avere sempre qualcosa d'altro da fare.
Un calcolo da fare, una ricetta da realizzare passo passo, un luogo da raggiungere.
O ancora meglio, una corsa a perdifiato, una litigata furibonda, una rissa in cui dare il peggio di sè.
O il meglio. A quanto pare è sempre questione di punti di vista.
Ho voglia di polemizzare. Come i ragazzi a scuola quando dico "basta dopo di te non va in bagno più nessuno" e subito a qualcuno scappa fortissimo,o si è tagliato, o deve andare a bere, e si alzano guizzanti e mi sovrastano in altezza i loro urli da condannati al martirio del banco.
Voglio anch'io qualcuno con cui protestare su questo e dire. E dire "non è giusto cazzo non è giusto adesso mi spiegate come faccio se nemmeno posso iniziare che devo finire e sempre a non poter dire la mia perchè non ho diritto di parola cazzo non è giusto io voglio la mia possibilità la pretendo cazzo".
Non mi interessano le spiegazioni razionali. Quando arriviamo all'osso non è questo che conta.
E' questione che qui si gioca ad armi dispari, e io mi ritrovo a pensare che non è giusto.
Era già tutto deciso. Io non avrei potuto fare niente per cambiare le cose. Già. Che consolazione.
martedì 19 febbraio 2008
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