Ha detto una cosa strana ma significativa, ricordo le parole esatte, ha detto: “E’ stata una serata bellissima. E non si ripeterà”.
"Prologo a Chiedi alla polvere."
Letto e subito ho sentito freddo. Qualche giorno fa...ricordo bene.
Lui, quell'altro grande scrittore, sì, lo dice. Anzi, se lo sente dire. E io ho pensato...no. No. No. Sono io.
Che fosse un segno del destino, che gli dei stavolta avessero voluto dare un piccolo segnale di preavviso, prima?
grazie. Avevo colto avevo colto. Nonostante le parti rovesciate...non era un rompicapo. E' stata più morbida la realtà, così?
non so. So che ero abbastanza preparata, so che me lo aspettavo.
So perchè me lo aspettavo. Quanta sapienza in tanto poco spazio eh? Eppure...
Sono un po' triste lo stesso, dopotutto, diceva qualcuno saggiamente "eterna risorge sempre la speranza. Come un fungo velenoso".
E quindi....per quanto uno sappia si dica si convinca si ripeta si prepari...c'è sempre l'ultimo fuocherello (azzurro) da soffocare.
Ma in maniera dolce, perchè in fondo...è tutto ciò che ho.
E adesso mi chiedo...se provassi a chiedere alla polvere, cosa mi risponderebbe. Ma per ora..tengo per me le domande, è saggio farlo, se si ha paura della risposta. Un giorno forse.
Buon santo. Alzo il bicchiere. E sorrido. Consapevole di me stessa, che l'unico modo in cui posso perdere, è essere persa.
sabato 11 novembre 2006
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