venerdì 22 agosto 2008

schiuma e saggezza (al profumo di lime)

Lavare i piatti non è la mia attività preferita. La rimando finchè possibile (vantaggio del vivere sola), ma tanto prima o poi tocca per forza a me (svantaggio del vivere sola. 0-0 e palla al centro, yeah!).
Almeno lo uso come momento di pausa dal resto delle cose da fare.
Per pensare, per inventare storie o cercare di concludere quelle lasciate a metà.
Oggi, immersa nell'acqua bollente vagamente odorosa di agrume (il lidl mi dice essere lime, mah), riflettevo sulla saggezza della natura.
" Da molto tempo gli scienziati hanno messo in relazione la capacità di percepire il gusto amaro con quella di individuare sostanze potenzialmente tossiche nei vegetali."
Quindi.
Perchè.
Perchè non è così nelle persone?
Dovrebbe funzionare allo stesso modo: uno dovrebbe che ne so, dare una leccatina all'altro.
E se il sapore è amaro, significa che per quanto tu possa dire e fare, SEI VELENOSO.
Non sarebbe tutto più facile?
Sicuramente questo conoscerci a gusto...ci toglierebbe il gusto del rischio.
Però insomma..si risparmierebbero tante intossicazioni, anche gravi.
No?
Inesorabile, l'acqua fredda sciacqua via i miei pensieri nelle bolle.
Resta solo una domanda, sospesa...sarà mica che sto cazzo di detersivo contiene sostanze psicotrope?

1 commento:

Anonimo ha detto...

Sono i pomodori.