Le cose che sono emerse ieri, nelle ultime due sedute della giornata, scatenano una ridda di pensieri accavallati gli uni sugli altri. Tra cui quello che pensavo che quell'argomento di tesi, di qualche anno fa, non l'avrei mai davvero ritrovato sul lavoro.
Ma alle tragedie della vita non c'è forse mai fine.
Perchè altrimenti non avrei in mente, tra le altre, anche le parole "fulminante" e "dodici anni". Credo proprio di no.
Queste, come quelle altre parole, come quegli argomenti studiati, sono parte del mio lavoro.
Sono parte del motivo per cui io sono qui. Sono lì, su quella poltroncina.
Non ho il potere di cancellarle, ma posso fare del mio meglio per contribuire a inserirle nel quadro generale. per renderle in qualche modo pensabili.
Già. A questo le mie energie migliori, al momento.
Per il resto che dire?
faccio, a volte, piccoli e ondivaghi progressi: accadono cose che mi avrebbero distrutta in un attimo, e per ora pare che invece non facciano altro che intristirmi un po'.
Per ora è così. Vedremo domani. Le ondate di marea sono tutto meno che affidabili.
A questo le altre mie energie, al momento.
E quindi...niente più che questo.
This instrument can teach, it can illuminate; yes, and it can even inspire.
But it can do so only to the extent that humans are determined to use it to those
ends.Otherwise it is merely wires and lights in a box. Good night, and good luck.
mercoledì 20 gennaio 2010
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9 commenti:
per quel che può contare, io ho smesso di farmi travolgere dalle "cose brutte" intorno ai quindici sedici anni, appena capito che, con l'aumentare dell'età, avrebbero iniziato ad arrivare con sempre maggiore frequenza. e parlo di discorsi generali (del tipo, come cazzo è ridotta questa cazzo di società di questo cazzo di paese), come anche di questioni personali (qualche persona che ti delude, qualche altro che se ne va...). basta, al dolore cerco di reagire col massimo del distacco e dell'atarassia. se proprio devo uscire di testa, preferisco che sia per qualcosa di bello, e qualcosa di bello, in questi anni, mi è capitato, e cerco di tenermelo stretto. non credo che questo sia da cinici. è solo che cazzo, è da quando sono nato che respiro sempre la stessa aria. buona notte oppure buon giorno, se lo leggi domani (che però per te è oggi).
p.s. sì, lo so, ragionamento un po' contorto ma sta(ieri)mattina c'è stata la quadrimestrale spuntatina alla chioma e vedere i capelli a terra, orfani, ramazzati via senza troppi complimenti, è l'unica cosa a cui non riesco ancora ad abituarmi
Siamo proprio diversi, allora, sì...voglio dire, una delle poche cose che mi lascia abbastanza indifferente sono proprio i cambi di capigliatura...ogni tanto ricordo di dover intervenire, tagliare, spuntare, che so. E allora vado, spengo il cervello e dico a chi lo fa di mestiere "fai tu, taglia qualcosa, vedi tu quanto e come". :-)
tutto il resto, invece, tende a toccarmi parecchio.
In maniera diversa, ma ugualmente intensa, rispetto a quando avevo 15-16 anni (la metà di ora, wow)
forse mi sono spiegato un po' male. non è menefreghismo, il mio, non sono il tipo che le cose se le fa succedere addosso. però, cerco sempre di restare lucido, cerco sempre di ragionare. nel mio piccolo, sia ben chiaro, cerco ogni volta di capire se ci possa essere una via di uscita e quale sia, e altrimenti di come fare per limitare i danni. cerco di parlare con le persone e cerco di farle pensare, ben consapevole che molto spesso (purtroppo) sarà come parlare a un muro; ma se sbatto la testa non mi butto giù e provo a trovare una strategia migliore. la fase di rabbia/scoramento/bestemmia/testa bassa la faccio durare il meno possibile; mi interesso di politica, faccio qualcosa quando posso e quando posso vado alle manifestazioni (ero a roma, il 5 dicembre); non sopporto i qualunquisti e chi dice che mangiano tutti allo stesso modo, perchè so che non è vero. diciamo che mi restano in mente le parole di berlinguer a padova prima di morire, e che conosco le facce della gente che era con lui. per questo gli scazzi li tengo per me e provo, per quel niente che può contare, a fare qualcosa...
quanto ai capelli, quello è uno dei pochi casi in cui non posso fare niente se non aspettare, che appunto è come fare niente. neanche pregare, posso. se almeno i miei mi avessero battezzato
E io ti auguro di continuare a fare qualcosa. davvero.
Anche io, a modo mio, provo a fare qualcosa, nelle direzioni in cui mi sembra di poterlo fare.
questo l'avevo capito. mi è bastato leggere un po' il blog. buona notte e buona fortuna. anche se forse possiamo anche farne senza, della fortuna.
paziente con storia di abuso ?
Cara l., sono giornate ...così.
In cui salgono a galla molte cose diverse..
Abusi di tipo sessuale, neoplasie con decorso molto rapido, maltrattamenti.
tutto questo riguarda minori. E ovviamente le loro famiglie.
non c'e' niente di strano se certe sere sei stanca....
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