sabato 16 gennaio 2010

cedesi weekend quasi nuovo.

La giornata di oggi è iniziata presto. Come sempre, quando sono a casa dal lavoro e penso, la sera prima: "domattina dormo un po'". Forse se pensassi "domattina mi alzo prestissimo" riuscirei a fregare il mio spirito da bastian contraria e mi sveglierei solo alle 9, non so. Proverò.
Ore 10.30 e ho già rimesso la macchina in garage, i giri della giornata li ho già fatti tutti.
Resta da mettere un po' in ordine qui. E sul tavolo in cucina mi aspetta già la farina, fare il pane mi porterà via...quanto? Mez'ora? Non di più.
Già. E poi resta questo intero sabato, con tutta la sua conseguente domenica.
Ore nuove di zecca, ancora incartate, che già mi pesano addosso.
Il finesettimana è il momento peggiore...anche se devo studiare, rassettare in giro, scrivere. Non è abbastanza per farmi dimenticare il silenzio costante di questa casa.
Questa sera potrei violentarmi quel tanto che basta per uscire e raggiungere una pizzeria e godermi il lusso della cena servita nel piatto, senza poi doverlo lavare io, il piatto. Sì, perchè no? Ma poi?
Non mi piace andare da sola nei bar...non bevo neanche, io.
Già mi fa tristezza l'idea di bere da soli.
Poi ti immagini la scena?
"Barista, un succo di mirtillo! E fammelo doppio, amico, che stasera ho molte cose da dimenticare".
Proprio di grande effetto. Degna di Martin Scorsese.

5 commenti:

TRAVISBICKLE ha detto...

oppure potresti infilarti in un cinema... una serata da sola in un cinema d'essai assumerebbe un aristocratico risvolto radical chic risollevando (forse) la tua (inspiegabilmente) scarsa autostima... adiòs, yo me volvo a las mi lecturas juridicas

Risparmiatrice ha detto...

¡Hola!
Interessante proposta il cinema...in una cittadina qui vicino ce n'è uno che non tiene solo film di cassetta...potrei tentare.
¿Lecturas juridicas?
¿un muchacho de veinte años no tiene algo mas divertido que hacer? ;-)

TRAVISBICKLE ha detto...

no è che invece di "lecturas" avrei dovuto dire "estudios", ma non sono sicuro che si dica così (se studente si dice "estudiante" forse...); io con lo spagnolo maccheronico ho già dato. si, avrei avuto molto di meglio da fare, ma, come dice jack torrance, è il senso del dovere che ci frega... ma adesso basta, libri chiusi, non riusciranno a fregarmi anche il sabato sera!!

Risparmiatrice ha detto...

buon sabato sera allora, estudiante!!! anche se mi leggerai non prima di domani :-)

C'era un signore di nome Emmanuel K. che parlava del "dovere per il dovere".....

TRAVISBICKLE ha detto...

che poi a pensarci bene un fine in quel che si fa lo si riesce sempre a trovare. la mia alcrità, ad esempio, si spiega col fatto che le mie origini quasi proletarie (mio padre fa il capocantiere), non mi permettono nè di far spender soldi per niente ai miei, e neppure di prendermela comoda con lo studio, perchè non avrò poi nulla a cui appoggiarmi; quindi anche qui un fine c'è: kant è stato fortunato che sono nato qualche decennio dopo di lui, altrimenti nessuno oggi conoscerebbe il suo nome. sei uscita poi? film da non perdere secondo me in questo momento sono soul kitchen (fatih akin, lo stesso de la sposa turca) e la prima cosa bella (paolo virzì, forse il suo migliore).