Non lo so, se è una risalita o solo una finta.
Se è una pausa prima del nuovo crollo o se è l'inizio di una resurrezione.
Non lo so.
So solo che dopo l'ultimo mese passato ad essere il peggio di me stessa, passato a soffrire del nero più nero fino a pensare davvero di smetterla, dopo un mese terribile di notti quasi in bianco e occhi rossi e mani a frantumarsi cercando una via d'uscita da vicoli ciechi, negli ultimi due - tre giorni, sto riacquistando un po' di energia.
Non sento speranze, ma voglia di provare.
Di riprovare, di rimettermi in circolo per vedere di sopravvivere un po' meglio, di tentare un po' di strade per migliorare questo schifo di precarietà totale, per esempio.
Ho di nuovo voglia di provarci, col lavoro.
Non so davvero per quanto durerà, ma per adesso ne sono uscita.
Da tempo non stavo così male, così intensamente male.
Eppure sono qui.
Più sola di prima (mea culpa mea culpa mea stronzissima culpa), perchè non ho saputo nemmeno chiedere aiuto, perchè non ho saputo dirlo, e ora...ma paradossalmente, per quanto più sola, mi sento meno freddo. In questo momento...vedo lo schifo che ho intorno e in cui sono immersa, e non ho, sinceramente, idea di come cambiare qualcosa.
Ma almeno ho voglia di provarci, provare a trovare piccole soluzioni non mi fa più scoppiare di angoscia. Sento che posso riprovare, si riparte con le porte sbattute in faccia e le legnate nei denti, ma si riparte.
Esco da questa vergine di Norimberga in cui mi sono (trovata) rinchiusa e ho voglia di riprovare.
Non ho nessuno a cui dirlo, se non a me stessa. Ma è importante.
da fuori non si vede nulla, le occhiaie sono le stesse, lo sguardo anche dicono.
Sciupata, stanca, sì sì.
Ma io mi sento, mi conosco. Qualcosa si è mosso, nella melma. Sto vivendo di nuovo.
Fino a quando? Cercherò di farlo durare, e di alimentare questa fiammella oscillante.
domenica 21 ottobre 2007
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