martedì 18 agosto 2009
Il mostro è morto. Viva il mostro?
40. Li hai contati sulla punta delle tue dita curate. Mentre mi ipnotizzavo sui riflessi dello smalto leggero, tu, diligente, contavi. 40.
Hai solo accennato una sgridata, un "...dirlo prima". Adesso siamo qui e a me viene da vomitare. Ancora.
Alla fine credo di essere felice, se così si può dire, di averti chiamata.
Anche i mostri hanno diritto a qualcuno che segua il loro funerale, dopotutto.
E poi, e poi mi rassicura pensare che nei prossimi mesi anche tu saprai. Che non dovrò fingere con te, per ogni pallore improvviso e per ogni "inspiegabile" fuga.
Adesso fa male. Dentro. Fuori.
Non so nemmeno distinguere quale sia uno e quale l'altro.
Adesso vorrei solo dormire.
40. che dire, sembra ieri, no?
Quando saranno altri 40, sarà autunno davvero.
La dottoressa dice che l'autunno è la nostra prossima meta.
Mi drogo di tè freddo alla menta, ormai è il mio rituale staccare le foglie una per una, sul terrazzo. Tu mi guardi e dici che così, con questo sole obliquo, mi si evidenziano le occhiaie e gli zigomi. Spostati da lì, mi dici, che sembri la morte in vacanza. Mi abbracci forte e i tuoi capelli mi finiscono in bocca e ho la scusa per scostarti è caldo e i tuoi capelli e torna dentro che arrivo dai.
Mi dispiace che ti preoccupi, ma a parte contare di nuovo fino a 40, ormai ci piace questo numero, non c'è molto altro.
Il mostro è lontano. Non è in condizioni di nuocere, nè di fare nient'altro.
Fa parecchio male. Ma lquesto lo sapevo già, dopotutto studiare a qualcosa è servito. Mi viene ancora un po' da vomitare.
Tu es vera spes mea.
Riposa (e lasciami) in pace, mostro.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
3 commenti:
Allora adesso puoi ricominciare, buona fortuna.
grazie Neve!!
al momento più che nella fortuna..diciamo che credo in altro.
altra è la "vera spes mea".
I mostri sono fatti per essere vinti. E tu sei forte: e tu li vinci. Li vincerai sempre.
Posta un commento