adesso sarà prendere quello scatolone e sistemare tutto piano piano, alla mia maniera.
Glo glo glo di camomilla, uno sguardo obliquo al telefono...senso leggero di fastidio, spina nel fianco.
Mi piace il modo in cui canta....e tu non torni più da me...il modo in cui lo incastra con il pezzo prima...tutto un po' slabbrato.
Lo penso anch'io,che se togli il cane...che resta? nulla.
Sono convinta sì, a volte soddisfatta, anche fiera..ma poi di che? In momenti come questi non trovo un senso a tutto questo. Non sono abituata ad essere io il mio interlocutore, sbilanciata senza nessuno da accudire.
Mi sento refrattaria e incapace ora di qualsiasi fiducia, di qualsiasi avvicinamento.. e allora che voglio? che se ora sentissi sotto le finestre i nitriti della bianca cavalcatura del ceruleo pretendente, mi fingerei improvvisamente sorda. Addormentata. Sotto la doccia. Impossibilitata a rispondere al momento, richiamate più tardi.
Non è così facile. E' l'idea in sè. Lo strisciante senso di fallimento.
Mi guardo nello specchio crepato. occhi stanchi, occhiaie, pallore. Mi guardo. ma chi sei? Che sei? Torni la sera, ogni sera...torni. Torni? ma che significa torni? Non so rispondere ai miei stessi occhi...non so...i sacrifici...sul piatto della bilancia..erano più o meno? non so, alcuni diversi, sicuro, ma forse tanti uguale, eppure mi sembravano megli giustificati, allora.
Mi sento un po' inutile, nella mia eterna corsa per stare a galla.
Mi chiedo per chi, per cosa.

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