lunedì 11 gennaio 2010
non ho nemmeno voglia oggi di collegare il cervello alle mani vorrei sapere come lavare via questa inquietudine che mi brucia dentro ma non so come farlo e non trovo la forza per alzarmi e innaffiarla non so di acqua camomilla qualcosa che lavi pulisca forse il latte o la candeggina non saprei almeno finchè scrivo le dita si muovono da sole e io mi sento ancora intera in qualche modo anche se oggi sono così stanca che mi risulta faticoso anche piangere che pure le lacrime potrebbero servire ma sono salate non so forse si incrostano sulla tristezza anzichè mandarla via e lo so che anche oggi ho fatto il mio dovere e stasera posso dormire con entrambi gli occhi chiusi serenamente senza vedere fantasmi che mi rimproverino ma non mi interessa al momento il mio fantasma sono io basta guardare le occhiaie nello specchio se potessi dormire lontano da me stessa ogni tanto avrei risolto il problema per un po' io sono troppo stanca e quando sono lontana dagli sguardi di chi si affida a me perdo forma ossa giunture muscoli e mi sento così stanca che vorrei riposarmi anche dalle lacrime almeno per un po' e non ricordare niente non sentire non riconoscere odori suoni parole pensieri perchè oggi sono troppo stanca per continuare a tenere fermi i miei contorni e già mi sento sfuocata
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7 commenti:
fine studio pomeridiano, inizio pausa-clash. a proposito, per la serie chi di spada ferisce, provo a sottoporti uno stream of consciousness tutto mio dedicato ai quattro di londra, e tu prova a indovimnare la canzone che magrari in studio non è granchè ma dal vivo è qualcosa di devastante. diettamente da una mia recensione, di quelle che non faccio mai leggere a nessuno: "E poi. E poi un attacco di chitarra. E poi il pubblico capisce subito perché questa è una hit. E poi un urlo, di Mick, e poi la batteria, di Terry, e poi il basso, di Paul, e poi la voce, ancora di Mick, la sua faccia strafottente, i riff costringono le persone a muoversi mentre il ritmo aumenta sempre più i due cantanti-chitarristi si dividono equamente la scena Mick cantando e Joe intervenendo con i cori e il ritmo diventa sempre più vorticoso e incalzante tanto che questa volta non si fa neanche troppo caso alla pessima pronuncia ispanica tipica di Joe perché anche qui i cori sono in spagnolo si lascia spazio all’esaltazione si muovono le gambe e la testa cercando di stare dietro a un casino veloce sempre più casino e sempre più veloce mentre si alza ancora il volume delle chitarre e il ritmo aumenta oltre la luce Terry si comporta con i suoi tamburi come Carlos Monzon fece con Nino Benvenuti e alla fine Paul alto e magro com’è improvvisa una spaghetti legs meglio del miglior Bruce Grobbelaar che comunque arriverà solo un anno e mezzo più tardi ma non in questo stadio bensì all’Olimpico di Roma e allora cazzo questo è rock, questo è punk, questi sono i Clash. E questa era..." che cosa?
proverò a indovinare anche se al momento non riesco...
scrivi recensioni che poi non fai leggere a nessuno..così giovane e già così nascosto? :-)
già che sono qui a oziare per la rete per capire meglio come funziona ubuntu, ti faccio una domanda scema...a cosa serve un profilo su sto sito pieno di blog...senza un blog? l'avevo detto, che era scema. ma al momento produrre di meglio significherebbe riattivare il cervello.
come al solito, brava, brava, brava....
no bè il problema è che scrivere mi piace, mi piace parecchio, ma sono circondato da gente a cui o non piace leggere, oppure conosce già fin troppo bene la mia passione (sarebbe più giusto dire ossessione? rispondi tu che con la psiche umana ci lavori) per certe cose, tra le quali il Punk inglese, per cui non credo sarebbero disposti a passare dal vocale allo scritto. ma a qualcuno prima o poi dovrò far leggere qualcosa, anche perchè quando rileggo la mia roba mi sembra veramente fatta bene. magari invece fa cagare, ma a me piace. il profilo l'ho fatto perchè l'intenzione, molto recondita, era di creare un blog, ma io sono pigro di natura, e aggiornarlo periodicamente, e trovare sempre qualcosa da dire, e mettere su delle foto... nein danke, molto meglio farsi i cazzi degli altri e al limite commentare (io devo sempre commentare, sono come boris di radiofreccia) se c'è qualcosa che mi interessa; il profilo lo tengo perchè vedermi riassunto in pochi schemi mi rassicura; il pezzo era should i stay or should i go, lo so poca fantasia ma a volte mi sembra che l'abbiano scritta apposta per me e poi loro li ammiro come se li conoscessi.
capisco....peccato, sarei stata curiosa di sbirciare il tuo blog.
....Io che non so scrivere,cerco di badare bene alla punteggiatura(almeno quella se non la sostanza).Ma ti dico che non ho mai letto nulla di piu' intenso di cio' che hai scritto fregandotene delle virgole e dei punti.E hai fatto bene..Era tutta una grande( e dolorosa)intensa emozione.Pero' avrei voluto tanto non usare il termine "dolorosa"!!G.
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