Mi ero illusa, in maniera del tutto arbitraria e stupida, che si fosse distratto.
Che io potessi riprendermi me stessa.
Sono io, a colpire il sacco. Io, a prendere più o meno la mira.
E invece all'improvviso torna il dolore, sordo, come se mi avessero colpita fortissimo all'inguine.
Come se mi avessero pugnalata.
Mi accartoccio su me stessa, le mani ancora bloccate dai guantoni, il sudore gelido già per la schiena.
Istintivamente mi guardo il ventre, a cercare la ferita, il sangue che scorre. Un dolore così non può che essere una pugnalata.
invece no, lo so.
E' "solo" il mostro. E' il mostro che mi prende a calci dall'interno.
Che morde, che graffia, che cerca di strapparmi pezzi di carne da dentro la pancia.
Non hai idea di quanto ti odio. mi odio. Dopotutto, chi ti ha creato?
Ma ricordati, mostro. E' iniziato il conto alla rovescia, per te.
giovedì 6 agosto 2009
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