martedì 11 dicembre 2007

con parole sue

"...stavolta stavo male, molto male. In effetti avevo sempre avuto male, ma non me n'ero accorto.
La sofferenza si è rivelata quanto, qualche settimana fa, ho provato un semplice attimo di felicità. allora ho capito quanto il dolore avesse occupato tutto lo spazio della mia vita, al punto da farsi passare per la mia omeostasi."

"Ritorno a casa. Sento rumori nella stana. Lo Strazio e la Solitudine scopano nel mio letto, senza preservativo naturalmente. Mi faranno di nuovo una caterva di marmocchi. Spero che si becchino una malattia."

La cosa incredibile è che io e l'autore non ci conosciamo minimamente. Ma proprio zero.
Lui non saprà mai della mia esistenza, e io ho saputo della sua per un concatenarsi di casi fortuiti e non sempre fortunati.
Eppure riesce a darmi voce. Grandioso.

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