martedì 9 ottobre 2007

lettera. Memoria. sottosopra.

"Quarta lettera, Fidel.(...)Sui nuovi campi di battaglia porterò la fede che mi hai inculcato, lo spirito rivoluzionario del mio popolo, la sensazione di compiere il più sacro tra i doveri: lottare contro l'imperialismo ovunque esso sia: ciò riconforta e cura largamente qualunque strazio. Ripeto una volta di più che sollevo Cuba da qualunque responsabilità, salvo da quella che emana dal suo esempio. Che se la mia ultima ora mi raggiungerà sotto altri cieli, il mio pensiero andrà a questo popolo e in particolare a te. Che ti ringrazio per i tuoi insegnamenti e il tuo esempio e che farò in modo di essere fedele fin nelle conseguenze estreme dei miei atti. (...)
Avrei molte cose da dirti, a te e al nostro popolo, ma sento che non sono necessarie: le parole che possono esprimere quello che io vorrei, e non vale la pena d'imbrattare carta. Fino alla vittoria sempre! Patria o morte! Ti
abbraccia con grande fervore rivoluzionario, Che."

Passano sempre più giorni, sempre più anni.
Sono sempre di più quelli che non sanno nemmeno perchè "Che". Sempre di più.
Che poi...sono sempre di più le cose che mi ulcerano.
Pensa a tutti quelli che dicono "sono cose che mi annoiano. La politica in generale, mi annoia. Non mi interessa proprio, sapere."
E la cosa peggiore...è che non lo dicono vergognandosi. Ma fieri. E' figo, tirarsene fuori.
Una volta, anche solo tra i miei amici...saresti stato quantomeno considerato un coglione, a non sapere niente di niente. c'era chi faceva finta di sapere, per non fare la figuraccia.
Ora il contrario. Ostentiamo la nostra crassa ignoranza.
Non so come spiegarti. Le cose vanno a rovescio. Sempre di più.
Lo sai che Ahmadinejad è stato ospite conferienzere o come diavolo vogliamo chiamarlo, alla Columbia University? No, dico.
Tu forse non lo sai, ma magari da qualche paradiso hai visto...ti ricordi...ti ricordi quando Ochalan cercò asilo in Italia?
Per lui non c'era posto.
Ahmadinejad viene ricevuto con onore.
Questo mi viene da raccontarti dopo 40 anni che manchi. L'orrore e il rovesciamento di quello che mi hanno sempre insegnato essere giusto.
Non credo, sinceramente, che tu possa riposare in pace. Vorrei che fosse possibile.

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