martedì 27 febbraio 2007

Profondamente io

"Artax, così non avevi mai parlato prima", fece Atreiu stupito. "che cos'hai, ti senti male?"
"Forse", replicò Artax. "ad ogni passo che facciamo la tristezza cresce nel mio cuore. Non ho più alcuna speranza, padrone. E mi sento così pesante, così pesante. Credo proprio di non farcela più."
"Ma dobbiamo andare avanti!" esclamò Atreiu. "Su, Artax, andiamo!"
Tirò le redini, ma Artax restò fermo. Era già affondato nella palude fino alla pancia, e ormai non faceva più alcuno sforzo per risollevarsi.

(La storia infinita).

Cercavo da qualche giorno una definizione, un'immagine, un modo per spiegare come mi sento.
Bastavano cinque lettere. Per identificarmi.

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