Ci vorrebbe il tempo dopo.
Ci vorrebbe come nei corsi di ginnastica, che finisci con lo stretching, ci vorrebbe come nei corsi miei, che alla fine il debriefing (perchè ci piace sapere le lingue) è d'obbligo.
Ci vorrebbe come disse quel bravo professore: "quando fate certi colloqui, quando affrontate certi argomenti, si aprono porte che poi bisogna saper richiudere".
Ci vorrebbe il tempo che da un senso alle cose, che le fa iniziare, le fa vivere, e poi ti dà modo di concluderle, non di troncarle come se vedessi un film premendo FF.
E' questo che mi lascia un po' frastornata, perchè è come se qualcuno facesse zapping con la mia vita. Da un momento all'altro, in velocità.
Così veloce che senti sulla pelle la ventata. Dal calore al freddo, sarà che siamo in febbraio.
E mi dispiace, ma con questo freddo non riesco a preoccuparmi anche di chi non c'era, di chi non sa, di chi non.
Nessuno si preoccuperà per me, per gli altri ci sarà qualcuno. Questo mi basta a pensare che, almeno di chi non, io non voglio preoccuparmi.
Mi dispiace.
sabato 9 febbraio 2008
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