mercoledì 24 giugno 2009

Life will never be the same

"vieni con me in biblioteca?"
"veramente domani ho...sì vengo."
Ci conosciamo da 30 anni, anche se tu sei in vantaggio, almeno sui primi 4-5 anni, non credi?
Lo so che ci sai andare da sola, alla biblioteca.
So anche che non hai mai amato affrontare certi discorsi in condizioni "normali", sono tua figlia per qualcosa in fondo, sono come te.
Non mi siedo al tavolo dicendo "parliamo".
Molto meglio andare in biblioteca, bisticciare perchè mi appioppi tutti i tuoi libri da portare e perchè ti cotringo a prendere in prestito romanzi che non hai mai sentito nominare.
sì sì.
non ho mai pensato che me la sarei cavata con due parole tra "ho parlato col prof." e "no, non mi sento tanto bene al momento".
Anche perchè non ho mai pensato che sia qualcosa che si può ridurre a due parole al telefono.
Ma ammettilo, cara, ammettilo, che so sempre come farti ridere.
"...E poi sei stata tu a formare la mia piccola mente innocente."
"...?"
" sì sì ora fai la gnorri...ma chi è che mi ha rimpinzato di film quando ero piccola? eh? Chi è che mi ha detto -... un film speciale, bellissimo...ti piacerà...-...che ti ricordo, non interrompermi donna, che ti ricordo che io avevo sì e no 10 anni."
" dai ma che fiiilm...?"
"come che film? Harold e Maude!"
Mi guardi fintamente torva per un attimo e poi scoppi a ridere dicendo "che stronza che sei..te lo ricordi ancora eh? dai che scema".
Intanto hai riso.
Ti conosco, mascherina, come mi dicevi sempre tu.
Ti conosco.
Il nostro codice personale, i film, i libri, il mio perenne sminuire o parodiare in qualche modo.
E poi, come sospiri tu riprendendo fiato "...e poi non è una cosa così, è tutto molto più normale qui".
Sì. Ma io lo sapevo già. Volevo solo che arrivassi tu a dirlo. Strategia professionale.

1 commento:

Nives ha detto...

A volte aggirare gli ostacoli ci fa arrivare prima alla meta.
Buona giornata Alice.