Continuo a lasciare tracce di sangue quando mordo le mele, e ogni volta penso che se uccidessi qualcuno..non dovrei mangiare mele sulla scena del crimine, o mi troverebbero subito.
Continuo a pensare che tu sia infantile, col tuo pensare solo alla tua immediata gratificazione, che ti sembra così innegabilmente fondamentale che spalanchi gli occhioni e metti il broncio se solo qualcuno ti ricorda che esiste anche l'etica.
Continuo a sentire il malessere strisciante del non risolto, quando lascio vagare la mente per un attimo, e una mano fredda che si diverte ad artigliarmi i polmoni all'improvviso.
Continuo a credere di aver fatto una mezza cazzata, iscrivendomi, perchè non ce la faccio... e che anche se mai dovessi farcela, ciò non mi renderebbe felice
Continuo a mangiare crudi a morsi i finocchi dell'orto, ribellandomi fermamente alla barbara consuetudine di tagliarli in quattro.
E' auspicabile che il detto popolare sia una stronzata. Ne sono anzi abbastanza convinta.
E' decisamente il caso che io smetta di sanguinare, che tu te ne esca definitivamente da questa testa, che qualcosa io riesca magari un po' a risolverlo.
Per quanto riguarda i finocchi, si fotta chi mi dice che sembro un animale selvatico. Sono già morti, i finocchi, quando li morsico. E i miei informatori mi dicono che odiano essere fatti in quarti.
martedì 1 gennaio 2008
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2 commenti:
e il sottoscritto?..che se può li taglia in ottavi e più..insomma se dobbiamo far a pezzi qualcosa facciamolo bene ;) ..certo con le carote e pure il pinzimono ne mangerei a quintali..gnamme gnamme
mi piace come metti in fila i pensieri. sa di buono.
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